domenica 29 dicembre 2013

BINI E FANUCCI. SÌ ALLA PROROGA PER GLI IMPIANTI A FUNE


CATERINA BINI. L’On. Caterina Bini segue da diverso tempo la questione della normativa sugli impianti a fune, presentando prima un’interrogazione parlamentare, poi un ordine del giorno che impegnava il governo a valutare l’opportunità di uniformare la disciplina degli impianti a fune (europea e nazionale), procedendo eventualmente ad un’ulteriore proroga dei termini di scadenza degli impianti, nel rispetto delle esigenze di sicurezza degli impianti e dei fruitori.
Dopo diversi interventi per sollecitare un intervento del governo, il Consiglio dei Ministri, nel cosiddetto “milleproroghe” ha approvato anche lo slittamento di sei mesi dei termini di scadenza degli impianti a fune.

“Si tratta di un provvedimento importante, che garantisce la funzionalità per un altro anno di alcuni importanti impianti anche sulla nostra montagna pistoiese, che altrimenti sarebbero stati costretti a chiudere – ha dichiarato la deputata Caterina Bini –. Si tratta di una misura “tampone”, che ci consente di avere sei mesi di tempo per intervenire in modo organico e strutturale sul problema, cercando di uniformare la normativa nazionale a quella europea e di individuare possibili soluzioni per gli impianti già in essere”.
[comunicato on. bini]
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EDOARDO FANUCCI. Arriva l’annuncio ufficiale per la proroga di sei mesi ai termini di scadenza per l’utilizzo degli impianti a fune. La norma, inserita nel decreto “milleproroghe”, permetterà alle infrastrutture della nostra montagna di proseguire con l’attività e il regolare svolgimento della stagione sciistica. 
“Si tratta di una notizia ottima”, commenta Edoardo Fanucci, da tempo a lavoro sulla questione con le associazioni di categoria e gli imprenditori del settore.
“Il gioco di squadra ha consentito di raggiungere questo buon risultato. Nei 6 mesi di tempo offerti dalla proroga, dobbiamo lavorare per superare il concetto di ‘vita tecnica’, e individuare una soluzione coerente con le norme europee. Occorre continuare con un forte impegno comune al fine di risolvere il problema in modo completo e definitivo”.
Per gli imprenditori del Gomito e del Faggio di Maria un bel sospiro di sollievo. “Avevamo il dovere di risolvere il problema, e di non abbandonare un territorio per il quale il turismo invernale e il suo indotto rappresentano la risorsa principale. Senza la proroga, moltissime persone impiegate nel settore avrebbero perso il proprio posto di lavoro: l’ennesima difficoltà in un periodo di crisi, mentre in questo modo garantiamo il livello di occupazione del territorio. In questo modo, migliaia di turisti potranno continuare a godersi la nostra splendida montagna. Un ringraziamento sentito per l’ottimo lavoro svolto alle Istituzioni coinvolte, al Governo e a tutti gli operatori del settore”, ha concluso soddisfatto Fanucci.
[comunicato on. fanucci]
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[Domenica 29 dicembre 2013 | 07:37 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Ma non è che fra 6 mesi verrà chiesta un'altra proroga (tipico atteggiamento italiano) in barba alle norme di sicurezza?

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