mercoledì 25 dicembre 2013

NATALE IN CASA CUPIELLO E IL VERO PRESEPE CRISTIANO


di Fabrizio Geri [*]

Ragionando su alcune opere della Chiesa Cattolica pistoiese Una domanda al Comune e una al Vescovo Mansueto Cominci la Curia ad accogliere i bisognosi nei conventi semideserti della città e dei dintorni

PISTOIA. Ragioniamo un attimo su alcune opere che la Chiesa ha messo in cantiere a Pistoia e che, fino a prova contraria, si sono rivelate delle pie illusioni rimaste sulla carta.
Senza polemiche ma con stima verso i cristiani che condannano le ipocrisie di un’economia che crea guerre a tavolino in paesi lontani per alimentare le industrie belliche dell’Occidente, garantendo con ciò lavoro e reddito ad una filiera che esporta la democrazia con le bombe e i carri armati anziché tramite la cooperazione.
Senza polemica verso i tanti volontari del mondo cattolico che, come don Gallo e gli altri preti di strada, vivono le sofferenze materiali a fianco delle persone in difficoltà.
Purtroppo, però, dalle nostre parti assistiamo a episodi come l’ecomostro di Valdibrana o quella specie di canonica di Capostrada.
Per quest’ultima ci sono voluti dieci anni prima che finisse; con la collega in Consiglio Comunale, Alice Giampaoli, sollecitai più volte, e forse per questo ottenemmo, l’ultimazione dei lavori.
Ma ora che esternamente sono finiti, dopo infinite gestazioni, a cosa serve quella piccola cattedrale nel deserto, vuota e inutilizzata?
Una spending review, in linea con il rinnovamento e la sobrietà di Papa Francesco, sarebbe doverosa anche per alcune parrocchie pistoiesi, visto che questi organismi, non riscuotendo la decima come nel passato, non possono nemmeno avere una spesa libera e fantasiosa.
Sembrano ripresi i lavori, dopo due anni di stop e abbandono, all’aula liturgica di Valdibrana, pensata forse per implementare illusoriamente il business del pellegrinaggio e i relativi proventi. Lavori finanziati dalla Cei, in gara per lo spreco incontrollato di denaro pubblico, e dalla Fondazione Caripit, quella dei 700 mila euro per le belle statuine nel giardino dell’asilo Villa Capecchi in via degli Armeni e dei 10 milioni di euro fumati nel nulla dei titoli Fresh/Monte dei Paschi.
Ripensando agli inviti di Papa Francesco alla Chiesa, affinché si spogli delle proprie ricchezze, e accostandoli alla situazione della Chiesa locale, con numerose strutture su cui non vengono pagate le tasse (prima o poi dovrà finire quest’ingiustizia), non posso che auspicare un cambiamento anche nel macrocosmo ecclesiastico pistoiese: basta programmi immobiliari, suggeriti da business plan economicamente insostenibili, ma tornare a fare il proprio mestiere!
Ad esempio il Vescovo Mansueto, che si appella all’accoglienza degli immigrati, dei rom etc., potrebbe aprire i tanti monasteri disseminati in Diocesi, praticamente quasi vuoti, e dare lui, concretamente, ospitalità. Magari offrendo anche lavori di manutenzione del vasto apparato immobiliare della Curia o nei campi della stessa.
Se ne parli senza imbarazzo, con le autorevoli personalità, del mondo laico, penso a Giancarlo Niccolai, e del mondo ecclesiastico, penso a Giordano Frosini, che so essere sensibili a simili problematiche e disponibili al dialogo.
Mi si spieghi poi come Palazzo di Giano intenda risolvere la questione del parcheggio di Valdibrana e infine Sua Eccellenza chiarisca pubblicamente se il parcheggio di via del Seminario, dove ci sono diversi abbonati, è o meno un’attività economica regolare e trasparente, soggetta, come tutte le altre, al rispetto delle norme dei parcheggi (p.e. sicurezza).
[*] – Ex Consigliere Comunale
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 25 dicembre 2013 | 11:45 - © Quarrata/news]

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