sabato 28 dicembre 2013

PISTOIA, UNA CITTÀ TRA LE MACERIE DEI VUOTI DELLA POLITICA


di FELICE DE MATTEIS

Riflettendo sulla vicenda del luogotenente Mancini rinviato a giudizio e altro ancora, mentre i veri nodi restano chiusi nel cassetto

PISTOIA. È evidente: quando la “politica” latita e non compie il proprio dovere, «la sovranità [non] appartiene [più] al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione» ed è inevitabile che anche gli altri due poteri fondanti del nostro vivere civile ne risentano. Anche la Magistratura, purtroppo.
Le vicende ultime che questo quotidiano riporta (vedi) avvalorano la sensazione secondo cui, mentre a Roma si discute su come assassinare sempre più il cittadino, Sagunto, cioè la comunità civile, viene espugnata.

Noi pensavamo che un Procuratore Capo della Repubblica sotto tutela bastasse ed avanzasse per ricevere una celere risposta al bisogno di giustizia che la Provincia attende nelle sue varie necessità, dalla Comunità Montana all’Apr/Bardelli, dalla Misericordia di Agliana agli Untouchables 2012, alle tante fumisterie che ammorbano la nostra aria.
Ci regalano, invece, un rinvio a giudizio di un luogotenente dell’Arma per presunti favoreggiamenti nelle “graduatorie per l’ammissione alle scuole materne pubbliche di Pistoia”: già, le scuole materne di Pistoia; quelle di cui il Cip e Ciop è stato un veicolo “promozionale” di indubbio valore nazionale e sul quale il Comune di Pistoia doveva vigilare.
Se dobbiamo dirla tutta, personalmente a noi sembra che certi eventuali (e da accertare) favori, un tempo, sarebbero stati risolti in “camera caritatis” con un bella lavata di capo e amen.
Evidentemente questa ben oliata macchina della giustizia, con una sezione, quella del Giudice del Lavoro, pressoché inattiva, ha tempo da perdere per cose gravi come una eventuale raccomandazione senza contraccambio materiale (= denari). Perché l’azione penale è obbligatoria (quando fa comodo) e nulla poena sine lege o forse… summum ius, summa iniuria!
Ciascuno valuti personalmente e liberamente perché il pensare e il pensiero, per il momento almeno, non rientrano nel decreto milleproroghe o salva-Roma!
Dopo che il luogotenente dell’Arma sarà inviato a Guantanamo per l’orrendo crimine eventualmente commesso, con somma soddisfazione eventuale del Gualtierotti e del Giandonati, da bravi servi come siamo e dopo che i nostri Marò saranno restituiti “liofilizzati” fra qualche anno a questa Repubblica Democratica, restiamo in paziente attesa che il Procuratore Capo della Repubblica di Pistoia, libero dai suoi tutores, e risolte le sue personali diatribe all’interno del suo Ordine, ci faccia sapere:
1. L’Apr/Bardelli/Maria Assunta in Cielo può legittimamente usufruire ogni mese del nostro denaro senza che nessuno ci metta il naso?
2. Esiste un solo colpevole reo confesso in Comunità Montana o qualche altro “attore” deve rendere conto del suo operato, anche se non se ne vuol cacciar fuori il nome?
3. Gli Untouchables arrestati per i più svariati reati ed alcuni di loro già “rioperanti” nella pubblica amministrazione, sono colpevoli o, come auguriamo loro, innocenti?
4. Il San Jacopo e le quotidiane magagne che si trascina dietro, è stato costruito nel luogo idoneo, nonostante il parere sfavorevole della iniziale commissione creata dal Sindaco di allora, oppure è il frutto di poco chiare e poco valutate commistioni di potere?
E potremmo continuare con altri quesiti, ma comprendiamo: un ipotetico favore per le graduatorie delle scuole comunali è cosa ben più importante.
Questa, però, lasciatecela dire: chi è il Procuratore Capo della Repubblica di Pistoia?

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Sabato 28 dicembre 2013 | 09:59 - © Quarrata/news]

3 commenti:

  1. Due cose:
    1)- sbaglio o questo, se non smentito, è uno scoop?
    2)- sbaglio se scrivo che questa, in ogni caso, è una vicenda di grande interesse pubblico?
    3)- sbaglio se faccio presente che, in essa, si intravede qualcosa di potenzialmente assai preoccupante?

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  2. In effetti le cose erano ... tre

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  3. Scusatemi se sono noioso, ma la mia considerazione è di sicuro interesse. Ieri il post sul M.llo Mancini è schizzato al 1° posto in una mezza giornata, o forse meno, conquistando un migliaio di letture in poche ore. Nessuno ha fatto commenti, non vale l'ossimoro.
    Oggi, apprezzo le note di Lago Scaffaiolo, che faccio mie con i complimenti per l'autore e a quest'ora la scaletta dei click, vede il pezzo sul "Deserto dei Tartari" al IX posto, stasera o domani mattina sarà il primo. Ebbene, altrettanti lettori in poche ore.....
    Ma nessuno provvede con dei commenti. Mica si offende qualcuno se scrivo che la cittadinanza dimostra così d'essere un gregge di pecore,, remissive e pavide che ha solo bisogno di essere governato con i politicanti che tutti sappiamo.Mal voluto....

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