domenica 22 dicembre 2013

POVERO SAN JACOPO, QUANTE MAGAGNE!


di Maurizio Giorgi [*]

Piccolo teatrino in quattro scene e con brindisi natalizio finale

SCENA PRIMA: NON SI RESPIRA

Pinco: Aiuto, non si respira!!
Panco: Dove ti trovi Pinco?
Pinco: All’Ospedale San Jacopo!!
Panco: ???

Come al solito pur di non passare da incompetenti o peggio, la notizia passa sotto silenzio o quasi...
Nelle ultime settimane, gli ospiti i degenti e i dipendenti del S. Jacopo sono stati costretti a respirare aria malsana nei reparti del nuovo Ospedale, in particolare lato autostrada/pronto soccorso.

Cosa è successo? Perché nei reparti e nei corridoi era possibile percepire un odore acre e nauseabondo?
La spiegazione è semplice e può essere tranquillamente provata dagli interventi dei Vigili del Fuoco che in più occasioni si sono visti chiamati in intervento per lo spegnimento di fuochi appiccati nell’area adiacente al villaggio Rom.
Come denunciato nel mese di settembre in Procura, la situazione nella zona non è delle migliori nonostante il Comune sia intervenuto a seguito del nostro interessamento per una bonifica a raso (senza per altro attivare carotaggi per scongiurare possibili inquinamenti del terreno e delle falde): l’attività dei Rom è insistita ad oggi.
I Rom avrebbero dovuto già essere trasferiti ma una soluzione di locazione resta sempre lontana anche dovuta al fatto che il terreno individuato per il nuovo insediamento non corrisponde ai criteri di sicurezza idraulica e di rispetto dei vincoli autostradali e aggiungerei di dignità.
Fatto sta che la loro attività di accensione di fuochi con materiali di varia origine (pneumatici, plastiche e più in genere spazzatura) produce fumi sicuramente non salubri, i quali poi vengono raccolti dalle aspirazioni dell’impianto di climatizzazione dell’Ospedale e distribuiti all’interno della struttura dalle canalizzazioni, provocando non pochi disagi ai presenti.
Inutile dire che l’intervento dei tecnici sull’impianto di climatizzazione con la sostituzione dei filtri delle aspirazioni, è solo una soluzione palliativa e certo non possono essere cambiati filtri tutti i giorni o quasi.
La soluzione vera sarebbe quella di debellare la consuetudine dei roghi e di spostare immediatamente il villaggio Rom.
Hanno voluto far partire l’Ospedale per forza, quando ancora le opere correlate come la messa in sicurezza idraulica della zona e lo spostamento dell’insediamento appunto, non sono ancora state adempiute e non lo saranno ancora per molto tempo...
Questo è il sistema, quello che con tanti sforzi stiamo cercando di scardinare per un ritorno di rispetto e di oculatezza nei metodi e non solo, verso la cittadinanza.

SCENA SECONDA: BAGNI DISABILI COME MAGAZZINI

Disdicevole che alcune foto riportate anche dai giornali, continuino a mostrare la mancanza di sensibilità (e di logica) verso chi ha disabilità, intesa come lo sfruttamento dei locali bagno a loro dedicati e usati in alcuni casi a scopo di magazzino. Anche noi 5 Stelle, con le foto di settembre, cogliemmo queste situazioni. Certo non si possono incolpare le ditte che lavorano all’interno della struttura e che senza dubbio sono state indirizzate da chi è responsabile di seguire i lavori nell’Ospedale a depositare i materiali di risulta in tali luoghi.
Non possiamo aspettarci niente di diverso visto che il S. Jacopo, aperto a luglio, è sempre interessato da cantieri esterni ed interni...
Una volta si soleva dire «la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi»...
Si ringrazia ancora una volta chi ha dato il via, il 21 di luglio 2013, non ad un ospedale, ma al proseguo di un cantiere.

SCENA TERZA: REPARTI O LOCALI DI INFEZIONE?

In opera attualmente i lavori di modifica nel reparto di malattie infettive degenze protette dove da progetto e a reparto già in funzione, sono emerse gravi lacune progettuali circa l’impianto che dovrebbe garantire l’atmosfera negativa, che dovrebbe dare la garanzia a visitatori, degenti e operatori e la non trasmissibilità di malattie infettive a contagio aereo.
Polo endoscopico: i locali adibiti a sala disinfezione sono ancora in attesa di ulteriori verifiche circa la salubrità dell’aria: ma non erano stati fatti i collaudi?

SCENA QUARTA: AUGURI DI NATALE IN UFFICIO

“La signoria vostra è invitata a partecipare ad un brindisi in occasione dello scambio degli auguri di Natale il giorno 20 dicembre 2013 alle ore 11.30 presso l’ufficio di...” [vedi immagine – n.d.r.]
Questa frase si può leggere su un volantino girato a decine di copie tra i corridoi e reparti del S. Jacopo in quel giorno, e di cui non vi è stata più traccia di lì a poco: ma un solerte cittadino ha voluto farmi partecipe inviandomelo, non per invitarmi ma per unirmi al suo sdegno – e lo condivido appieno.
Qualcuno direbbe: che c’è di male per un brindisi?
In altre occasioni la mia risposta sarebbe niente, ma esclusivamente se tale “brindisi” avvenisse al di fuori dell’orario di lavoro e non certo all’interno della sede lavorativa!
Oltre a questo mi chiedo chi abbia autorizzato un “brindisi privato”...
Oltre a questo mi chiedo anche dove siano stati stampati i volantini...
To be continued...

Concludo qui i miei racconti odierni, ringraziandovi per la lettura e porgendovi, vista la prossimità, i miei più sinceri auguri di buone feste a voi e famiglia, a nome mio e dello staff M5S Pistoia.
[*] – Capogruppo MoVimento5stelle
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 22 dicembre 2013 | 17:51 - © Quarrata/news]

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