Dopo la conferenza stampa di oggi a Montale in Sala della Badia
MONTALE. Il Comitato denuncia l’immobilismo e l’indifferenza di vari
Enti pubblici che si trovano preposti alla tutela della salute pubblica,
presentando alcuni atti che sono davvero inquietanti, per il loro contenuto che,
finalmente, sembra infrangere il solido “muro di gomma” più volte riscontrato
nel fronte inceneritorista.
Questi i fatti:
1. Dopo oltre due anni dall’iniziativa del Sindaco di
Montale David Scatragli che si rivolse al Ministero della Salute per ottenere
un dirimente parere sulla risoluzione della grottesca criticità ambientale dell’intero
territorio della Piana (comprendente le due Province di Pistoia e Prato) ancora
oggi nessun risposta è pervenuta: la cittadinanza attende e il Sindaco rinvia
qualunque decisione di merito.
2. Dopo oltre 60 giorni dall’incontro di una delegazione di
cittadini con la Asl 3 vedi questo link
il Comitato non ha ancora ricevuto nessun riscontro alla nota recante la firma
dell’autorevole studiosa epidemiologa Elisabetta Chiellini, nella quale si
stabilisce una generale “buona regola” di proibire l’autoconsumo di alimenti
coltivati/allevati nelle aree prossime agli inceneritori. Nella piana Po/Pt,
nessuna autorità sanitaria ha mai fatto ordinanze di divieto in tale senso. Il
dip. Prevenzione di Asl 3 ha accusato le pagine di fotocopia della relazione
giurata in oggetto ed ha assunto il più tombale silenzio.
3. Sono oggi trascorsi tre anni da quando Arpat Pistoia,
scrisse una lettera al Sindaco di Montale ( prot. 87948 del 9.11.2009), che
alla luce delle mancate risposte di oggi, sembra essere un documento solo utile
a delimitare il “campo delle responsabilità” sull’inazione dell’incredibile
criticità ambientale del territorio. La relazione di causa dell’inquinamento
non è stata nient’affatto determinata nelle effettive causalità dall’Agenzia,
risultando ciò davvero incomprensibile, dato che nell’area di via W. Tobagi,
non vi è una alta presenza d’impianti industriali insalubri, qual è l’inceneritore
per definizione (vedi).
4. Dopo aver scandalosamente ricevuto
un diniego all’accesso in atti di un imbarazzante documento interno, vedi questo
link,
il Comitato è onorato di presentare la relazione intercorsa
tra i vari uffici del Dipartimento Prevenzione di Asl 3, nella quale viene
contestata e criticata le determinazione assunta da Arpat e Asl 3 all’indomani
della stipula dell’atto congiunto sulla minaccia sanitaria riconducibile all’alta
presenza di polveri fini nella piana. Il documento è apodittico e dimostrativo
della ricercata volontà di alcuni funzionari che tendono ineludibilmente a
sottostimare gli effetti della responsabilità diretta dell’impianto su tale
grave fattore di inquinamento che minaccia la salute dei cittadini.
La relazione è un atto che altresì
dimostra la lacerazione sussistente all’interno di Asl 3, ma dimostra però
altresì che ci sono stati dei professionisti applicati che rivendicano con
chiarezza e competenza le evidenze scientifiche, usando solo onestà
intellettuale, scienza e coscienza, avvalendosi di atti peraltro richiamati dalla
letteratura disponibile in campo internazionale.
Allora oggi il Comitato denuncia la grave inerzia funzionale
e amministrativa che emerge solidamente dalla lettura dei fatti trascorsi in
questi anni e, all’avvio di una nuova stagione invernale ricorda che oggi si è registrato
il 44° giorno di sforamento delle Pm10 nell’anno 2012 dichiarando la propria
indignazione e sconcerto per tale concatenazione di mancate azioni che, con le “ordinanze
sindacali/beffa”, divengono dei palliativi inutili alla risoluzione del grave
problema che affligge la popolazione.
Alla luce della documentazione resa disponibile il Comitato
chiede che Arpat e Asl revochino il documento congiunto surrettiziamente
sottoscritto il 27 febbraio scorso, invitando le autorità sanitarie a prendere
con solerzia le necessarie iniziative all’eliminazione dell’inquinamento e già
conosciute e certificate nelle note della stessa Asl 3, sulla quale ritiene di
non doversi richiamare ancora.
Il Comitato chiede infine che chi ha responsabilità di
gestione della sicurezza ambientale e di tutela della salute ottemperi con
dignità, autorevolezza e competenza a tale compito senza farsi condizionare da
suggestioni di mero ed esclusivo intento politico.
Nella foto un momento della conferenza stampa.
[Venerdì 7 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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