di ALESSANDRO ROMITI
AGLIANA. Dopo le clamorose dichiarazioni di una cittadina che si
è vista negata la possibilità di consultazione dello Statuto (vedi), la Confraternita, che ha dovuto
affrontare un momento di crisi per la brutta storia della superspesa legale
conseguente ai pasticci della realizzazione della nuova sede (500mila euro
circa buttati dalla finestra), si accinge, stasera, a fare la prima
“blindatissima” assemblea dei soci.
Sui problemi della
trasparenza (Statuto e Bilanci degli ultimi 6 anni) i cittadini – tutti,
indistintamente – di Agliana, non dovranno preoccuparsi: se Artioli e i suoi
fedelissimi, infatti, non si sono voluti sbottonare in alcun modo mostrando una
fragilità strutturale he lascia perplessi, questo blog pubblicherà direttamente
in linea Statuto e Bilanci nei prossimi giorni, tanto per dare, anche, una lezione
di democrazia e trasparenza a una associazione onlus che ha in cassa residui
attivi di milioni di euro (ed è compatibile, questo, se non c’è scopo di
lucro…?).
Ciò premesso, oggi, nell’imminenza
dell’assemblea ‘grillina’ (= blindata) di stasera, ci permettiamo, con la
nostra solita ma legittima impertinenza, di rivolgere una serie di domande al direttorio
(più che direttivo) della Misericordia.
Eccole:
1. Perché sono state
sospese le iscrizioni a socio quattro anni or sono e
sono state riaperte solo adesso, ma con criteri restrittivissimi di
accesso?
2. La Misericordia ha
una base popolare, eterogenea e indistinta? Cioè: è libera e indifferenziata, perché
costituita senza controllo alcuno oppure è “selezionata” e strettissimamente
cooptativa?
3. Perché lo Statuto
non è reso disponibile on-line, ovvero lasciato alla ibera consultazione di
coloro che si vogliono associare come avviene a Quarrata e a Pistoia?
4. Quanto è costato
in tutto la nuova sede inaugurato nel dicembre del 2010?
5. La direzione dei
lavori (affidata a un professionista valdinievolino) è stata scelta
dall’impresa Cmsa o dal committente rappresentato dal Presidente pro tempore
Artioli?
6. Nella seconda
ipotesi: chi e come ha individuato il direttore dei lavori nell’Ing. Giovanni
Ortu? E perché mai, tale cambio di professionista, se lo stesso Ortu ha
dichiarato (e abbiamo mostrato la lettera il 13 febbraio al Moderno) che il
progetto originario era funzionale all’esecuzione del fabbricato e che
l’esecuzione di questo fabbricato era conforme al progetto?
7. Quanto è costata,
di preciso, la controversia giudiziaria instaurata dal Presidente Artioli, inclusi spese legali e interessi?
8. Che ne è stata, di
preciso, della permuta degli immobili di via Amendola?
9. Quali criteri sono
stati seguiti per la selezione del personale alla reception degli studi medici
della nuova sede?
10. Se è vero che il
geometra Corrado Artioli è Presidente della Misericordia e se è altresì vero
che è anche Presidente della Fondazione della Misericordia, il “direttorio” non
pensa che questa doppia carica rappresenti un evidente conflitto di interessi
un po’ troppo disinvoltamente alla Berlusconi?
Don Paolo Tofani si
dimetterà da ‘correttore morale’. Ma, per concludere, gira anche un’altra bruttissima
voce: quella che il ‘direttorio’ in carica starebbe facendo firmare ai volontari
una dichiarazione di accettazione preventiva della “troika di governo” della
Confraternita.
Se fosse vero, che
cosa orribile ‘comprare’ a priori la direzione della Misericordia…!
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[Lunedì 4 marzo 2013 | 09:30 - © Quarrata/news]
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