Si rischia di sperperare oltre un
milione e mezzo di euro dei contribuenti per una soluzione ‘provvisoria’ – Cosa
dirà la Corte dei Conti quando capirà che l’operazione, fatta a Sant’Agostino,
sarebbe stata a costo zero?
PISTOIA. Scrive Massimiliano Sforzi, capogruppo Sel al Comune di
Pistoia:
L’insediamento dei Rom presso il
torrente Brusigliano, nell’area che ospita il Nuovo Ospedale di Pistoia, oltre ad
essere inadeguato ad ospitare dignitosamente esseri umani, non è mai stato
formalizzato in nessuno strumento di pianificazione urbanistica del Comune di
Pistoia. L’insediamento risulta quindi abusivo, nonostante da decenni
generazioni di Rom pistoiesi si siano avvicendate in quell’area. Con la
costruzione del nuovo ospedale l’insediamento pone nuovi ed urgenti problemi,
per i quali le soluzioni non sembrano né immediate né adeguate.
LE MIRABILI SOLUZIONI
DELLA GIUNTA BERTINELLI
SIAMO SEMPRE lì, a
parlare di Bertinelli e della sua sostanziale incapacità di trovare soluzioni
adeguate, economiche ed efficienti.
L’intervento
di Sforzi non solo ci trova d’accordo e allineati su ciò che dice, ma ci
spinge, in aggiunta, a dire molto di più.
E
il di più significa che la soluzione prospettata dalla maggioranza è – per l’ubicazione
del campo nomadi sull’autostrada – non solo un indiscutibile sperpero di
denaro, ma una decisione indegna della sinistra (anche se dire indegna è
davvero poco) perché crea un vero e proprio Lager scaraventando la
gente nel peggior posto possibile: un atto che disonora il Pd e chi, in
questo, lo appoggia e lo vota.
Se
poi quanto dice Sforzi è vero, che cioè il campo nomadi «non è mai stato
formalizzato in nessuno strumento di pianificazione urbanistica del Comune di
Pistoia», cosa aspetta la Procura della Repubblica a fare ciò che dovrebbe per
l’obbligatorietà dell’azione penale?
e.b.
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Infatti nonostante sia noto da tempo
che la localizzazione dell’ospedale in un’area idrogeologicamente fragile
avrebbe richiesto opere di compensazione dal punto di vista idraulico (casse di
espansione, rafforzamento degli argini etc.), l’amministrazione non ha
considerato di coordinare con la tempistica di tali interventi lo spostamento
dell’insediamento Rom in un sito ideo e definitivo, al fine di consentire gli
interventi sull’argine.
La domanda che si pone è: l’area
individuata può essere considerata definitiva, visto che la sola acquisizione
del terreno costerà alle cassa del Comune e quindi ai contribuenti, più di
500.000 euro? La risposta arriva dal Regolamento Urbanistico approvato
recentemente (aprile 2013), che indica nell’area in oggetto un insediamento Rom
esclusivamente temporaneo. Siamo quindi in procinto di investire 500.000
euro e forse il doppio per rendere fruibile quell’area per un insediamento
destinato ad essere temporaneo?
In effetti approfondendo la questione
si scopre che l’insediamento Rom in quell’area risulta in contrasto con le
previsioni del Piano Strutturale vigente, ed è proprio la Provincia di Pistoia
a sollevarne l’incompatibilità con una osservazione al Regolamento Urbanistico
in relazione alla previsione dell’insediamento Rom nell’area ai margini dell’autostrada;
in quell’area infatti sussistono innumerevoli vincoli dettati dalle mura verdi.
Il regolamento Urbanistico supera il problema posto dalla Provincia,
classificando l’insediamento come temporaneo. Quindi stiamo per spendere
500.000 euro per l’acquisto di un terreno che non risolverà definitivamente la
questione dell’insediamento dei cittadini e delle cittadine Rom siti ai margini
del Brusigliano e in aggiunta verrà spesa una somma analoga per rendere
disponibile all’uso quell’area.
Forse sarebbe stato opportuno che prima
dell’approvazione del regolamento urbanistico o si fossero indicate altre
soluzioni, fra le quali la più interessante appare quella dell’area di S.
Agostino, area di proprietà del Comune in cui l’insediamento avrebbe trovato
una collocazione compatibile con le altre previsioni urbanistiche (stazione
ferroviaria etc.). Non è chiaro come mai ci si sia ostinati ad orientarsi su
questa area poco idonea all’insediamento sia per la presenza di numerosi
vincoli fra i quali il vincolo autostradale (ricordiamo l’imminente spesa, in questi
tempi di sciagura economica, dell’ampliamento per le terze corsie con l’ulteriore
consumo di suolo) ed il vincolo idrogeologico, sia per le difficoltà di
collegamento dell’area con la città ed i servizi (caratteristiche richieste per
tali insediamenti dalla relativa normativa europea), mancano tutte le opere di
urbanizzazione e la viabilità di collegamento dell’insediamento con le strade
pubbliche. Il terreno infatti è circondato da altre proprietà che dovranno
forse essere attraversate dalla viabilità di collegamento dell’insediamento con
la viabilità urbana.
Inoltre per realizzare l’insediamento
nonostante il vincolo idrogeologico, siamo in zona P 3 nella stragrande
maggioranza dell’area, occorrerà compiere ulteriori lavori di messa in
sicurezza che costeranno altrettanti denari sborsati dal Comune di Pistoia
ovvero dai/dalle contribuenti pistoiesi. Credo che una maggiore efficienza
della spesa pubblica rappresenti una caratteristica imprescindibile per chi
amministra soprattutto di questi tempi. Inoltre viene da chiedersi cosa dirà la
Corte dei Conti, quando fra i vari siti individuati dagli uffici comunali,
risultava un terreno di proprietà del Comune sito ai confini della zona di Sant’Agostino,
quindi a costo zero per la collettività? Operare su quel terreno richiederebbe
solo un investimento a basso costo e con alcune delle somme risparmiate dall’acquisto
del terreno potremo svolgere una bellissima riqualificazione urbanistica e
paesaggistica del quartiere che ospiterà le famiglie Rom pistoiesi a beneficio
dell’intera collettività, intraprendendo così un vero percorso di
inclusione ed interazione sociale fra le diverse comunità locali, come, fra l’altro,
richiesto dalle linee dell’unione Europea per avere il finanziamento!
Sfida: sinistra, che vuol dire essere
di sinistra di fronte a questa scelta?
Ulteriore sfida: che scelte deve fare
il cristiano di fronte a tale situazione?
Città, ci vogliamo interrogare? È cosa
nostra, oppure no? Questa cosa, ci riguarda o no?
Massimiliano Sforzi
Cons. Capog. Sel
Cons. Capog. Sel
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[Domenica 1° settembre 2013 | 12:46 - © Quarrata/news]
Bravo Massimiliano!
RispondiEliminaAdesso, per completare l'opera, serve sapere a che livello è stata presa la decisione, e con quali motivazioni (ci dovrà essere un provvedimento formale, inevitabilmente)e chi è il proprietario del terreno che il Comune andrà ad acquistare con i soldi di tutti, per capire meglio quali "interessi" e manovre si nascondono dietro l'operazione. Se veramente, al termine di tutto, si dovessero riscontrare profili di illecito penale, nessuna esitazione: Procura della Repubblica, come suggerisce Bianchini. Buttarla su una sterile contrapposizione politica non servirebbe a niente ed a nessuno, lasciando di fatto le cose come sono e facendo solo il gioco di chi gioca sporco.
Piero Giovannelli