QUARRATA. Il consigliere Berini di Quarrata ci ha inviato il testo
del suo intervento sulla Tares:
La raccolta dei rifiuti è un servizio
indispensabile per la società moderna, abituata all’usa e getta.
La raccolta differenziata, porta a
porta, è il miglior sistema che si conosca per il rispetto dell’ambiente, per
il riciclo e soprattutto per avere meno prodotto da bruciare. Certamente il
servizio costa ma è compito del comune fare in modo di dare il miglior servizio
al prezzo più contenuto.
Il nuovo tributo che si paga è la
Tares, calcolata sulla base della vecchia Tia più 30centesimi, ogni mq. a
favore del governo. Quindi non è vero che “piove governo ladro” come si tenta
da tempo di fare credere alla gente. Infatti quando il nostro sindaco è andato
a Roma a perorare la causa della Tares il governo gli ha detto: per il momento
il tributo è necessario ma fai in modo che costi poco ai tuoi cittadini. E non
ha gli ha imposto nessun importo. Il costo di euro 6 milioni l’ha deciso il
sindaco
Per chiarirsi una volta per tutte proviamo ad
esaminiamo la composizione della Tares applicata a Quarrata e poi ognuno farà
le sue considerazioni.
Ecco le componenti:
1) Una tariffa base determinata
da due principali elementi:
- la
gestione del CIS, azienda municipalizzata, che in
base ai suoi costi stabilisce il prezzo del tributo. Negli ultimi 10 anni
si è registrato un aumento del 180%, pari al 18% annuo
Una maggiore efficienza nella gestione
eliminerebbe l’aumento della tariffa. Il controllo spetta al sindaco, padrone
del CIS, che non deve subire passivamente l’operato dell’azienda.
Però sino a che pantalone paga, non interessa
a nessuno…
- le
scelte politiche della sinistra , È
stato deciso l’ampliamento dell’inceneritore quando Agliana e Montale
facevano già il 26% della differenziata che riduceva sensibilmente il
prodotto bruciato. L’investimento ha comportato una perdita di euro 4,5 milioni
ed un mutuo di euro 27 milioni, pagato dai cittadini. Vane appaiono le
parole del sindaco quando dice che l’inceneritore cesserà quanto prima.
Sino a che dura il mutuo dura l’inceneritore. Certo non si spiega la spesa
inutile e dannosa se non considerando l’intervento della regione che
voleva bruciare a Montale metà Toscana. Meno male che la ribellione dei
comitati ha ridimensionato il progetto. Questo esempio dovrebbe servire al
sindaco per considerare di più la partecipazione ed i comitati civici che
hanno ribaltato una situazione che la sinistra aveva già deciso ed
imboccato senza ritorno. A Quarrata invece la partecipazione non è ben
vista , ed ieri sera il sindaco l’ha pubblicamente riaffermato. I comitati
gli fanno fastidio perché la sua politica non è quella che vorrebbe la
gente.
2) Una maggiorazione del 9% determinato dal piano finanziario del CIS. Anche su questo
due considerazioni. IL CIS ha detto che per fare il porta a porta a Quarrata
occorre un investimento di circa euro 1,6 milioni, pari a circa 27% del
fatturato su Quarrata Sappiamo che il porta a porta comporta maggiori spese
iniziali, ma più introiti e minori spese successivamente. In base a queste
considerazioni ,che il CIS ed il sindaco conoscono bene, si doveva fare un
piano finanziario a medio termine che prevedeva perdite iniziali, pareggio e
poi utili, senza apportare alcun rincaro. Troppo facile caro CIS. Altra
considerazione è che l’analisi fatta per il piano finanziario dal CIS è
un’analisi improvvisata, sommaria, calcolata solo sulle necessità dell’azienda (prodotto
totale e ricavi) senza tenere conto minimamente della soddisfazione puntuale e
precisa per qualità e quantità del consumatore. Le conseguenze, già
sperimentate, di questo comportamento sono che chi mangia una mela paga quanto
chi ne mangia dieci. Al CIS importa riscuotere per 11 mele, chi paga paga...
Questo modo di fare non è accettabile, come non è ammissibile dire che questo è
il primo passo e nel successivo si aggiustano le cose. Come dire chi ha avuto
avuto e chi ha dato ha dato. Sappiamo che è difficile analizzare puntualmente
il mercato ma non provarci nemmeno vuol dire trascurare completamente il
cittadino, che è quello che procura da mangiare al CIS ed al comune.
3) Una maggiorazione del 5% anch’essa voluta dal CIS per compensare le perdite sui
crediti. Cioè la gente che paga puntualmente deve pagare anche per la gente che
non paga. Ci deve pensare il CIS a riscuotere i suoi crediti. È troppo facile
rincarare il prezzo per recuperare le perdite sui crediti. Ma quanti rincari
vuol fare questo CIS? Ma di questo passo quanto si paga per la spazzatura? Inoltre
quante aziende pagano senza servizio e che devono ricorrere ad imprese terze,
con ulteriori spese, per liberarsi dei rifiuti prodotti?
4) Maggiorazione di 30 centesimi al mq. a favore
dello stato Dare tutta la colpa al governo per la Tares mi sembra una
scappatoia troppo semplicistica” Una politica gestionale più accorta e scelte
politiche più sensate potevano ridimensionare la tassa. e sostenere questo
balzello.
• • •
Non si può rincarare tutti gli anni del
18 %. Il sindaco deve controllare ed imporsi… Però se la municipalizzata servisse
come centro di raccolta voti per la sinistra o di trombati dalla politica
allora tutto si giustifica, ma il cittadino resta scontento.. Oggi il sindaco
non può dire che è in carica da solo un anno e mezzo perché i suoi trascorsi
dicono che negli ultimi 10 anni ha fatto il capogruppo , il vicesindaco e
l’assessore ai lavoro pubblici di Quarrata e quindi al corrente di tutti gli
avvenimenti Come non può dire che ha raccolto il grido di dolore della
popolazione con i rincari che ha fatto.
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[Giovedì 12 settembre 2013 | 18:27 - © Quarrata/news]
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