mercoledì 11 settembre 2013

REFERENDUM RADICALI. NUOVE INIZIATIVE A LUCCA


Nasce un comitato provinciale di sostegno per rafforzare la raccolta firme

LUCCA. Quando mancano due settimane alla conclusione della campagna referendaria radicale di 12 Referendum (Cambiamo NOI e Giustizia Giusta), intendiamo dare vita a Lucca a un comitato provinciale di sostegno per rafforzare la raccolta firme in questo rush finale che vede impegnati, in tutta Italia, sia i banchetti per strada sia i Comuni. L’obiettivo è ottenere le firme necessarie a convocare i referendum per il prossimo anno.

Il pacchetto referendario radicale, nella sua impostazione liberale e antiproibizionista, ripete per gran parte le proposte che in questi ultimi 25 anni, i radicali hanno tentato di avviare a partire dai temi della riforma della giustizia. Un esempio per tutti, il Referendum Tortora del 1988 promosso insieme ai socialisti di Craxi e Martelli.
Referendum spesso vinti e traditi successivamente da scelte politiche opache (come avvenne con la legge varata dal ministro ed ex-magistrato Giuliano Vassalli che, di fatto, reintrodusse l’immunità per i magistrati o come avvenne per il finanziamento pubblico dei partiti, reintrodotto dal Parlamento aggirando il grande consenso popolare che superò il 90% nel referendum radicale del 1993).
Nonostante questo, riteniamo lo strumento referendario l’unico capace di restituire forza a una classe politica divenuta debole e populista, per affrontare la riforma del “sistema giustizia italiano”, malato da anni e giunto al collasso. Un sistema giustizia “lento come una lumaca”, “classista”, con migliaia di “amnistie di classe” ottenute attraverso le prescrizioni: chi è difeso da buoni avvocati ha la possibilità di essere prescritto attraverso mille escamotage. Coloro che invece non hanno la possibilità di ottenere la difesa di “principi del foro”, diventano “dannati” in carceri divenute discariche sociali, piene di extracomunitari e tossicodipendenti, rinchiusi in celle che spesso sono peggio dei “canili” (un esempio sintomatico è il nostro carcere di Lucca, S. Giorgio) e dove il 50% dei detenuti è “in attesa di giudizio”, come il film di Alberto Sordi di circa 35 anni fa.
Un sistema carcerario che ben rappresenta lo “SPREAD GIUSTIZIA”, per cui in Europa veniamo condannati e che si aggiunge allo “SPREAD FINANZIARIO” dei nostri tassi, simbolo del declino complessivo che necessita di una rivoluzione liberale negata da 20 anni dalla politica italiana nel suo complesso.
Il Comitato Provinciale di Lucca, costituito da esponenti politici e semplici cittadini provenienti da schieramenti e storie politiche diverse, terrà una conferenza stampa e un’iniziativa pubblica presso la Chiesetta dell’Alba, giovedì mattina 12 settembre alle ore 11.00, appoggiando la raccolta delle firme su tutti e 12 i quesiti:
Giustizia giusta
  • custodia cautelare,
  • incarichi ai magistrati fuori ruolo,
  • separazione delle carriere dei magistrati,
  • responsabilità civile dei magistrati,
  • abolizione ergastolo
Cambiamo noi
  • divorzio breve
  • lavoro e immigrazione,
  • abolizione del reato di clandestinità
  • abolizione dei reati penali per detenzione di droghe leggere (legge Giovanardi-Fini ),
  • abolizione del finanziamento pubblico ai partiti,
  • regolamentazione della distribuzione dell’otto per mille alle religioni.
Il comitato intende tenere tavoli NON STOP nel corso dei prossimi giorni (così come già avvenuto a Viareggio sabato scorso) e “adottare” i comuni più popolosi della nostra Provincia, per continuare anche nelle sedi istituzionali la raccolta fino al 22 settembre.
Massimo Bulckaen
Coordinatore Provincia di Lucca
Referendum Radicali 2013
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[Mercoledì 11 settembre 2013 | 17:39 - © Quarrata/news]

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