Nasce un comitato provinciale di
sostegno per rafforzare la raccolta firme
LUCCA. Quando mancano due settimane alla conclusione della
campagna referendaria radicale di 12 Referendum (Cambiamo NOI e Giustizia
Giusta), intendiamo dare vita a Lucca a un comitato provinciale di sostegno per
rafforzare la raccolta firme in questo rush finale che vede impegnati, in tutta
Italia, sia i banchetti per strada sia i Comuni. L’obiettivo è ottenere le
firme necessarie a convocare i referendum per il prossimo anno.
Il pacchetto referendario radicale,
nella sua impostazione liberale e antiproibizionista, ripete per gran parte le
proposte che in questi ultimi 25 anni, i radicali hanno tentato di avviare a
partire dai temi della riforma della giustizia. Un esempio per tutti, il Referendum
Tortora del 1988 promosso insieme ai socialisti di Craxi e Martelli.
Referendum spesso vinti e traditi
successivamente da scelte politiche opache (come avvenne con la legge varata
dal ministro ed ex-magistrato Giuliano Vassalli che, di fatto, reintrodusse l’immunità
per i magistrati o come avvenne per il finanziamento pubblico dei partiti,
reintrodotto dal Parlamento aggirando il grande consenso popolare che superò il
90% nel referendum radicale del 1993).
Nonostante questo, riteniamo lo
strumento referendario l’unico capace di restituire forza a una classe politica
divenuta debole e populista, per affrontare la riforma del “sistema giustizia
italiano”, malato da anni e giunto al collasso. Un sistema giustizia “lento
come una lumaca”, “classista”, con migliaia di “amnistie di classe” ottenute
attraverso le prescrizioni: chi è difeso da buoni avvocati ha la possibilità di
essere prescritto attraverso mille escamotage.
Coloro che invece non hanno la possibilità di ottenere la difesa di “principi
del foro”, diventano “dannati” in carceri divenute discariche sociali, piene di
extracomunitari e tossicodipendenti, rinchiusi in celle che spesso sono peggio
dei “canili” (un esempio sintomatico è il nostro carcere di Lucca, S. Giorgio)
e dove il 50% dei detenuti è “in attesa di giudizio”, come il film di Alberto
Sordi di circa 35 anni fa.
Un sistema carcerario che ben
rappresenta lo “SPREAD GIUSTIZIA”, per cui in Europa veniamo condannati e che
si aggiunge allo “SPREAD FINANZIARIO” dei nostri tassi, simbolo del declino
complessivo che necessita di una rivoluzione liberale negata da 20 anni dalla
politica italiana nel suo complesso.
Il Comitato Provinciale di Lucca,
costituito da esponenti politici e semplici cittadini provenienti da schieramenti
e storie politiche diverse, terrà una conferenza stampa e un’iniziativa
pubblica presso la Chiesetta dell’Alba, giovedì mattina 12 settembre alle ore
11.00, appoggiando la raccolta delle firme su tutti e 12 i quesiti:
Giustizia giusta
- custodia
cautelare,
- incarichi
ai magistrati fuori ruolo,
- separazione
delle carriere dei magistrati,
- responsabilità
civile dei magistrati,
- abolizione
ergastolo
Cambiamo noi
- divorzio
breve
- lavoro
e immigrazione,
- abolizione
del reato di clandestinità
- abolizione
dei reati penali per detenzione di droghe leggere (legge Giovanardi-Fini
),
- abolizione
del finanziamento pubblico ai partiti,
- regolamentazione
della distribuzione dell’otto per mille alle religioni.
Il comitato intende tenere tavoli NON
STOP nel corso dei prossimi giorni (così come già avvenuto a Viareggio sabato
scorso) e “adottare” i comuni più popolosi della nostra Provincia, per
continuare anche nelle sedi istituzionali la raccolta fino al 22 settembre.
Massimo Bulckaen
Coordinatore Provincia di Lucca
Referendum Radicali 2013
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 11 settembre 2013 | 17:39 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.