Polemica l’opposizione di Serravalle
Futura – Le dichiarazioni di Roberto Daghini
SERRAVALLE. Il consiglio direttivo del Partito di Rifondazione
comunista di Serravalle e il segretario Angelo Gregucci, rendono noto che
lunedì 9 settembre il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il regolamento
attuativo del Registro delle coppie di fatto.
Il risultato è frutto di una nostra
proposta portata avanti dal nostro consigliere Roberto Daghini, per questo
oggetto di numerosi attacchi dell’opposizione.
Vogliamo chiarire che il provvedimento
e il regolamento vanno intesi come segnale politico, non sono contro nessuno.
Il registro non è pericoloso, costoso e non si rivolge solo alle coppie
omosessuali. Di pericoloso c’è solo un’assurda levata di scudi e demagogia
tipica degli anni della guerra fredda, che, escludendo il capoluogo, tale accanimento
non ha avuto eguali, nei comuni che in passato hanno approvato tale
provvedimento.
Questa campagna è caldeggiata in
particolare da “Serravalle Futura” che forse con questa intransigenza spera di
raccogliere consensi tra le frange cattoliche conservatrici.
Ribadiamo con forza che lo scopo
principale del nuovo strumento è per un futuro allargamento dei diritti a
persone che oggi ne sono sprovviste.
Il regolamento attuativo non è la sola
iniziativa del consigliere Daghini, il Comune si è attivato per concedere un
possibile riconoscimento alla signora Sol Cittone, unica componente
sopravvissuta di una famiglia ebraica catturata a Serravalle e fatta deportare
a Auschwitz, oggi residente in Israele.
“Con
questa proposta non era nelle mie intenzioni offendere la sensibilità di
nessuno e tanto meno, come riferito nei mesi scorsi da un consigliere di
minoranza, di portare in consiglio esponenti omosessuali. Questi se in un
futuro ci saranno, sarà perché i cittadini gli avranno eletti. Sono inoltre
profondamente amareggiato, perché durante la seduta consiliare sono stato
oggetto di attacchi personali che nulla avevano a che fare con l’argomento
delle coppie di fatto. Ribadisco che lo scopo principale è politico, fare
conoscere e stimolare a legiferare in una materia, che oramai interessa la vita
di milioni di persone tra cui tantissimi cattolici, sia eterosessuali che
omosessuali. L’obbiettivo è solo questo, ogni altra valutazione è solo
propaganda e demagogia”.
Roberto Daghini
Art. 1
1) Il Comune di Serravalle, nell’ambito
della propria autonomia e potestà amministrativa, tutela la piena dignità delle
unioni di fatto e ne promuove il pubblico rispetto.
2) Ai fini del presente regolamento è
considerata “famiglia di fatto” il rapporto tra due persone maggiorenni, di
sesso diverso o dello stesso sesso, che ne abbiano chiesto la registrazione
amministrativa ai sensi dei successivi articoli.
3)Rilevato che deve riconoscersi al
Comune, nell’ambito dei principi e delle regole fissate dalla legislazione
statale, la facoltà di istituire un Registro delle unioni di fatto, con scopo
esclusivamente dichiarativo e non costitutivo di nuovi status o di
riconoscimento di poteri o doveri giuridici diversi da quelli già riconosciuti
dall’ordinamento vigente agli stessi soggetti.
Art. 2
1) E’ istituito presso il Comune di
Serravalle il Registro amministrativo delle “unioni di fatto”. Il Registro
viene tenuto dall’Amministrazione comunale nel rispetto della norma vigente.
2) Potranno iscriversi coppie di
cittadini maggiorenni, italiani o stranieri, iscritti all’Anagrafe, secondo
quanto risulta dai registri e residenti nel comune di Serravalle da almeno due
anni, non legate tra loro da vincoli di parentela, affinità, adozione, tutela
(o, naturalmente, già sposate). Per iscriversi
sarà sufficiente recarsi nel giorno indicato dagli interessati dall’addetto dell’Ufficio anagrafe,
alla presenza di due testimoni, uno per ciascun richiedente, maggiorenni, che
deve ricevere da ciascuna delle parti la dichiarazione di iscriversi nel Registro, insieme alle
dichiarazioni del possesso dei
requisiti per l’iscrizione stabiliti dal regolamento, ciascuno degli
iscritti nel Registro può chiedere in qualunque momento all’Ufficio Anagrafe
con espressa dichiarazione scritta.
3) Il Registro non produce nell’immediato alcun effetto giuridico, né
in termini di diritti per gli
iscritti, ma nemmeno di reciproco dovere,
anche se “l’Amministrazione si impegna affinché i benefici riconosciuti da norme comunali alle coppie coniugate siano
attribuiti anche agli iscritti nel Registro, per quanto compatibili alle leggi
vigenti.
4) il venir meno della situazione di
coabitazione e di residenza nel Comune di Serravalle produce la cancellazione d’ufficio
dall’elenco, la quale avviene altresì dietro richiesta di uno o di entrambe le
persone interessate;
5) per fini non in contrasto con le
vigenti disposizioni di legge, a richiesta degli interessati, l’ufficio
comunale competente attesta l’iscrizione nell’elenco.
Art. 3
Sino alla riforma del diritto di
famiglia e dello stato civile, la disciplina comunale delle “unioni di fatto”
ha rilevanza esclusivamente amministrativa. E pertanto non interferisce con il
vigente regolamento dell’anagrafe e dello stato civile, con il diritto di
famiglia, con ogni altra normativa di tipo civilistico e comunque riservata
allo Stato, così come con le competenze amministrative di qualsiasi altra
Pubblica Amministrazione.
Consiglio del Circolo
Rifondazione Comunista di Serravalle
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[Martedì 10 settembre 2013 | 17:18 - © Quarrata/news]
Il Comune di Serravalle Pistoiese potrebbe, mi perdoni sig. Daghini, regalare a tutti i suoi componenti una grammatica italiana. Dove si spieghi anche l'analisi logica. Per comprenderci : il riconoscimento alla signora ebrea cosa "c'azzecca" con le coppie di fatto? Credo di avere compreso, dopo attenta riflessione, ma il quiz logico/grammaticale non è il mio forte.
RispondiEliminaMa ci sono altre amenità non trascurabili: il comma 3 dell'articolo 1 dice "con scopo esclusivamente dichiarativo e non costitutivo". E dunque, è "aria fritta", non costituendosi "poteri o doveri giuridici diversi da quelli riconosciuti". Mentre al il comma 3 dell'articolo 2 prevede che : "l'amministrazione s'impegna affinchè i benefici riconosciuti da norme comunali alle coppie coniugate, siano attribuiti anche agli iscritti nel Registro, per quanto compatibili alle leggi vigenti". Orbene e quali sarebbero, di grazia, i benefici di tale fatta? Io, sono spostato da vent'anni, ma non ne prevedo di così distinti e meritevoli di un analogo registro per "unioni di fatto". Ma si sa, a certa gente, la fantasia è tale e tanta che basta, per riempirsi la bocca di suggestioni di libertà, inesistenti, per compiacersene e plaudirne tutt'assieme. Son fatti così.
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