di FELICE DE MATTEIS
Quattro considerazioni ‘in croce’ sulle
dichiarazioni di Gianfranco Venturi e Aldo Morelli
PISTOIA. Analisi non filologica ma molto più modestamente politica
del comunicato stampa dei due Consiglieri Regionali del Pd provinciale Venturi
e Morelli.
Premessa: i due sono politicanti (e non
politici) di lungo corso, il che, tradotto in volgare, significa che hanno
sempre mangiato il pane del “far politica” con analogie nel cursus honorum.
Entrambi sono stati Presidenti della Provincia di Pistoia. Il primo, Venturi,
ha lasciato imperituro ricordo di sé medesimo all’inizio delle Piastre, nelle
sue curve franate subito dopo Piazza e nell’assordante silenzio dei magistrati
che probabilmente preferiscono la Firenze-Mare e che sopra quell’opera d’arte
di asfalto non transitano; o ci transitano di notte per loro necessità e
diletto. Il secondo (Morelli) non ha lasciato particolari segni, se non quello
di essere il padre – a progetto ed a percentuale (?) – del Mo.To.Re. che dovrebbe
fare rivivere la Montagna non si sa bene come e quando. Si sa il quantum
di stanziamento: un milione di euro.
Dunque, i nostri amici, attraverso l’addetto
stampa del Pd in Consiglio Regionale, a proposito del 118 e del quasi
inevitabile spostamento a Firenze, nonostante Pistoia offra tutte le garanzie
tecniche e funzionali del caso, oltre a spese uguali a zero, ci dicono: «Abbiamo evitato di intervenire sulle polemiche perché ad
inizio agosto c’era stato un serio impegno istituzionale, da parte dell’assessore
regionale a discutere le questione nelle sedi proprie […]. Ora alcuni organi di
stampa danno per acquisita la collocazione a Firenze della Centrale (del 118 – n.d.r.) relativa all’area della Toscana Centrale».
Hanno chiesto, i nostri, chiarimenti
all’assessore Marroni (quello che, invitato, di fatto fugge non partecipando al
Consiglio Comunale aperto di Volterra del 3 settembre, sui presìdi ospedalieri
disagiati e soppressi, amico dei trattori e dei bolidi di Formula 1 per sua
pregressa attività lavorativa e, quindi, non degli enteroclismi da effettuare a
terzi per paura di doversene subire uno, non richiesto e non stabilito da
qualche Società della Salute di sua ispirazione durante qualche trasloco…)
circa “l’inesattezza di tali affermazioni”.
Il post lo potete leggere sul blog, ma
il suo finale è patetico e, per certi punti di vista, anche offensivo. Terminano
infatti, i due nostri Pd provinciali, Venturi e Morelli, dicendo che «per questo continueremo il nostro impegno (come per l’Ospedale
L. Pacini di San Marcello – n.d.r.) a
difesa di quei criteri, al di fuori di logiche municipalistiche, nell’interesse esclusivo del buon
funzionamento della sanità in Toscana». Il grassetto è nostro.
Si può essere così disinformati dal non
avere letto sulla stampa che il 118 collocato a Pistoia ha già le
caratteristiche previste per essere una centrale ottimale per la Toscana
Centrale, senza aggravio di spesa pubblica, a differenza di Firenze dove,
stando a quanto si è letto, sarebbe necessario un impegno finanziario notevole?
Inoltre, questi due politici disarmati,
sono consiglieri regionali o, una volta al mese solo attenti osservatori del
loro C/C bancario e relativa indennità mensile che noi, noi, non la Regione
(che siamo noi, ma solo per pagare) gli elargisce?
Hanno la capacità, la forza, l’ardire e
il permesso del Granduca Rossi per salire le scale del Palazzo Regionale, “agguantare”
il Marroni – per i… marroni? – facendogli
comprendere che un servizio essenziale come il 118 non è paragonabile a una
commessa di vendita di trattori, attività dalla quale questo Marroni proviene?
Sono Consiglieri Regionali, questi due politici disarmati e senza cavallo, o
sono due pagnotte in trepida attesa delle decisioni prese in virtù di “bacini
elettorali” e non di oggettivi criteri di scelta?
Ci si chiederà perché i Consiglieri
Regionali dell’opposizione, anch’essi tacciono.
Proviamo a pensare che non posseggono
un addetto-stampa in Regione che fa loro i comunicati stampa e, per loro
sfortuna, hanno come vice presidente del Consiglio Regionale un caballero
(= uomo che si intende di cavalli) che si chiama Roberto Benedetti, ex camerata
di ferro e già giubilato (o trombato, come preferite) dall’On. La Mastice,
alias Altero Matteoli, per le prossime elezioni regionali. Onde, a lui cosa può
fregargli di meno?
Siamo messi bene! Ve lo avevo
anticipato: è solo un insieme di valutazioni politiche espresse con la triste
ironia di chi, nonostante tutto, pensa che per “forza di storia” le cose
debbano prima o poi cambiare.
Nel frattempo, prepariamoci a perdere
anche il 118.
Spending review?
No: potenziamento dei servizi come
quello dell’ospedale di San Marcello!
[Questo intervento è pubblicato come espressione
di libera critica ex art. 21 Cost.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 10 settembre 2013 | 18:17 - © Quarrata/news]
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