di Felice De Matteis
I
vizi inveterati della Prima Repubblica e i lavori di straordinaria manutenzione
nella Piazzetta delle Scuole Normali dietro la vecchia Forteguerriana
PISTOIA. Scusatemi, ma quando
non c’è sintonia – di alcun genere e in nessun campo – tutto serve per
distinguersi.
Personalmente
mi distingue da Papa/Papà, Io/Noi/ Prof. Ivano Paci anche la costosissima
pavimentazione alla veneziana del Palazzo De’ Rossi.
Se
trovate un palazzo storico pistoiese con tale pavimentazione, datemi voce; in
effetti uno esiste, rifatto al suo ingresso, ma poiché de gustibus non
disputandum est, il buon gusto diventa un’opzione personale e personalmente
pagata.
Palazzo
De’ Rossi, proprietà della Fondazione Caripit, invece, è anche roba nostra ed
un bel cotto toscano – poi detto alla fiorentina – l’avremmo visto più in
storica sintonia con quel palazzo come nei palazzi signorili di Pistoia, da
quello comunale, a Palazzo Panciatichi, Marchetti, etc.
Finiamola
qui, perché signori si nasce ma non si diventa, oppure, signori si è dentro ma
non fuori. Mettetela come vi pare, e poi il cotto costa meno mentre il
lastricato di marmo alla veneziana è un’opera d’arte, come la fontana di Buren
o i quadri autopromozionali – speriamo donati gratuitamente – dei famosissimi artisti
pistoiesi allocati all’interno del Palazzo De’ Rossi. Mah!
Ciò
detto, osserviamo che nonostante Papa/Papà, Io/Noi, Prof. Ivano Paci – da
questo momento, per brevità, Lui – abbia pubblicamente detto che c’è un organo
di informazione che lo attacca, ma che non gli fa perdere il sonno, e
presumiamo sia questo blog, noi pensiamo il contrario.
Infatti
da svariati giorni, sulla “organica” stampa cartacea locale, un giorno sì e l’altro
pure, vengono magnificati gli interventi della Fondazione; dal recupero del
manufatto – la Chiesina – nell’area ex Vigili del Fuoco davanti al Liceo
Forteguerri, all’apparecchio medico donato alla sanità pistoiese, ai 100.000
euri donati alla Caritas in questo momento di particolari bisogni. Su questo
punto è necessaria una provocazione, bonaria, ma provocazione.
Se
al vertice della Fondazione, invece di Lui, ex democristiano trombato a Senato
e Camera se la memoria non flette, ci fosse stato un rifondarolo comunista o un
fascista, l’elemosina di €. 100.000 sarebbe stata sicuramente superiore, visti
i tempi che tutti vivono; in altre parole €. 100.000, rispetto ai marmi
lussuosi e per chi scrive, pacchiani, di palazzo De’ Rossi sono una ben misera
cosa rispetto alle attuali necessità e certamente sotto linea con il
Regolamento per gli interventi istituzionali che, se non sbagliamo, debbono
riguardare il 50% delle risorse disponibili.
Abbiamo
quasi la sensazione che la Caritas non sia tanto nelle di Lui grazie, come il Banco
Alimentare, solo miserevole, quest’ultimo, di €. 4.000 elargiti nel Bilancio di
missione 2011; sono sensazione, sia chiaro.
Quel
che invece proprio non torna è che se con una mano (nostra) si da, con l’altra (sempre
nostra) si prende.
Ci
riferiamo alla Piazzetta delle Scuole Normali, dove ha sede l’Archivio di Stato,
frequentato da appassionati e studiosi anche se non una massa di persone e
comunque non con le scarpe “chiodate”.
In
questa Piazzetta da quasi due anni hanno imperversato e posto il loro cantiere
i mezzi più o meno pesanti impegnati nel rifacimento del Palazzo De’ Rossi,
sede della Fondazione.
Lasciamo
immaginare il dissesto creato nella piazzetta con i carichi, i pesi e tutto ciò
che di regola un cantiere impone e comporta. Perché, sembra ovvio, il manto
stradale non è stato certamente sconnesso dai non molti frequentatori dell’Archivio!
Un
vecchio proverbio dice che chi disfa rimette a posto. In questo caso il
cartello dei lavori di rifacimento, fra l’altro definiti “Manutenzione
Straordinaria con sistemazione provvisoria (!) relativa alla Piazzetta delle
Scuole Normali”, finanziati con i proventi da sanzioni al codice della strada
(leggi multe, anche illegittime, ed autovelox, vero Napolitano?), per €. 44.581,99,
fra l’altro, secondo stralcio, vengono effettuati dal Comune di Pistoia e non
dalla Fondazione, che certamente ha in gran parte contribuito al dissesto della
piazzetta. Contribuire a ripristinare ciò che si è contribuito a danneggiare
non rientra nei compiti della Fondazione, non offre lustro all’esterno e non
porta eventuali voti, meglio fare finta di niente, vero, sig. Lui?
Resta
il problema di forma più che di sostanza, vista l’esiguità della somma, anche
se la grossa cifra è l’insieme delle piccole cifre, robetta da volgo sciocco e
non da investitori di borsa che si permettono di offrire ai loro clienti lo
0,10% di utile sui propri conti correnti bancari, salvo le spese di gestione
conto. A qualcuno, anche lo 0,5, con grande ritorno di utili su investimenti in
società quotate in borsa, Banca Depositi e Prestiti in primis. Business
is business! Ovviamente per la Cassa e la Fondazione, non certo per i
propri correntisti.
Qualcuno
ci ha rimproverato una sorta quasi di acredine sul personaggio Lui; niente di
tutto ciò, posso rassicurarvi. Il problema è che mentre certi democristiani, intelligentemente
– ed era l’ora – hanno compreso che il loro tempo era terminato, altri pensano,
e Lui ne è degno esempio, di poter continuare a spadroneggiare come ai tempi
della grassa mucca/mamma Dc, in accordo con il semi – defunto Pci e la sua
Armata Brancaleone, scambiando un posto nella società della salute con uno
nella Fondazione; roba da Prima Repubblica, quando c’erano i partiti politici e
non questo ammasso di ectoplasmi senza anima né cuore. In quei partiti, quelli
della cosiddetta Prima Repubblica, però, c’erano i lestofanti ma anche tante
persone per bene…
Questo
è il fatto, nudo, incontrovertibile e dimostrabile.
Per
ora è tutto, o quasi.
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì
3 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.