di Fabrizio Geri [*]
Spreco di denaro pubblico, violazione
dell’ambiente e sostanziale razzismo nelle scelte della Giunta Bertinelli
PISTOIA. Succede che il Comune di Pistoia decide di realizzare, in
barba alla costituzione dei diritti dell’uomo, un lager per la popolazione rom
del Brusigliano.
Dopo tanta retorica sui diritti di
tutti, sull’inclusione delle diverse etnie, sul no al razzismo e Pistoia
campione di solidarietà, ecco che viene formalizzata una piccola striscia di
Gaza ai piedi dell’Appennino, dove, a ridosso dell’autostrada ed in zona ad
alto rischi idraulico, si vuole confinare una comunità già di per sé poco
integrata – per non dire punto – e che al suo interno
non vanta certo una situazione sociale ottimale.
Sembra addirittura che gli stessi rom
vogliano rimanere il più possibile in disparte e ai margini della città come
del resto nessuno vuole vedere nel proprio quartiere questi diversamente pistoiesi.
In definitiva si continuerà a non
affrontare la complessa questione della loro integrazione ma ci limiteremo a
dire, osservando le giovani donne rom con bambini e neonati fare la questua per
le strade, che quella è la loro cultura e dobbiamo rispettarla.
Devo anche rilevare che con le scelte
urbanistiche dei prossimi giorni, inserire cioè il campo nomadi nell’area
prevista integralmente come bosco urbano, si andrà a modificare il R.U. da poco
e con fatica approvato, segno inequivocabile della totale superficialità della
classe politica che ha gestito la nascita del nuovo ospedale, visto che l’apertura
del nuovo nosocomio era subordinata alla sistemazione generale del campo di
volo.
Ricordo inoltre che il R.U. prevedeva,
sempre lungo il Brusigliano ma più spostata, un’area da rialzare e mettere in
sicurezza con interventi già definiti: una opzione certamente migliore di
quella attuale, dove – mi preme ribadire – verranno
fumati 500 mila euro dei contribuenti (anche noi siamo europei) per l’acquisto
del terreno e altrettanti per urbanizzare quel futuro campo di concentramento.
Ma la cosa veramente inaccettabile è
che tutta l’area del campo di volo doveva diventare un parco urbano, un’infrastruttura
di servizio alla città. Tutti i venticinque e passa ettari erano cioè destinati
ad ospitare un sistema ad alta intensità di servizi ecosistemici,
indispensabili per diversi aspetti, non certo per il rispetto formale degli
indici di verde urbano che il nostro comune viola sistematicamente da quando
sono stati istituiti.
Concettualmente è come se si inserisse
un depuratore o una clinica sanitaria dove si era pianificato un’autostrada. Se
non ci si crede nell’ambiente, o meglio, se non se ne comprende il valore, a
differenza di quanto avviene nelle moderne città europee si dica senza tanti
tentennamenti.
Anticamente in piazza Degli Ortaggi c’era
il ghetto ebraico: spero che le istituzioni ed i consiglieri comunali pistoiesi
evitino di usare il solito buonismo o le strumentalizzazioni ideologiche col
solo risultato di ricrearne uno simile ma si confrontino seriamente sull’urgenza
di garantire effettivi e pieni diritti a tutti i soggetti deboli del popolo rom
che ad oggi vivono in un contesto di forte degrado sociale.
[*]
– Ex consigliere comunale
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[Giovedì 12 settembre 2013 | 11:20 - © Quarrata/news]
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