di LUIGI SCARDIGLI
Il cantautore milanese si esibirà in concerto all’interno
della 128esima fiera
CASALGUIDI. Il giornalismo, come diceva l’incommensurabile Indro
Montanelli e qualche anno più tardi monsignor Ersilio Tonini, è profezia. Come
l’arte, del resto, musica compresa, naturalmente. Lunedì sera (21:00), a
Casalguidi, sul palco allestito come di solito nella piazza centrale, il
pubblico potrà assistere al concerto di Eugenio Finardi, uno dei pezzi più
pregiati della storia cantautoriale di questo Paese.
Ricordare i momenti salienti della
lunghissima carriera dell’artista milanese finirebbe per essere un noioso
esercizio cronologico e discografico. Per questo ho scelto di parlare di
profezia, per annunciarne lo spettacolo.
E per questo, invitandovi a non perdere
il suo spettacolo, trascrivo l’inizio di uno dei suoi brani più famosi e profetici, legati tra l’altro al primo
periodo della sua produzione artistica. La canzone si intitola Scuola; appartiene all’album Diesel, pubblicato 36 anni fa, nel
lontano, lontanissimo, 1977, una raccolta incredibilmente anticipatoria e che
vanta capolavori poetici del calibro Non
è nel cuore, manifesti politici come Giai
Phong, o quella meravigliosa anticipazione di jazid che è Diesel, il brano omonimo il Lp.
Ci dicevano, insistevano, di studiare, che di grandi ci
sarebbe stato utile sapere le cose che a scuola andavamo a imparare, che un
giorno avremmo dovuto anche lavorare. E c’è chi è stato promosso, c’è chi è
stato bocciato, chi non ha retto la commedia ed è uscito dal gioco, ma quelli
che han studiato e si sono laureati, oggi, dopo tanto tempo, sono disoccupati.
Perciò va pure a scuola, per non far scoppiar casino: studia matematica, ma
comprati un violino; impara a lavorare il legno e ad aggiustar ciò che si
rompe, che non si sa mai, nella vita, un talento serve sempre.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 13 settembre 2013 | 16:53 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.