L’Istituto di via Salvo d’Acquisto stamani ha riaperto i
cancelli ma per i piccoli non c’erano né colazione né acqua da bere – E così pare che sarà per tutta la settimana
PISTOIA. Ci hanno pensato alcune mamme e papà, stamattina, ad andare
a comprare, in fretta e furia, merendine e bevande per i loro piccoli.
Sì, perché quando è suonata la
campanella, la prima campanella dell’anno scolastico 2013-14, sul portone della
scuola primaria e per l’infanzia “Bertocci” c’erano alcune maestre, mandate in
avanscoperta dal Preside – immaginiamo – a dare la tragicomica notizia: «A causa di disguidi, stamani, e forse per tutta la settimana,
la scuola non provvederà a dare ai vostri figli né la prima colazione, né l’acqua
per dissetarsi durante la mattinata: ci scusiamo per l’incidente, ma non
dipende da noi».
Che alcune scuole di Pistoia – Bertocci
compresa –, riaprissero oggi, 9 settembre, si sapeva da tempo; e visto che l’ultima
campanella della passata stagione è suonata il 30 giugno, si può anche
aggiungere che il tempo per organizzarsi affinché oggi – a distanza di oltre
due mesi – fosse tutto in regola, non è certo mancato.
«Siamo andati noi – racconta un genitore di uno scolaro delle
Bertocci –, presso il negozio di alimentari più vicino alla scuola, a comprare
qualcosa da mangiare e da bere per tutti e 25 gli studenti della classe dove c’è
anche il mio bambino. È una situazione grottesca, difficile da immaginare,
soprattutto pensando alle tenere età degli utenti e senza dimenticare che la
prima colazione consista, in realtà, in una tazza di the e qualche biscotto;
per l’acqua in bottiglia bastava andare, anche a lezione iniziata, presso uno
dei supermercati della città e rifornirsene almeno per il primo giorno. Un
contrattempo al limite del credibile, pensando inoltre che il servizio non è
gratuito, ma che ognuno di noi, a seconda dei redditi, paga, regolarmente, una
retta mensile».
Ma non basta.
«Ci hanno anche informato – aggiunge una mamma, stendando a
credere a quel che le hanno detto – che da quest’anno, il pranzo scolastico, ai
nostri figli, sarà portato dalla ditta Ristorart
di Agliana, perché la nostra mensa servirà una scuola di Montale. Pensavo
scherzassero, invece è vero!».
Ma non basta.
«Se non ho capito male – dice un altro genitore – il Preside
dell’Istituto, applicando alla lettera il regolamento, ha fatto sapere che da
domani non consentirà ad alcun papà e mamma di rifornire i propri figli di cibo
e bevande provenienti dall’esterno».
Ma non basta.
Alcuni genitori inferociti – facile
prevedere –, in mattinata, hanno provato a mettersi in contatto telefonico con
Sindaco e/o assessore competente, senza riuscire ad avere la minima spiegazione
dell’arcano.
E questa ultima, forse, è la cosa più
grave!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 9 settembre 2013 | 16:18 - © Quarrata/news]
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