domenica 18 novembre 2012

CITTÀ E PERIFERIE: PARI DIGNITÀ E PARI DIRITTI


PISTOIA. Nell’attuale dibattito sulla radicale pedonalizzazione del centro storico sembra indispensabile una riflessione approfondita che non si faccia costringere tra i due poli di favorevoli o contrari.
La proposta di ztl così avanzata, senza preventiva realizzazione di un’adeguata rete di trasporto pubblico e di sosta compatibile con l’ambiente, svela la continuità con il progetto di città maturato dalle precedenti amministrazioni, che, facendo proprio il modello ottonovecentesco della città individuata dalle cinte murarie, separava il centro storico dal rimanente contesto della città espansa, creando in prospettiva un’isola privilegiata di evidente e ragguardevole valore urbano.

Il territorio che resta al di là delle mura in questo progetto non sembra godere di altrettanta dignità.
Ai territori “esterni” appare riservata una funzione di supporto alla possibilità di attuazione dell’isola storica. Qui vengono individuate le aree a servizio delle soste, qui viene incanalata e accumulata la funzione di carico del traffico. Qui permangono o vengono potenziate le infrastrutture di maggiore utenza (scuole, uffici, superstores) con massima concentrazione veicolare. E sono zone estese e molteplici che in molti casi una cementificazione pesante ha privato di qualità urbana, verso una progressiva insostenibilità ambientale.
Una simile impostazione di governo non tiene conto del fatto che la città è un sistema complesso e unitario, le cui parti traggono vitalità dalle reciproche connessioni. Bisogna porre molta attenzione a nostro parere al rischio di distaccare il centro dal resto dei territori (e non solo non adeguando la rete del trasporto pubblico), sia pure per ottenerne un’attraente isola antica dai corrispondenti valori immobiliari. Se separati dal centro gli altri aggregati abitativi, sia pure resi autosufficienti per approvvigionamenti e servizi, diventano insignificanti satelliti, irriconoscibili per storia ed identità, anche il centro separato dai territori, dai flussi del pendolarismo quotidiano attirato a suggerne le funzioni ancora sopravvissute (una volta era anche la biblioteca, per poco sarà l’ospedale), pagherà con grave perdita d’identità (che è vita di relazione costante e consapevole).
Per questo a nostro parere non si può appiattire la questione della ztl ad un semplice voto favorevole-contrario: all’esame della cittadinanza è bene sia posto il tema della visione complessiva della città, dato che non si può ritagliarne una fetta e chiudere gli occhi sulle altre. La ztl in centro è connessa al disagio e allo squilibrio di zone adiacenti e più lontane. Ci sembra una riflessione che non può essere rimandata.
Associazione Pistoia città di tutti
Legambiente Circolo di Pistoia
Protesta in Festa
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[Domenica 18 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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