PISTOIA. Nell’attuale
dibattito sulla radicale pedonalizzazione del centro storico sembra
indispensabile una riflessione approfondita che non si faccia costringere tra i
due poli di favorevoli o contrari.
La proposta di ztl così avanzata, senza preventiva
realizzazione di un’adeguata rete di trasporto pubblico e di sosta compatibile
con l’ambiente, svela la continuità con il progetto di città maturato dalle
precedenti amministrazioni, che, facendo proprio il modello ottonovecentesco
della città individuata dalle cinte murarie, separava il centro storico dal
rimanente contesto della città espansa, creando in prospettiva un’isola
privilegiata di evidente e ragguardevole valore urbano.
Il territorio che resta al di là delle mura in
questo progetto non sembra godere di altrettanta dignità.
Ai territori “esterni” appare riservata una funzione
di supporto alla possibilità di attuazione dell’isola storica. Qui vengono
individuate le aree a servizio delle soste, qui viene incanalata e accumulata
la funzione di carico del traffico. Qui permangono o vengono potenziate le
infrastrutture di maggiore utenza (scuole, uffici, superstores) con massima
concentrazione veicolare. E sono zone estese e molteplici che in molti casi una
cementificazione pesante ha privato di qualità urbana, verso una progressiva
insostenibilità ambientale.
Una simile impostazione di governo non tiene conto
del fatto che la città è un sistema complesso e unitario, le cui parti traggono
vitalità dalle reciproche connessioni. Bisogna porre molta attenzione a nostro
parere al rischio di distaccare il centro dal resto dei territori (e non solo
non adeguando la rete del trasporto pubblico), sia pure per ottenerne un’attraente
isola antica dai corrispondenti valori immobiliari. Se separati dal centro gli
altri aggregati abitativi, sia pure resi autosufficienti per approvvigionamenti
e servizi, diventano insignificanti satelliti, irriconoscibili per storia ed
identità, anche il centro separato dai territori, dai flussi del pendolarismo
quotidiano attirato a suggerne le funzioni ancora sopravvissute
(una volta era anche la biblioteca, per poco sarà l’ospedale), pagherà con
grave perdita d’identità (che è vita di relazione
costante e consapevole).
Per questo a nostro parere non si può appiattire la
questione della ztl ad un semplice voto favorevole-contrario: all’esame della
cittadinanza è bene sia posto il tema della visione complessiva della città,
dato che non si può ritagliarne una fetta e chiudere gli occhi sulle altre. La ztl
in centro è connessa al disagio e allo squilibrio di zone adiacenti e più
lontane. Ci sembra una riflessione che non può essere rimandata.
Associazione Pistoia
città di tutti
Legambiente Circolo
di Pistoia
Protesta in
Festa
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[Domenica 18 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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