sabato 1 dicembre 2012

CIMELI: «PERCHÉ LA CGIL NON HA DETTO UNA SOLA PAROLA DI SOSTEGNO AL COMITATO RECUPERO AMMANCO?»


«I fumogeni, e questo lo è, per fare dimenticare ciò che è stato fatto, diventano inerti a fronte della determinazione che ci spinge»

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Dietro la notizia del sostegno della Cgil a favore del comitato per la fusione dei Comuni della Montagna, la portavoce del Comitato per il recupero ammanco della Comunità Montana scrive:

Egregio Bianchini,
leggiamo il comunicato di assenso della CGIL al progetto Comune Unico e l’appoggio incondizionato da questo sindacato espresso all’idea che come sappiamo è abortita prima di nascere.

Come Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana ci siamo posti l’unico obbiettivo di arrivare alla verità sulle ruberie nell’Ente e “la pappa politica” e le corbellerie che fanno da contorno alla vicenda non ci interessano, se non intralciano palesemente l’obbiettivo al quale il Comitato tende e che la gente vuole. Ripeto: la verità sugli ammanchi.
I fumogeni, e questo lo è, per fare dimenticare ciò che è stato fatto, diventano inerti a fronte della determinazione che ci spinge.
La CGIL poteva fare a meno di contribuire a questo giochetto, niente affatto pulito, ma che non riguarda il Comitato. Osserviamo però che a fronte di 1.500 firme di liberi cittadini e liberamente espresse e sottoscritte, la CGIL non ha speso una – dico una – parola di sostegno.
Forse perché ha la coscienza non poi così netta?
I quadri dirigenti della defunta Comunità Montana a quale sindacato appartengono/appartenevano?
Anche questa sarebbe una domanda alla quale – a questo punto – la CGIL potrebbe dare risposta non tanto al Comitato, quanto ai cittadini tutti della Montagna, perché se mai risultasse che fra i quadri dirigenziali della defunta Comunità ci sono stati anche appartenenti al Sindacato CGIL, allora comprenderemmo questo “apporto” al Comunone come “un atto imposto e dovuto”.
Onestamente non ci avevamo pensato, ma Comune Unico o qualsiasi altra diavoleria messa in atto per far “defungere” nella memoria collettiva la vergogna della Comunità Montana, che scopriamo è stata fatta fallire per nemmeno 250.000 euri a fronte di un avanzo di 1.700.000, ci induce sempre più a credere che il marcio scoperto sia solo al primo millimetro della superfice.
Noi, comunque, andremo avanti.
Graziella Cimeli
Portavoce Comitato Recupero Ammanco
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[Sabato 1° dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Al solito un ottimo intervento, questo di Graziella Cimeli. Puntuale e giusto.

    PS)- Non posso fare altro che confermare una sostanziale in-credulità rispetto a un sindacato che (ma vi ricordate, compagni CGIL, quando chiamavate con disprezzo "padroni" gli Orlando and company?) firma un singolarissimo documento con un soggetto privato, presieduto dall'erede di quei lontani "padroni", e tace sui furti perpretati in CM (forse coperti dall'omerta di qualche politico e, magari, di qualche sindacalista) scordandosi di dare una mano a un libero comitato di cittadini veri (non politici riciclati o riciclandi) che chiedono solo chiarezza sui loro (e nostri) soldi.

    Dov'è finita, compagni CGIL, non tanto la lotta operaia quanto la dignità del ruolo?

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