sabato 27 agosto 2011

LA CINA È (FIN TROPPO) VICINA

di Luigi Scardigli

 La notizia è trapelata comunque, anche se per poche ore.

In Cina sembra che il governo stia studiando il sistema di detenere i sospetti in un luogo segreto per sei mesi, senza l’obbligo di avvertire le famiglie.

Ho subito immaginato che, nel giro di poche ore, tutto il mondo, in particolare quello occidentale, guidato dai liberatori di sempre, gli americani, si sarebbe realmente indignato e avrebbe immediatamente dato vita ad una specie di embargo intellettuale, annullando tutte le visite incrociate con i rappresentanti e gli ambasciatori di quel Paese e soprattutto richiamando nelle rispettive singole patrie i vari rappresentanti laggiù dislocati, senza dimenticare di boicottare tutti gli appuntamenti sportivi in cartellone fino alla garanzia che un provvedimento del genere, nel terzo millennio, non solo non si può adottare, ma nemmen pensare.

In Cina, invece, l’azione precede il pensiero e nella più totale assuefazione cosmica – una cloroformizzazione giustificata dal fatto che senza la Cina e soprattutto senza i suoi soldi saremmo tutti nella merda –, l’emendamento giallo, presto, diverrà legge.

 

E ora come lo spiego a mia figlia che in Cina c’è il comunismo?

 


Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

[Sabato 27 agosto 2011 – © Quarrata/news, 2011]

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