giovedì 12 settembre 2013

OSPEDALE DI SAN MARCELLO. LA ZENO COLÒ RICORRE AL TAR E RACCOGLIE LE FIRME


di MARCO FERRARI

Si inizia domani sera all’incontro sulla Sanità organizzato da Quarrata/news – In Montagna si aspettano che la prima firma sia del Sindaco Cormio

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Ieri Firenze, oggi Arezzo, domani San Marcello Pistoiese.
Il C.r.e.s.t., il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana, la rete dei comitati impegnati in difesa dei piccoli, ma importanti, ospedali della Toscana, è ancora una volta in prima linea.
Dopo la manifestazione di ieri in centro a Firenze, sotto il Palazzo della Regione Toscana mentre si svolgeva un consiglio regionale, stamani mattina ha dato appuntamento ai suoi aderenti ad Arezzo al centro congressi dove è in corso un seminario organizzato dall’Azienda Usl 8 di Arezzo dal titolo “Piccolo il mio, grande il nostro”.

Tra le presenze annunciate quella del ministro della salute Beatrice Lorenzin e soprattutto, la primula rossa Luigi Marroni assessore regionale alla Sanità.
E proprio l’assessore Marroni si è intrattenuto con alcuni esponenti della Montagna Pistoiese, chiedendo un documento in cui si evidenzi la situazione dell’Ospedale Pacini prima e dopo la riorganizzazione attuata dall’Asl, perché, ha spiegato, l’intenzione della Giunta Regionale non è certo quella di penalizzare le zone montane o periferiche, ma anzi di tenere in debita considerazione i fattori geografici.
Ha poi dato disponibilità per un incontro in montagna con le associazioni: peccato che siano – almeno finora – solo parole perché Marroni, invitato da Quarrata/news a presenziare all’incontro di domani sera alla Baccarini, non ha nemmen pensato a rispondere cortesemente “non posso venire”. Ma dai politici di grido, che c’è mai da aspettarsi se non parole?
Nel frattempo è arrivato, un carico da novanta, calato dal Presidente dell’associazione Zeno Colò, Emiliano Bracali. Con un comunicato stampa diramato pochi minuti fa, ha preannunciato un imminente ricorso al Tar contro la riorganizzazione-smantellamento dell’Ospedale Pacini.
Domani sera, durante l’incontro organizzato da Quarrata/news, si parlerà anche di raccolta firme per questa iniziativa della Zeno Colò: ma soprattutto la popolazione della Montagna, vista la reazione di ieri a Firenze del Sindaco Cormio in pettorina, si aspetta che la prima firma da apporre sul ricorso al Tar sia proprio quella della prima cittadina di San Marcello.
Questo, intanto, il testo del comunicato della Zeno Colò:

In data 10 settembre 2013, l’Associazione Zeno Colò, nella persona del suo Presidente Emiliano Bracali, ha conferito formale mandato di rappresentanza allo Studio Legale Giancarlo Altavilla di Pisa, che ha accettato di predisporre e presentare, per nome e conto dell’associazione, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, contro la riorganizzazione-smantellamento, definita impropriamente potenziamento, dell’Ospedale L. Pacini di San Marcello Pistoiese.
Lo svuotamento delle funzioni, cui il presidio ospedaliero montano era preposto, va contro i principi sanciti dal Piano Sanitario Regionale 2008-2010 che, per disposizioni normative della stessa Regione Toscana, è ancora vigente.
Nell’intento di dare maggior forza, alla via giudiziaria intrapresa, si invita tutta la popolazione residente e non della Montagna Pistoiese, a firmare i moduli di adesione a partire già da domani 13 settembre ore 21.00, presso il banchetto appositamente predisposto nella sala Baccarini di San Marcello Pistoiese, in occasione del dibattito pubblico sulla Sanità.
I cittadini della montagna hanno diritto ad un ospedale efficiente efficace e virtuoso come la stessa Asl di Pistoia in passato ha riconosciuto.
L’associazione Zeno Colò ricorda che nella stessa serata, avuto il consenso di Quarrata/news organizzatrice dell’incontro-dibattito, metterà a disposizione dei cittadini l’evento in streaming dal sito www.sportcultura.tv e tempo permettendo proiezione nella piazza Matteotti.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 12 settembre 2013 | 17:04 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Mi pare(il ricorso al TAR) una buona strada. Firmerò volentieri.

    Quanto ai politici (sindaci compresi)che scendono in piazza per protestare insieme ai cittadini, incatenandosi davanti alle sedi di istituzioni pubbliche, un po' di perplessità mi viene: io sono all'antica e ho sempre pensato che un politico (dunque anche un sindaco) abbia sedi istituzionali opportune ed efficaci per protestare e, almeno tentare, di cambiare gli eventi.

    Può scendere in piazza, certo, e va pure benissimo, ma se prima - quando certe decisioni venivano prese - o non si è accorto di nulla o non ha detto nulla di efficace, trovo abbastanza de-potenziato quello scendere in piazza da parte di un primo cittadino.

    Ma non pretendo di dire "la" verità. E' solo una modesta sensazione (anche perchè mi ricordo bene gli scenari - compreso l'atteggiamento del sindaco di San Marcello - durante l'assemblea di qual 7 aprile. Appena 4 mesi fa).

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  2. Bravi ragazzi, continuate così! Non ci abbattiamo, cercheranno in tutti i modi di scoraggiarci, ma devono capire che questa è una voce potente, la voce di tutta la toscana stufa di esser presa x scema! Giocano sulle parole, le pesano, studiano doppi sensi, significati nascosti, ma noi non siamo scemi e lo devono capire. È sconcertante come in Italia, esclusi i "pdiini", nessuno creda più alla politica, proprio xké i cittadini si sono resi conto che i fatti non corrispondono alle parole, che chi fa politica, ha scelto solo una via facile x la propria personale carriera. Il sindaco di san marcello, Cormio, con il suo gesto purtroppo non ha convinto nessuno. Avrebbe dovuto incatenarsi il giorno in cui caricavano i letti e smantellavano in fretta e furia il Pacini, allora sarebbe stato un gesto sincero, dettato dall' amore x la propria terra, ma così...così è chiaro a tutti che qualcuno le ha detto:"vai anche te, metti la pettorina, sennò il partito perde credibilità..."purtroppo questa è la verità, fortunatamente sembra ci siano i presupposti x l'inizio di una nuova era, i cittadini hanno alzato la testa e hanno avuto il coraggio di dire "NO, NON MI STA BENE!"
    Erika da Volterra

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