sabato 19 marzo 2011

CIAMPOLINI E LA TIA ‘ALLA ROVESCIA’



AGLIANA. La voragine economica dei conti d’esercizio dell’impianto di incenerimento si sente ancor più nelle tasche dei cittadini.
Nonostante che l’ultimo aumento sia di appena un anno fa, il sindaco provvede di nuovo a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, annunciando l’ulteriore aumento della Tia, che andrà a incidere del 7% sulle già esose tariffe delle famiglie del Comune: nulla riferisce sulle vere ragioni che hanno impegnato Cis Srl all’immediata sospensione delle linee 1 e 3 dell’impianto.
Nonostante gli annunci dell’esperto Simone Larini (nella piana l’incenerimento dei rifiuti verrebbe eliminato con una raccolta differenziata spinta e tariffazione puntuale) e che paia chiaro che il contenimento delle emissioni sia una misura impossibile da assicurare, le amministrazioni procedono indefesse nell’incenerimento dei rifiuti.
Intanto, però, l’esigenza di maggiori controlli rende la gestione Ladurner sempre più costosa, causa la necessaria implementazione degli accorgimenti richiesti da ripetute, ancorché tautologiche azioni di controllo.
L’episodio più recente, legato alla minaccia di fermo da parte del sindaco Scatragli è di grande significatività: né Provincia, né comuni hanno diramato comunicati ufficiali sull’incresciosa condizione dell’impianto.
Sull’intera vicenda dell’annunciata e smentita chiusura, arriva la scandalosa evidenza di come nessuna tariffazione maggiorata potrà mai essere usata come moneta di scambio con la salute. I comitati annunciano iniziative di tutela presso le sedi opportune per le incredibili violazioni di questi ultimi tempi.
Ovunque in Italia (eclatante l’esempio della vicina Forte dei Marmi) le amministrazioni virtuose procedono con l’avvio di raccolte differenziate, spinte con sistemi di porta-a-porta, ottenendo, in poco tempo:

  1. riduzione delle masse da incenerire
  2. alti rapporti di rifiuti differenziati
  3. abbattimento dei costi di gestione (nel medio periodo) e conseguente riduzione della Tia
  4. eliminazione di discariche abusive improvvisate da disperati/scellerati concittadini
  5. promozione di aziende private legate alle lavorazioni (leggi Lg Plast)
  6. incremento dei livelli occupazionali

Ben diversamente, nella nostra piana le amministrazioni inceneritoriste perseverano ostinatamente nell’incenerimento, anche violando le procedure e regolamenti della legge nazionale e delle norme provinciali.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti:
  1. inquinamento diffuso e reiterato addirittura in gravi episodi
  2. aumento sistematico della Tia
  3. aumento della morosità dei cittadini, già fiaccati dalla crisi economica
  4. aumento del deficit del Cis per l’incremento dei costi di controllo gestione e incremento delle sofferenze per bollette della Tia non pagate a ruolo esattoriale
  5. depressione dell’occupazione nelle aziende di  riciclo (ancora Lg Plast).
Se non vi sembra che basti… così è, se vi pare!
[a.r.]
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[Sabato 19 marzo 2011]

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