PISTOIA. Gli sperperi, come gli esami, non finiscono mai.
È questo che stanno dicendo – con la nota che segue – i consiglieri di Fli e Udc, che esprimono anche tutto il loro scandalizzato disappunto per il fatto che il cambio del progetto di viabilità per il nuovo ospedale rappresenta, oltre che una maggiore spesa milionaria, un vero e proprio vuluns al paesaggio: una menomazione che, dal momento che è decisa da un ente pubblico, sembra passare sotto silenzio da parte delle strutture preposte alla vigilanza del territorio, in maniera diametralmente opposta a quanto accade se a intaccare l’ambiente sono dei semplici cittadini privati senza potere.
L’allarme c’è, è reale e dovrebbe essere tenuto sotto stretta sorveglianza senza lasciare che il potere politico potesse contare sulla più ampia libertà che si traduce, di per sé, in una sorta di incontrollata licenza, come sembrerebbe possibile in questo caso.
Ecco il testo della nota Fli-Udc.
Il nuovo progetto di viabilità per l’ospedale al campo di volo non ci piace né poco né punto.
Alla giunta Berti, non è stato sufficiente distruggere il più importante dei parchi suburbani a cintura della città, cuore delle cosiddette “mura verdi”, costruendovi il nuovo presidio ospedaliero che poteva essere ubicato in altri posti meno impattanti e comunque già urbanizzati; adesso intende elevare il livello della attuale superstrada a circa 4 metri di altezza creando una cesura, visibile da ogni parte, fra il centro e la zona dell’area ospedaliera.
Un progetto di questo tipo, oltre ad un terrificante impatto ambientale, costerà molti milioni di euro in più e determinerà la necessità di installare delle altissime barriere antirumore a tutela del nuovo ospedale, che renderanno pressoché impossibile la vista dello skyline della città dall’autostrada.
A questo proposito vorremmo conoscere meglio ruolo e parere della Sovrintendenza, visto che, pochissimi anni fa, pose un pesante vincolo di rispetto paesaggistico e del cono visivo proprio in quell’area.
Ci dispiacerebbe dover constatare che questo organismo, nato a tutela del nostro territorio, esercitasse le proprie prerogative solo sui lavori di piccoli privati, chiudendo gli occhi sulla costruzione di enormi strutture pubbliche anche quando esse modificano radicalmente e permanentemente lo stato naturale e paesaggistico dei luoghi precedente.
Non comprendiamo, inoltre, come sia possibile che, all’oscuro del Consiglio comunale, venga modificato un progetto, approvato con accordo di programma, nel 2005.
È necessario precisare che nell’attuale R.U. adottato, il progetto è quello deliberato nel 2005 e quindi, ci troviamo di fronte al paradosso di una gara appaltata per un progetto che non è quello contenuto nel R.U.
Come può essere regolare una tale procedura? E come può, la Regione Toscana, in tempi di bilanci così difficili, autorizzare un progetto assai più costoso (4 milioni e mezzo di euro) per la viabilità di accesso al nuovo ospedale, mentre, con tale importo, mantenendo il vecchio progetto si sarebbero potute realizzare le casse di espansione ai laghi primavera che probabilmente verranno ridimensionate?
Quanti altri danni economici, paesaggistici, ambientali dovremo subire a causa della scellerata scelta del campo di volo?
Cons. Nicola Barbarito
Cons. Alessio Bartolomei
Cons. Giampaolo Pagliai
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[Sabato 25 giugno 2011]
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