mercoledì 15 giugno 2011

BERTI, STUPORI & PRUDENZE

Ansia e stupore in tutta la città
Il sindaco Berti: «Sono sorpreso»
Confcommercio cauta:
«Conad è una realtà molto solida»



«Spero vivamente che le persone coinvolte nell’operazione ‘Fuori tutto’ siano estranee ai fatti e possano dimostrare la loro innocenza». Con queste parole il sindaco Renzo Berti ha commentato nel pomeriggio di ieri la notizia dell’ordinanza cautelare a carico, tra gli altri, di Silvano Ferrini e Ugo Baldi, presidente e amministratore delegato del gruppo Conad del Tirreno, e Orazio Ferrari, presidente della Pistoiese e l’avvocato Andrea Baldi. «Sono molto sorpreso e preoccupato per quello che è successo questa mattina. Le accuse sono molto gravi, ma, in questa fase, credo che sia comunque opportuno essere molto cauti. Prima di esprimere una qualsiasi valutazione, credo che debba essere fatta piena chiarezza sull’intera vicenda», ha commentato il primo cittadino di Pistoia. La vicenda ha suscitato stupore e sconcerto in tutta la città, fortemente coinvolta dall’inchiesta della procura di Roma sul presunto giro di evasione fiscale. Questo, anche se il nome di Orazio Ferrari non compare in qualità di presidente della Pistoiese calcio, ma come contitolare della Roscer, società edile con sede legale a Prato. Se la bufera giudiziaria ha attirato immediatamente l’attenzione dei pistoiesi, tuttavia i commenti ufficiali sono improntati alla massima cautela. Così, oltre a quello del sindaco Berti, anche quello di Confcommercio Pistoia, l’associazione di categoria cui Conad del Tirreno fa parte.
«Siamo molto dispiaciuti — si commenta dalla sede di Confcommercio di viale Adua dopo aver appreso la notizia dai cronisti nel corso della mattinata di ieri – per l’evento che vede coinvolto il gruppo Conad del Tirreno, una realtà solida che rappresenta, sicuramente, una eccellenza per il nostro territorio. Ci auguriamo – conclude la breve nota dell’associazione dei commercianti – che questa vicenda trovi risoluzione in tempi brevi e venga fatta luce in senso positivo su quanto avvenuto, affinché l’azienda possa proseguire il proprio percorso di sviluppo».
[Fonte: La Nazione/Pistoia, 15 giugno 2011]

È ovvio che in casi come questi occorre prudenza. Ma dichiararsi stupiti è – se consentite – una scoperta dell’acqua calda, una scontata, improvvida banalità.
Sarebbe anomalo non essere stupiti per terremoti di questo genere – vedremo in séguito se veri o temuti.
Il problema è che Pistoia è tutta uno stupore istantaneo e banale che schizza fuori solo quando, da fuori, altri vengono a mettere il naso in una realtà che fa di tutto per mantenersi al di fuori della portata dell’osservazione e per accreditare una propria immagine di assoluta tranquillità, con un pelo dell’acqua che è più solido dello specchio di un armadio; anzi, di un blindovis antiproiettile.
Ora – e prescindendo da questa vicenda su cui manterremo rigorosamente sospeso ogni giudizio – lo sanno anche i neonati che dove tutto sembra statico non è che non accada niente, ma è più facile che ciò che accade sia tenuto sott’acqua.

E dovrebbe saperlo bene anche un primo cittadino sotto il cui regno ci sono stati Cip & Ciop, Del Santo & Copit, Aias & Bardelli – salvo se altro.
e.b. blogger
P.S. – Scusate: anche la Società della salute e la nomina del nuovo direttore…

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[Mercoledì 15 giugno 2011]

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