di EDOARDO BIANCHINI
Si torna alla carica con un tema che forse collega, annoda e intriga mille fili di mille interessi trasversali – Una tavola rotonda televisiva con anche Vernetti? – L’improponibile ‘terzietà’ della Tv-Bardelli/Apr
PISTOIA. Capita a volte di dover tornare indietro nel tempo: è il caso del dibattito che vorrebbe resuscitare l’ipotesi del parcheggio in San Bartolomeo.
Volendo comunque ricostruire una cronaca attinente ai fatti e nel rispetto della verità, è doveroso ricordare preliminarmente che il comitato “NO Parcheggio Sotterraneo” raccolse in poco più di un paio di mesi circo 1.300 firme.
Di queste 1.300 firme un centinaio erano dei commercianti della zona, secondo cui una struttura con tariffe orarie di 2,50 € decreterebbe la morte delle attività economiche, spingendo inevitabilmente altrove chi raggiunge la città in macchina.
Per questa ragione i commercianti sostenevano – e sostengono – che il parcheggio nell’area Pupilli, area affiancata a San Bartolomeo, era – ed è – l’unica ragionevole soluzione per garantire l’accesso e la sosta nel centro storico. Anche perché, essendo di superficie, in neanche un anno sarebbe pronto a soddisfare le esigenze della sosta.
Molte centinaia di firme erano di residenti, che non intendevano veder calato dall’alto un progetto faraonico, nemmeno inserito nel programma elettorale della giunta di allora, che penalizza la qualità dell’abitare. Infatti i 3-4 anni di cantieri e camion (si pensi che nel progetto si parla di 60mila metri cubi di terra da asportare) minerebbero la vivibilità di quell’affollato e fragile tessuto urbano.
Altre firme provengono dal mondo della cultura, anche quella cattolica, che non intende accettare la devastazione di un simbolo identitario e culturale quale l’orto monastico che per secoli i monaci hanno custodito e difeso. Un orto inscindibile dalla chiesa e dal contesto dei luoghi, come suggerito da più parti, che dovrebbe invece essere valorizzato in maniera compatibile con la tradizione storica e sociale pistoiese.
Entrando poi nel merito risulta evidente l’impossibilità operativa di una simile operazione.
Sotto l’orto-giardino corre una gora demaniale, su cui i vincoli sono strettissimi. Inoltre il regolamento edilizio del Comune di Pistoia impone il divieto di intercettazione della falda sotterranea, quella attualmente in corso di monitoraggio.
Dal punto di vista tecnico-procedurale è stata sottolineata (e mai smentita), in una pubblicazione apposita sulle ragioni tecnico-urbanistiche del “no al parcheggio”, edita da Settegiorni Editore – vedi qui –, l’ irregolarità dei documenti su cui le Conferenze dei Servizi si sono pronunciate circa la fattibilità dell’opera.
Si tratta di un fatto grave, cioè di atti “non ottemperanti” alle vigenti normative su cui è intervenuto l’Ordine dei Geologi della Toscana, il tutto riportato qui dal blog.
Infine, a seguito di svariate e fin troppo insistenti “lettere aperte alla città”, scritte della ditta esecutrice alla maniera dei papi e dei capi di stato di una volta, è stata fatta un po’ di luce sulla Napoletana Parcheggi (vedi1, vedi2), su cui è interessante approfondire. Ugualmente le prime pagine dei quotidiani cittadini hanno ospitato a più riprese la propaganda dei progettisti e dimostrato quindi il fortissimo intreccio di interessi legati a questo parcheggio.
L’unica cosa ancora da chiarire è come mai alcuni soggetti vogliano ancora dividere, contrapporre e illudere l’opinione pubblica, o forse i consiglieri comunali, su di una vicenda già conclusa, peraltro smentendo clamorosamente il Vescovo Mansueto Bianchi che aveva affermato (vedi) di accettare “con serenità e senza recriminazioni o riserve” qualsiasi evoluzione della faccenda.
Last minute ora arriva anche Tvl, che – si sente dire – domani sera o nei prossimi giorni dovrebbe intervenire (probabilmente “a tesi”) con una tavola rotonda su questo ormai sconciato argomento.
La televisione locale di Luigi Egidio Bardelli avrebbe invitato tutti (Vernetti/Quick Parking compreso, ci dicono), fatte però due debite e pregiudiziali (nella vera e sostanziale libertà d’informazione…) eccezioni:
- no al Comune (Bertinelli, forse, non garba più a Luigi Egidio?)
- no a Quarratanews, che pure è stato un blog se non antesignano, fra gli antesignani del no al parcheggio infernale.
La posizione ufficiale della esclusione di Quarratanews sarebbe che chi scrive “ha una causa in corso” con il megadirettore galattico della Tvl/Diocesi/Aias/Apr/Maria Assunta in cielo e quant’altro non si sa bene cosa: ma qui devo energicamente correggere la versione dei fatti divulgata per come la si racconta, chiarendo che non sono io che ho una causa contro il Bardelli, ma è il Bardelli che, nel suo amor fraterno, ha cercato, con tre cause, di chiudermi la bocca ad ogni costo (quando si dice discutere serenamente e cristianamente, eh…?) su tutte le sue trafficate, complicate e ben poco chiare vicende Aias/Apr; una storia davvero ‘composita’ e italianescamente emblematica per la quale, da ormai un anno, il magnate televisivo pistoiese riscuote – e lo ripeto per la centunesima volta e per le cieche e sorde autorità cittadine – oltre mezzo milione di euro al mese dei contribuenti toscani, senza esserne assolutamente legittimato e con una stretta di mano da Asl 3/Scarafuggi/Cravedi/Abati: cioè pur sapendo, tutti i potenti di Pistoia, che il dottor Bardelli/Apr/Tvl etc. non esiste, dato che il Tribunale di Roma ha ordinato che l’Apr non esista. Rivedete, pistoiesi potenti e muti, questa ordinanza; scaricatevela e mettetevela sopra la testata del letto al posto dell’immagina sacra di rito, perché, a mio modesto parere, siamo dinanzi a una vergogna nazionale.
Viene da chiedersi: Pistoia – questa città a misura d’uomo, ma dove nessuno vede nulla se non l’inutile e l’irrilevante – ha delle linee di comportamento rette e morali, o è un intreccio di interessi trasversali insopportabili, maleodoranti e poco onorevoli?
Non sarebbe l’ora che si dessero vere risposte legalitarie e legali, visto che tutti, ogni mattina, fanno i gargarismi con il colluttorio della legalità, e dato che la legalità deve iniziare proprio dai Palazzi del Potere ed estendersi, senza mezzi termini e senza mezze misure e mezze verità e mezzi sotterfugi, nei confronti dei cittadini che, troncandosi la schiena, ogni giorno lavorano e con il loro lavoro pagano le tasse, parte delle quali finiscono poi un tasca a chi non è legittimato a manovrarle? Perché gli altri cittadini, quelli che per il marchese del Grillo non contano un C… , dovrebbero poi rispettare la legge, i tribunali e i magistrati?
E l’informazione non dovrebbe – invece di chiacchierare tanto – essere moralissima garante di tutto questo, evitando accuratamente di mischiare se stessa a interessi di se stessa, o di chi dice di esercitarla come professione da una Tv, come è successo nel caso Bardelli/Aias/Apr/Tvl?
E se non ci credete, guardate un po’ qui!
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[Lunedì 28 gennaio 2013 | 17:37 - © Quarrata/news]
MA all'Agenzie dell'Entrate lo leggono il Blogghe? Mi piacerebbe tanto sapere come hanno fatto a scambiare la Partita IVA di AIAS con quella della nuova (illegittima e annullata) posizione di APR.
RispondiEliminaMi scappa da ridere, siamo in Italia.
Grazie Bianchini
MDB
NERDAIOLI...
RispondiEliminaChe francesismo!