martedì 29 gennaio 2013

L’ASSOCIAZIONE ZENO COLÒ SULLA FINE DELL’OSPEDALE PACINI


MONTAGNA PISTOIESE. L’Associazione Zeno Colò (vedi), a proposito della risposta dell’Asl3 sull’Ospedale Pacini di San Marcello, scrive:

La risposta della Dirigenza Asl 3 è costituita da una ventina di pagine spesso di difficile comprensione (vedi) consegnate al Sindaco di San Marcello da cui si deduce:

Vantaggi:
1) Al Punto di Primo Soccorso viene concessa la “consulenza chirurgica” attiva 12 ore al giorno. Crediamo voglia dire presenza di un medico chirurgo.

2) Al Punto di Primo Soccorso “l’attività ortopedica con la presenza ... di assistenza ortopedica-traumatologica” sarà garantita tutti i giorni durante il periodo invernale per 6 ore al giorno e 2 giorni a settimana per le restanti stagioni. Crediamo voglia dire presenza di un ortopedico.
3) Ci sarà l’ambulatorio chirurgico.
Svantaggi:
1) Il Pronto Soccorso del Pacini viene continuamente definito Punto di Primo Soccorso (PPS). Si legge addirittura che “al Pacini è presente da sempre un Punto di Primo Soccorso” quando nello stesso sito web della Usl3 (http://www1.usl3.toscana.it/default.asp?page=ps&ospedale=2) lo definiscono Pronto Soccorso. La differenza è notevole. DEFINIZIONE: “I punti di primo soccorso rispondono a bisogni sanitari urgenti ma non gravi. Viene fornita assistenza per piccole ferite, punture d’insetto, ustioni o eruzioni cutanee di lieve entità e traumatologia minore. Nei punti di primo soccorso non si rilasciano ricette mediche o certificati e non si effettuano esami, visite mediche programmate, iniezioni e vaccinazioni”. ATTENZIONE! Non è chiaro se le ambulanze possano portare i pazienti ai punti di primo soccorso o li debbano portare direttamente ad un Pronto Soccorso.
2) L’Ospedale Pacini non è più un Ospedale: viene rinominato nella inquietante definizione di “Presidio Integrato Ospedale Territorio” (P.I.O.T.). Ci domandiamo dove abbiano trovato questa definizione che su Google sembra esista solo in un paesino siciliano di nome Augusta. Se non c’è differenza che lo chiamino Ospedale.
3) Nessuna concessione sui posti del secondo piano: 20 posti in Medicina + 2 di osservazione + 2 cure intermedie + 2 di day hospital.
4) Al primo piano tutti ambulatori. Non vengono concessi i 6 letti che abbiamo richiesto.
Conclusioni:
L’unica concessione è che il “Punto di Primo Soccorso” viene dotato di un medico chirurgo per mezza giornata e di un ortopedico d’inverno. Questo non garantisce la sopravvivenza dell’Ospedale. Domani il chirurgo e l’ortopedico se ne andranno per la poca affluenza di urgenze. Non ci siamo opposti alla dismissione della Chirurgia, tuttavia a fronte di ciò non viene data nessuna prospettiva alla Medicina. Infatti i posti letto al secondo piano sono pochi per giustificare una specializzazione. Con anche solo 6 posti letto al primo piano potremmo “monitorare” l’attività dell’Ospedale per svilupparlo e specializzarlo nel corso degli anni. Mettendo solo ambulatori al primo piano si preclude ogni possibilità di sviluppo futuro.
Organizzeremo una nuova assemblea per decidere se pretendere di più o accettare queste condizioni.

Chi vuole consultare il documento diffuso il 19 gennaio, con la proposta precedente relativa alla riduzione dei servizi del Pacini, può trovarla qui: leggi e scarica.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 29 gennaio 2013 | 19:19 - © Quarrata/news]

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