venerdì 25 gennaio 2013

MISERICORDIA-AGLIANA. E PRIMA DELL’ASSEMBLEA ECCO LE SENTENZE


di ALESSANDRO ROMITI

AGLIANA. Mentre la febbre continua a salire con l’avvicinarsi dell’evento mediatico popolar-giacobino di questa sera (qualcuno ci ha detto che nel retro piazzale, dietro alle cappelle, sono state innalzate le ghigliottine…), oggi pubblichiamo le tanto attese sentenze, distinte con doc. A per l’architetto e il doc. B per l’ingegnere, progettisti – come ricorderete – congedati di brutto (vedi).
Prima delle sentenze, vi raccomandiamo, però, di leggere la corrispondenza spedita dal Governatore ai professionisti il 7/3/2007, avente per oggetto la revoca del mandato professionale.
Il Tribunale, la riconoscerà, in séguito, dirimente nella soluzione della contestata contraddizione sull’assegnazione dell’incarico professionale, peraltro confermato dal pagamento di un acconto a tutti e quattro i professionisti prima richiesti e poi defenestrati.

Nella stessa lettera di ‘dis-incarico’, il Governatore propone delle motivazioni poi rivelatesi infondate e quindi ritenute strumentali e inefficaci: il ritardo, l’inidoneità e la non conformità dei progetti ai desiderata della committenza. Il Tribunale le rigetterà in toto e marchierà così la controversia con i tre gigli del “drammaticamente spericolato” e sin troppo disinvoltamente “al di là del bene e del male”.
Come cittadino residente, oltre che come giornalista, propongo la seguente domanda, alla quale ognuno di noi potrà rispondere: se invece di 250.000 euro si fosse parlato di soli 250, le valutazioni di merito sul comportamento dei responsabili del Cda, sarebbero state diverse? Importano i “numeri” o i “comportamenti” che dovrebbero essere conseguenti e ispirati a principi di massima tutela dell’interesse pubblico e, soprattutto, di vera… Misericordia?
Dalla lettura della sentenze si potrà comprendere meglio le precise argomentazioni dedotte dal Giudice, che appaiono lineari, logiche e congruenti con gli atti.
Stasera il Governatore farà vedere altri atti, quelli suoi, tenuti scrupolosamente in archivio e protetti da tutti gli sguardi. Ma dunque, se sono così decisivi e dirimenti, perché non li ha prodotti in Tribunale per ottenere Giustizia e dimostrare così la correttezza tecnica ed etica della sua governance?
Le telefonate di testimonianza di lettori che ci hanno raggiunto in questi giorni – dopo aver scoperchiato la pentola a pressione – non sono solo dedicate al tema della “mancanza” (o, meglio, dire “irrilevanza numerica”) delle aziende chiamate a fornire le opere: un paio di telefonate sono state dedicate al tema delle assunzioni di personale all’intero della stessa Confraternita, tenute con criteri – ci dicono – piuttosto opachi.
Dopo la lettura delle due sentenze, vi verrà da porvi la seguente domanda: “Ma perché la revoca dell’incarico a quattro i professionisti e tutti insieme?”. Dice il buon Turelli che: “...la Misericordia è di tutti, e un poco, la sentivo anche mia”. Lo capiamo. E fino a dieci giorni fa, era così anche per noi. Gli atti e fatti, però, allo stato attuale, dimostrano che la Confraternita è solo apparentemente di tutti, perché di fatto sembra appartiene a “loro”.
In giornata pubblicheremo anche il link per l’audizione di altre interessanti testimonianze – altrettanto genuine e utili, qual è stata quella di Turelli – e ulteriori documenti che confermano il forte sospetto di superficialità, approssimazione e disinvoltura adottato nella gestione dell’intera vicenda da parte della dirigenza.
Ma la nostra inchiesta – è bene chiarirlo per eccesso di specificazione – non si chiude affatto con la convention di stasera.
Mentre Siena è scossa dalla vicenda Mps, Agliana ha il suo piccolo lato oscuro.
Che siano, entrambi i fatti, dovuti a una stessa origine…?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 25 gennaio 2013 | 11:23 - © Quarrata/news]

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