MISERICORDIA-AGLIANA, ARTIOLI E QUEL SUO PICCOLO MONDO DI PICCOLE BUGIE – Parte seconda

di EDOARDO BIANCHINI

Altri particolari sulle vicende che hanno portato a 9 anni di attesa per la nuova sede

AGLIANA. Durante l’assemblea della Misericordia di Agliana del 25 gennaio scorso – quella, per intenderci, nella quale Artioli ci smeleggiò proprio per un post dal titolo identico a questo (vedi) – al precedente presidente, Barontini, fu impedito di parlare.

Noi ce ne venimmo via prima; dopo che Artioli, schifiltosamente, si rifiutò di parlarci: e ce ne venimmo per disgusto e non certo – come qualcuno ha mormorato – «con la coda fra le gambe». E presto si vedrà.

Barontini, invece, più signore di noi, attese – ma invano – fino alla mezzanotte: poi però dovette cedere. Del resto il programma-Artioli era quello di sfiancare gli avversari perché si levassero dai corbelli.

Tuttavia, come ben sapete, la verità è quella che è: e anche se Artioli ‘pigliava per le mele’ facendoci la coglionella (speriamo che capisca il significato della parola, perché altrimenti ci denuncia all’Associazione Linguisti Italiani o alla Dante Alighieri!) sull’espressione “piccole bugie”, con il passar dei giorni, ecco che quelle che noi avevamo definito piccole bugie sono diventate delle grosse bugie, ora perfino testimoniate pubblicamente.

Oggi, sulla Nazione, oltre che parlare Barontini, riparla anche Lido Turelli e smentisce nettamente Artioli; mentre Barontini dichiara che l’incarico ai progettisti, originariamente dato a voce, fu perfezionato dall’approvazione in sede di consiglio direttivo. Allora perché Artioli lo accusò di essere lui, Barontini, il colpevole del macello? Andate a leggere La Nazione e fate bene attenzione alle parole.

Interessante resta, poi, anche un nuovo intervento di Ferdinando Santini, che qui riportiamo in parte (le parti omesse si riferiscono a una situazione non attinente al tema in discussione) e che, a proposito del bilancio della Misericordia e della sua conclamata pubblicità al di là delle barzellette di Napolitano e di Benedetto XVI, dice:

Caro Alessandro Romiti,

[…] Ti rispondo subito che non ne sono in possesso e che non l’ho mai esaminato [il bilancio, n.d.r.]. Ma essendo titolare ad averlo, lo richiederò.

Pertanto, […] anche per me, è una situazione di cui non sono direttamente a conoscenza. Oltre ciò, pure la difficoltà ad inserirsi nel blog, partecipando al dibattito, mi crea disagio quando questo origina le “parti contrapposte”. Pienamente lo condivido [il blog, n.d.r.], quando ci esorta ad un dovere che, molti di noi cittadini aglianesi, abbiamo disatteso: la mancata partecipazione alle assemblee dei soci ed a quelle pubbliche, o, ancora più grave, non aver partecipato alle votazioni per eleggere le cariche direttive. Con ciò manca la partecipazione ed il controllo esteso.

Dunque, partendo dal principio “senza preconcetti” per chiunque, salvaguardando le disposizioni sulla privacy, quando ne sarò in possesso [del bilancio, n.d.r.], non credo di non poterti far visionare il bilancio.

Questa mia decisione nasce anche da una remota esperienza di vice Governatore di Fernando Barontini. Una semplice questione di confine, ovvero l’apertura di una finestra, ci stava conducendo, noi Misericordia, ad intentare una causa civile alla Propositura di Agliana… tutto era pronto, anche le “parti contrapposte”, in quel momento rappresentate più dalle persone che dalle due Istituzioni.

Ma la saggezza e la lungimiranza di Mons. Simone Scatizzi, allora Vescovo di Pistoia, alle parti, pose la domanda: cui prodest? (a chi giova?) una causa civile?

Ci riunimmo più volte insieme a leggere i documenti, che ciascuna parte possedeva, e che ci portò ad una riconciliazione molto proficua per la Misericordia e per la Chiesa.

Cordialità

Ferdinando Santini

P.S. – Un buontempone di Agliana ci ha inviato il fotomontaggio con cui intende satiricamente spiegare, dal suo punto di vista, in immagine, il metodo gestionale della Misericordia.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

[Martedì 29 gennaio 2013 | 12:18 - © Quarrata/news]