Intervista audio al termotecnico Lido Turelli – Tutti
i lavori della nuova sede ‘esportati’ e affidati all’improvviso a ditte e a tecnici
di fuori
AGLIANA. L’incontro con
il termotecnico aglianese Lido Turelli è rivelatore di altre incredibili quanto
incresciose notizie sulla “penosa vicenda” Misericordia: il Tribunale ha
recentemente condannato la Confraternita aglianese anche al pagamento delle sue
competenze professionali e, in quanto soccombente, alle spese di giudizio
instaurato dal Turelli.
L’intervista – che proponiamo in audio ai nostri lettori
– è assai più convincente e illuminante di qualunque nota scritta o copia di
documento: la fierezza e la dignità del nostro stimato concittadino, si mescola
con l’amarezza indotta dall’umiliazione sofferta a séguito dell’epico scontro
con i componenti del Cd che formavano la cosiddetta “Scae/Misericordia” (Sotto
Commissione Affari Edilizi). L’aggettivo “epico” ricorre per la durezza dei
comportamenti della Confraternita “Ente Morale”, con cui nessuno dei
professionisti del primo progetto – poi fatto abortire – è riuscito a intavolare
una qualsiasi forma di dialogo, di discussione e/o di transazione.
IL SILENZIO DEL CORRETTORE
Abbiamo fatto
insieme le elementari: maestra Graziella Giacomelli in prima, maestro Mauro
Baldini in seconda, maestro Uliviero Neri in terza e maestro Giovanni
Giannetti in quarta e quinta.
Abbiamo fatto
le medie insieme. Ci preparammo all’esame di ammissione – io con la maestra
Manola Pini, che ricordo con tanto affetto – e lui non so con chi: ma
iniziammo al Poggio a Caiano, col professor Ugo Noferini. Prima e seconda
media: poi ci tolsero il prof. e noi tornammo a Quarrata, scuola media di
recente istituzione, con la professoressa Marcella Vannucchi. La scuola era
alla canonica del proposto don Aldo Ciottoli, la chiesa dov’era stato
cappellano anche don Enzo Benesperi, che tutti conosciamo e che è stato anche
il mio cappellano.
Paolo,
poi, andò a Ragioneria-Commercio estero, io al Classico.
La sua
conversione tardiva assomiglia un po’ alla folgorazione di San Paolo sulla
via di Damasco: solo che Paolo, oggi, io non lo riconosco più tanto. Né lo vedo
proprio come un San Paolo.
Chiamato in
causa due o tre volte da questo blog, pubblicamente, perché – come correttore
morale della Confraternita – richiamasse i suoi corrigendi al rispetto della
Verità, non si è neppur degnato di dare un cenno di riscontro. Il che non è,
me lo permetta, molto in linea con l’etica e l’ottica cristiana.
Non basta,
infatti, saper dir male di Berlusconi durante le prediche domenicali, né
professare la dottrina sociale della Chiesa fino alla teologia della
liberazione, né votare a sinistra per essere prete e, quindi, ermeneuta
sicuro e ineccepibile del Vangelo.
Bisogna saper
dialogare anche con i fratelli, anche con i fratelli laici, anche con i
fratelli peccatori e perversi. Così ci insegna Cristo.
Lui,
evidentemente, non lo fa. Ed è forse per questo che chi scrive, pur
provenendo da esperienze di Azione Cattolica, ha finito di fidarsi e di aver
rapporti con questa Chiesa, fatta perlopiù di presunzione di verità e di
mancanza di vero dialogo con la gente e con la Verità vera.
E fate
attenzione alle maiuscole e alle minuscole.
Edoardo Bianchini
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L’incarico affidato a Turelli nel 1999 dal governatore
Barontini, venne perfezionato e confermato da Artioli con tanto di un piccolo –
ma significativo – acconto di mille euro: Turelli avrebbe dovuto realizzare i lavori di
termotecnica nella nuova sede aglianese.
Sorprende, però, che, successivamente, sia la
“Scae/Misericordia” sia l’avvocato Rosselli (del foro di Prato, noto, sembra,
per essere uno dei procuratori della Cariprato – ndr)
rinneghino ogni conferimento d’incarico. L’acme dell’intera vicenda trova
svolgimento nel febbraio 2007, allorquando la “Scae/Misericordia” s’accingerà a
dare improvvisamente il benservito ai professionisti tutti, in una fredda
serata invernale.
Sembra di vedere un film di Totò: Turelli e Nelli (l’altro
tecnico, impiantista elettrico, messo alla porta) vengono pregati di levarsi di
torno perché presenti ma non invitati, ed esortati ad abbandonare la saletta al
primo piano di via Amendola, dov’erano convenuti con l’architetto e l’ingegner
Mangoni. Rimasti soli, architetto e ingegnere vengono informati dalla “Scae/Misericordia”
che la Confraternita da deciso di estrometterli dal progetto e dalla
realizzazione della nuova sede, adducendo precisi motivi:
1. incompletezza della progettazione
2. errori e non conformità alle richieste della
committenza.
Gli argomenti usati dai quattro consiglieri (Artioli,
Pastacaldi, Morosi e Vono – vedi)
appaiono sùbito risibili e pretestuosi e nasce il “contenzioso dello sperpero”.
E che questi argomenti siano risibili e pretestuosi lo
stabilisce in séguito, nell’estate 2012 e a distanza di cinque anni, il giudice
in una sentenza pistoiese oramai – sembra – passata in
giudicato e non più rimovibile.
Per restare alla questione-Turelli, il confronto tra i
disegni prodotti da quest’ultimo e quelli depositati in Comune – firmati da
altro professionista – sarebbe davvero illuminante, perché dimostrativi di quella che si potrebbe
definire una “appropriazione di idee e progetti”: le varie tavole risulterebbero
sovrapponibili e coincidenti per dimensioni e dettagli.
Appaiono, sì, modificati i colori delle linee, alcuni
simboli e poche tracce impiantistiche, ma il grosso sembra proprio coincidere.
L’esame del frontespizio delle tavole rende, inoltre,
riconoscibile la firma di un professionista proveniente da Certaldo, zona di
residenza della famiglia e della parentela di uno dei consiglieri della
Misericordia, e dalla quale – un’altra curiosa coincidenza? – è giunta a
Agliana anche l’azienda che ha fornito i serramenti dell’edificio della nuova
Misericordia.
È così. E Turelli, osserva che non solo l’appalto dell’edificio
è andato a finire a un’impresa montecatinese, ma che anche le forniture dei
sub-appalti sono state esportate
oltre i confini della Piana. Non poca, quindi, l’amarezza di artigiani e
impresari locali, molti dei quali soliti consegnare una generosa offerta in
occasione della questua di febbraio della Misericordia aglianese.
Lido Turelli è apprezzato e noto per la sua
correttezza e professionalità. Le informazioni da lui riportate sembrano
essere, peraltro, coerenti con gli atti e le dichiarazioni rilasciate dall’ingegner
Mangoni, ma soprattutto in linea con le decisioni del Tribunale. Potete
ascoltare il testo registrato dell’intervista a Turelli qui sotto.
A questo punto non possiamo che concludere che, forse,
aveva davvero ragione Artioli: quella della Misericordia di Agliana sarebbe
proprio una “penosa vicenda”.
Solo che – alla luce di tutti questi fatti e di altri
ancora che stiamo per narrare – le spiegazioni dovute alla cittadinanza nell’assemblea
pubblica di domani sera, non le dovrebbero dare i professionisti usciti
vittoriosi da un ben poco chiaro pasticcio insaponato di provincialismo decadente, ma gli stessi insindacabili componenti
della commissione dei quattro che sembrano volersi apprestare a una pubblica
catarsi catàrsi con sceneggiata teatral-giacobina: gestori della Misericordia che
non hanno affatto convinto un tribunale della Repubblica e che, alla fine, hanno
fatto un buco di centinaia di migliaia di euro ai danni non della Misericordia,
ma di tutti i suoi potenziali assistiti, di Agliana e dintorni.
E forse dovrebbero fare ammenda anche
nei confronti della buonafede di tutti quegli eccellenti volontari che, giorno
e notte, questi dirigenti assai imperfetti fanno frullare come delle vere e
proprie tròttole “a lode e gloria [della Misericordia] e del suo nome”.
P.S. – Si veda anche la nota/rettifica di Lido Turelli nei commenti a questo post.
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P.S. – Si veda anche la nota/rettifica di Lido Turelli nei commenti a questo post.
Ascolta l'intervista
[Giovedì 24 gennaio 2013 | 10:33 - © Quarrata/news]
Bianchini, intanto che aspetto con curiosità le sentenze, e lo faccio pazientemente, ti faccio notare che sembra ci sia un guasto tecnico. L'audio promesso non parte. E che ne è delle interviste degli altri professionisti? Ce le fai agognare?
RispondiElimina10,100,1000 Bianchini
MDB
Mi dispiace dover rilevare un errore delle vicende narrate da Q/news che riporta l’intervista del termotecnico Turelli. Non è vero che non v’erano ditte locali che fornivano il cantiere. Infatti, è a tutti noto che gli impianti elettrici (e forse quelli idraulici?) sono stati sub-appaltati dalla ditta montecatinese a una società locale tale srl F che ha relazioni di parentela con uno dei principali soggetti, facente funzione di componente della sottocommissione.
RispondiEliminaIl nome? Bene, vi darò solo le iniziali:A.M.
Diversamente le forniture di arredamento, sono state fornite da un’altra azienda aglianese. Peccato i che il titolare sia fratello del vicepresidente. Le iniziali sono M.B.
Mi spiace di dover riscontare queste curiose evidenze che in altre parti d’Italia sono proprie di vicende giudiziarie assai più grosse lanciate nelle cronache per curiose intromissioni di cordate di aziende legate a partiti politici (vedasi la recente vicenda dell’ospedale di Don Verzè, lo scandalo delle manipolazioni finanziarie del MPS o quello della Milano serravalle per la cessione dell’autostrada alla Provincia con una probabile azione di responsabilità nei confronti di amministratori dell’epoca).
E ad Agliana? L’inchiesta dimostrerà che siamo di fronte ad un segmento della faccenda “Untouchables” che ha visto la CSMA inquisita? C’è forse, per caso, un partito invischiato? La domanda scaturisce ricordando delle attività politiche svolte a livello locale da diversi soggetti componenti il Cd. Si sono però emendati e sono liberi? C’è qualche “conflitto di interesse” da controllare (ma forse andava fatto prima e non oggi) potranno fare le azioni di responsabilità anche quà in caso di amministratori che non hanno saputo amministrare? La gente contesterà chi “ha fatto il frocio – scusatemi l’eufemismo – con il c... degli altri”?
Federico
In riferimento alla vicenda Misericordia
EliminaRisposta al Sig. Federico,
Voglio precisare che sull’intervista relativa alle ditte esecutrici degli impianti della
Misericordia di Agliana non ho rilasciato nessuna dichiarazione, in quanto non ero
e non sono a conoscenza dei nominativi delle ditte che hanno realizzato gli impianti.
Distinti saluti
Lido Turelli
Alla ATTENZIONE del Sig. BIANCHINI
RispondiEliminaSono il perito Turelli Lido, uno dei tecnici della Misericordia di Agliana escluso dall’incarico; in merito all’intervista fattami dal sig. Romiti Alessandro, sentita l’intervista dove all’inizio dico che l’incarico iniziò nel dicembre 1999 e consegnai la relazione nel gennaio 2010, con esattezza il 10 gennaio 2010 visto che parlavo a braccio, senza la documentazione in mano, e quindi tale data è chiaramente un “lapsus” per di più non abituato ad interviste.
CHIEDO che sull’intervista sia corretto ed evidenziato che la data esatta di consegna della relazione è il “10 gennaio 2000”.
La ringrazio, Distinti Saluti
Perito ind. Turelli Lido