giovedì 24 gennaio 2013

E PIANTALA, VANNINO!


A volte non sarebbe meglio tacere?

PISTOIA. Vannino, piccolo bimbo da Libro cuore, che non spendeva i soldini delle merendine per comprarsi i librini da leggere (vedi); teorico che ci insegna come credere in Dio con i suoi librini (di peso e di contenuto), esaltati sì, dalla Curia pistoiese e da don Frosini, ma solo per dovere di intersezione teologico-provincial-partitica; filosofo che non ha mai avuto una scuola né insegnato un giorno in vita sua, né profonde elucubrazioni ha mai scritto, né opere scientifiche ha prodotto, tali da rivoluzionare la vita del mondo: falla finita con i tuoi piccoli appelli-maledizione da transfuga che si fa paracadutare fra i piemontesi per poter essere rieletto, ché altrimenti in Toscana solo fischi e pernacchie prenderebbe!
Filosofo del dubito-ergo-sum (vedi – magari ne parlerò in altro momento) in contraddittorio con un neosindaco di Pistoia come Bertinelli, che, a un anno dalla vittoria, non ha fatto altro che un error dopo l’altro: se scoprono che la tua banca (che è anche quella del tuo sano e morale partito) è una volgare prostituta, non metterti a gridare che tutte le altre banche sono puttane!
Lo sappiamo bene che certe realtà sono puttane per natura: ma tu, che hai fatto poche merendine e troppe letturine e scritto anche troppi librini per bambini piccini e teologhini di provincia, se ti dicono la verità e ti scoprono il culetto, ammetti, una buona volta, da uomo, senza farla tanto lunga, che anche in casa tua ti muovi nel marcio, che hai scheletri nell’armadio (e non pochi) e che vivi in un cimitero. È molto più da onesto compagno che sa fare autocritica per questione morale, che da democristiano scappato fra le file rosse per fare carriera e che ha chiesto 300 firme (300: non 30mila o 300mila!) di borghesi e di farmacisti per giustificare una propria riproposizione laddove non ti conoscono – e forse anche solo perché troppi scheletri conoscevi del tuo armadio e troppa paura facevi ai tuoi…
Piantala! Tanto, Vannino, puoi imbeverare i piemontesi (ma sono molto incazzati, però, secondo quello che ci hanno detto quando gli abbiamo telefonato…) e i poveri giovani senza lavoro (a proposito i tuoi lavorano o no?) o gli extracomunitari a cui tu e il tuo partei fate dare le case popolari prima che agli indigeni a cassa integrazione: ma noi vecchi, noi tuoi ex compagni di studi, noi che ti abbiamo visto sempre fare merenda insieme a tutti noi e che non ci fidiamo di te… Noi, Vannino, credi proprio di comprarci a peso?
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 24 gennaio 2013 | 18:00 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Leggendo dello scandalo M.P.S. abbiamo compreso perchè il Sen. Chiti ha trasmigrato in Piemonte, forte del suo sapere delle segrete cose della Toscana. Onde, non è stato un ripescaggio "questuante" ma una furbata indecorosa. Il Sen. sapeva bene che la pentola MPS stava per scoppiare e pur di non muovere il fondo schiena dalla poltrona,si è fatto mettere in lista il più lontano possibile.
    Gli elettori del PD sono proprio tutti cretini? Mah!

    RispondiElimina
  2. E’ stato un piacere, fermarsi a prendere un caffè all’area di servizio Beyfin a Pistoia, sul raccordo per andare in Montagna e sentire un gruppo di persone
    –dall’abbigliamento operai dei vivai, muratori e camionisti che abitano sulle colline e sulla montagna Pistoiese - discutere in modo animato sulla fuga di sua eminenza il senatore Chiti a Torino per farsi rieleggere.
    Gli argomenti erano, il treno della Porrettana, la Comunità Montana, l’ospedale di San Marcello, la crisi economica; le considerazioni: come i personaggi della politica, lautamente pagati e in primis quelli del partito che ha occupato dalla fine della guerra tutte le amministrazioni e gli enti della provincia di Pistoia che dovevano evitare questi disastri e impegnarsi per uno sviluppo sia economico che in termini di servizi, uguale a quello delle provincie confinanti, ma che nulla hanno fatto per la collettività, ma molto per i loro interessi.
    Dalla passione e dalle ammissioni tutti simpatizzanti del PD che si sentono traditi, presi in giro e non vogliono più tra i concittadini questo signor Chiti, al quale hanno in passato dato per anni il voto.
    Gli accostamenti: una fuga uguale a quella del peggior Scilipoti, Razzi, Calearo.....un traditore, un accattone, un mendicante, attaccato solo alla poltrona e al portafogli, evito di dire gli altri……
    La cosa più bella è che si vogliono VENDICARE.
    Come non poter essere d’accordo con loro.

    Bertinelli, Fratoni, Niccolai, Venturi, Rossi, andate a riconquistarli se siete buoni.

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.