giovedì 24 gennaio 2013

DISCARICA FOSSETTO – PIÙ TOSCANA CONTESTA LA RISPOSTA DELLA REGIONE: «FUMOSA E NON RASSICURA I CITTADINI NÉ LE AZIENDE DANNEGGIATE»


FIRENZE-MONSUMMANO. È stata fornita dalla Regione la risposta all’interrogazione presentata dal gruppo Più Toscana “in merito all’ampliamento della discarica del Fossetto a Monsummano (PT)”. Nel testo della Giunta si fa presente che “l’ampliamento pianificato persegue […] l’obiettivo di ricavare ulteriori volumi di discarica garantendo una migliore sistemazione dal punto di vista morfologico e della copertura finale della discarica” e si ricorda come “il Piano Interprovinciale […] è stato recentemente approvato, ma non ancora trasmesso alla Regione per il completamento dell’iter previsto dalla l.r. 25/98”.

Come si evince dalla risposta, l’iter per l’ampliamento della discarica del Fossetto non è ancora a compimento. Infatti, come detto dalla Giunta, “attualmente l’impianto risulta autorizzato con AIA (Autorizzazione integrata Ambientale)”, ma il progetto “dovrà essere preliminarmente valutato ai sensi della normativa in materia di VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) al termine degli adempimenti per la pubblicazione del Piano Interprovinciale”. E, ancora, “la Regione […] vigilerà affinché il procedimento sia rispettoso delle norme in materia ambientale, di partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali al fine di conciliare e tutelare l’interesse pubblico e la libera iniziativa privata”.
Ma secondo il capogruppo di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna, «la risposta della Regione è condita da tante belle parole, ma è del tutto fumosa. Questa risposta non è soddisfacente specialmente per quanto riguarda le preoccupazioni avanzate dalla popolazione residente in zona (anche in termini di impatto ambientale) e dall’azienda I.T.I. Box & Packaging. In caso di ampliamento della discarica, infatti, questa azienda sarebbe costretta a trasferirsi altrove se non, addirittura, a chiudere. Il danno nei confronti di un’impresa privata non è accettabile visto che, in questo caso – conclude il capogruppo di Più Toscana –, renderebbe rischioso il futuro di un centinaio di lavoratori tra indotto e dipendenti dell’azienda».

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[Giovedì 24 gennaio 2013 | 21:41 - © Quarrata/news]

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