sabato 26 gennaio 2013

AUSL 3. L’INTERSINDACALE MEDICA SULLA CHIUSURA DEL CORSO DI LAUREA INFERMIERISTICA


PISTOIA. L’Intersindacale Medica della Asl 3 sente l’obbligo di intervenire sulla problematica dei corsi di laurea delle professioni sanitarie sia per evidenziare la contraddizione insita in alcune scelte di impiego di risorse in un momento in cui i tagli ai finanziamenti alla sanità mettono a repentaglio la sopravvivenza del Sistema Sanitario, sia per ribadire la propria vocazione alla difesa dell’interesse generale e della sua complementarietà con l’interesse della categoria nonché, nello specifico,
per mettere in luce alcuni aspetti relativi all’articolazione della quota economica liquidata a favore della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze. Ringraziando per l’attenzione
A nome e per conto dell’Intersindacale Medica
Dott.ssa Maria Benvenuti
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Dopo la chiusura del Corso di laurea in Ostetricia a Pistoia arriva anche la chiusura del Corso di Laurea in Infermieristica e prevedibilmente in uno spazio di tempo breve anche quella del Corso in Fisioterapia. Soluzione unilateralmente adottata dai vertici della facoltà di Medicina di Firenze per ragioni non facilmente comprensibili dal momento che, per quanto risulta, continueranno a funzionare a pieno regime tutte le altre sedi. Soluzione che penalizza un territorio già duramente messo alla prova da livelli record di perdita di occupazione e che, in un momento di grave crisi come l’attuale, costituisce un ulteriore segnale negativo per il mondo giovanile e le istituzioni locali.
Ed al danno si aggiunge la beffa se si pensa che dei cospicui investimenti economici fatti dall’Azienda Unità Sanitaria Locale 3 non resterà praticamente niente. 50mila euro per anno di corso di laurea e 75mila euro per coordinatore di corso di laurea fanno la bella cifra di 675mila euro contante finiti annualmente nelle casse della facoltà medica fiorentina ai quali vanno aggiunti i costi del personale che la Ausl ha messo a disposizione come supporto amministrativo e didattico ed i costi di gestione della logistica. Una cifra che negli anni ha superato i 6 milioni di euro complessivi probabilmente stornata dall’assistenza, vero compito istituzionale di una struttura sanitaria a finanziamento pubblico, a favore della didattica in maniera non molto comprensibile vista l’assenza di contropartite reali e considerato che gli studenti hanno continuato a pagare le tasse di iscrizione (fino a 2.000 euro l’anno) consentendo alle strutture dell’Ateneo di fare cassa due volte con il danaro dei cittadini.
Tutto da chiarire, inoltre, il destino dei 75mila euro per coordinatore di corso di laurea, pari a 225mila euro l’anno per una figura che non risulta essere mai stata istituita.
L’Intersindacale Medica Ausl 3, esprimendo il proprio disappunto per quanto stabilito nella delibera adottata dal Consiglio di Facoltà di Medicina di Firenze in merito ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, chiede anche che venga fatta chiarezza sull’erogazione di tale finanziamento in un momento in cui il peso dei tagli al sistema sanitario voluti dagli ultimi due governi nazionali, sembrano doversi scaricare quasi esclusivamente sui pazienti e sul personale impegnato nell’assistenza.
Intersindacale Medici Ausl3-Pistoia
Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cgil Medici
Cimo Asmd, Cisl Medici, Fassid, Fesmed,Fvm
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[Sabato 26 gennaio 2013 | 19:19 - © Quarrata/news]

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