SERRAVALLE PISTOIESE. Riguardo al Regolamento per l’utilizzazione dei loculi e
tombe nei cimiteri comunali, all’inizio di questa legislatura abbiamo
apprezzato molto, da parte dell’Amministrazione Comunale, le due modifiche
apportate, in quanto nella passata legislatura erano state avanzate dal nostro
gruppo consiliare, ma allora non accolte. Adesso rileviamo lo sforzo fatto per
migliorare una eventualità contemplata nel regolamento, ossia la possibilità di
introdurre i resti mortali all’interno di un loculo in concessione, dietro
pagamento di una certa somma, ma riteniamo con profonda convinzione che l’Amministrazione
non debba attendere le segnalazioni dei cittadini per poter intervenire e
risolvere i problemi.
Secondo il nostro punto di vista, una
buona Amministrazione si riconosce non tanto dalla grandezza delle opere che
riesce a realizzare, ma prima di tutto dalla prontezza, dall’efficienza e dall’efficacia
dimostrate nell’espletamento dei servizi. Tutto ciò che attiene ai Cimiteri è
un servizio che l’’Ente Comunale è chiamato a svolgere nel miglior modo
possibile per venire incontro alle reali e concrete necessità della
popolazione, prevenendo per quanto è possibile le segnalazioni dei cittadini.
Abbiamo partecipato alle sedute della Commissione 1, proprio per apportare il
nostro contributo al miglioramento del Regolamento, per renderlo sempre più
rispondente alle esigenze di chi usufruisce dei servizi cimiteriali. Ma dopo la
riflessione e lo scambio dei pareri, rimaniamo fermi nella nostra convinzione
iniziale: il concessionario di un loculo che desideri introdurre al suo interno
i resti mortali di un congiunto lo deve poter fare senza pagare somme
aggiuntive. Infatti la concessione cimiteriale è una concessione demaniale
amministrativa, mediante la quale l’Ente Comunale concede ad una o più persone
fisiche o giuridiche l’uso di un’area demaniale o di una struttura in muratura
ai fini della sepoltura delle spoglie dei defunti.
Siccome il rilascio della concessione
avviene previo pagamento di relativa tariffa, dando il diritto al
concessionario di utilizzare l’area o la costruzione per un certo periodo di
tempo, è chiaro che il diritto all’uso della concessione si possa esercitare
fino al completamento della capienza del sepolcro o loculo, senza il pagamento
di alcuna somma aggiuntiva. Inoltre critichiamo il concetto di equità che sta
alla base del l’elaborazione del testo di modifica: si afferma di voler
rivedere il Regolamento in nome di una maggior senso di equità, ma tale
principio rimane a nostro avviso paradossalmente disatteso. Infatti non vediamo
nessuna giustizia nel permettere la traslazione da ossario a loculo solo previo
pagamento della eventuale somma di differenza (tra tariffa di concessione dell’ossario
e quota prevista per occupare il loculo), considerando per di più che l’ossario,
pagato per una concessione di 70 anni, ritorna di proprietà del Comune; che la
concessione del loculo ha invece durata minore (40 anni); che il concessionario
deve provvedere a sue spese ai lavori di smuratura e muratura del loculo per
poter introdurre i resti mortali.
In questo modo non si facilita il
ricongiungimento, contemplato nel Regolamento, ma si va sicuramente ad
ostacolare, quando in questo ambito il piano degli affetti e delle relazioni
parentali dovrebbe prevalere sul l’aspetto meramente economico. Maggiormente
equa, allora, risultava l’eventuale nostra proposta, fatto salvo il
convincimento iniziale, ossia l’introduzione del calcolo della somma aggiuntiva
sulla rimanenza degli anni della concessione: non è giusto che chi introduce
nel loculo i resti mortali a concessione inoltrata debba pagare la stessa somma
di chi li introduce ad inizio concessione. Facciamo inoltre una ulteriore
osservazione: confrontando le tariffe dei servizi cimiteriali del nostro Comune
con quelle adottate da altri Comuni della provincia e anche al di fuori, appare
chiaramente che le nostre sono molto elevate, in alcuni casi eccessive: negli
altri Comuni le tariffe di concessione si attestano mediamente intorno a
2000-3000 euro mentre qui si arriva a pagare fino a 4000 euro; per le tariffe
di concessione degli ossari altrove generalmente non si oltrepassa la soglia
dei 400 euro mentre qui si arriva addirittura alla cifra di 618!
Di conseguenza, esprimiamo l’intenzione
di presentare prossimamente al Consiglio Comunale un ordine del giorno per
rivedere tali tariffe: da un parte comprendiamo bene che l’Ente Comunale deve
arrivare a coprire le spese per le opere di ristrutturazione, ampliamento e
manutenzione dei cimiteri, ma dall’altra riteniamo anche che lo stesso Ente non
debba gravare eccessivamente dal punto di vista economico sulle famiglie,
soprattutto in occasione di eventi che purtroppo tutti, volenti o nolenti,
prima o poi, siamo costretti a gestire.
Pdl Serravalle P.se
Ufficio Stampa
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[Giovedì 24 gennaio 2013 | 22:27 - © Quarrata/news]
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