PISTOIA. Sarà presentato
venerdì 1 febbraio 2013, alle ore 17, presso la sede della Fondazione Giorgio
Tesi Onlus, in via di Badia 16 a Pistoia, il catalogo delle Litografie di
Alfredo Fabbri. A tre anni dalla morte, avvenuta il 3 febbraio del 2010, la
Fondazione Giorgio Tesi Onlus e la famiglia hanno promosso questa iniziativa
per ricordare uno degli artisti più importanti di Pistoia.
La famiglia Fabbri ha donato alla Fondazione una serie di
Litografie che sono esposte nella sede della Fondazione e che sono state
raccolte in un catalogo che sarà consegnato ai presenti all’iniziativa.
“Quando la Signora Mary Vettori Fabbri e i suoi figli mi
contattarono – dice Fabrizio Tesi, presidente della Fondazione Giorgio Tesi
Onlus – e mi manifestarono la loro volontà di donare delle opere di Alfredo
Fabbri alla Fondazione Giorgio Tesi Onlus, rimasi colpito da questa loro
generosità e apprezzai subito e condivisi questo gesto. Sono state raccolte
litografie acquerellate , incorniciate e poste alle pareti dei locali della
Fondazione, dopo l’avvenuta registrazione dell’atto notarile di donazione. I
temi spaziano dalle città d’Italia e d’Europa, composizioni di fiori, lavori
agricoli, paesaggi agrari, ciclisti e un Cristo in croce. Oltre ad abbellire le
sale, questi quadri valorizzano ulteriormente sia l’artista che il nostro
territorio e sono inoltre un elemento importante di conoscenza per tutti coloro
che sono nostri ospiti. Con questo catalogo voglio ulteriormente ringraziare i
donatori, tutti coloro che hanno contribuito alla stampa; sarà impegno della
Fondazione curare, mantenere e far apprezzare queste meravigliose opere”.
La Fondazione Giorgio Tesi Onlus, nata nel 2009, per
sostenere opere di bene per bisognosi, bambini e anziani in situazioni di
particolare disagio e per sostenere progetti orientati all’istruzione dei
giovani e alla ricerca scientifica, ha promosso in questi anni decine di progetti
a favore dei più deboli. Nel 2012 la Fondazione ha finanziato e sostenuto i
seguenti progetti: donazione di una casa alla Caritas per situazioni di
emergenza abitative di famiglie, immigrati o giovani disoccupati, realizzazione
di uno spazio per il gioco dei bambini di ragazze madri presso un Centro
Famiglia gestito da religiose, attivazione e contributo di una mensa serale per
i poveri gestita dalla Caritas, contributo ad una associazione di bambini
disabili, realizzazione di un laboratorio didattico per una scuola elementare,
sostegno a persone di oltre cinquant’anni che hanno perso il lavoro tramite la
guida di una cooperativa sociale, contributo al Consiglio Nazionale delle
Ricerche per sperimentazioni sui cipressi ed infine donazione di piante a scuole,
enti ed associazioni presenti nel territorio. Il Comitato Direttivo della
Fondazione è a disposizione per valutare, nei limiti delle possibilità,
proposte e progetti nonché collaborare a sostegno della cultura, della ricerca,
dell’istruzione e delle iniziative di solidarietà per i più deboli sia in
Italia che all’estero.
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Alfredo Fabbri nacque a Grosseto nel
1926 e morì a Pistoia il 3 febbraio del 2010 dopo una lunga e inabilitante
malattia, assistito amorevolmente da Mary Vettori moglie e inestimabile
compagna di vita. Precoce fu la scomparsa di suo padre per cui fu necessario
che Alfredo trascorresse lunghi periodi tra il Barba – ospite degli zii – e la
sua città natale, dove la madre possedeva una bottega. Compì gli studi tecnici
a Pistoia e in seguito s’iscrisse alla Scuola di Disegno Tecnico a Torino.
Rientrato al Barba e sollecitato dalla
giovane e intraprendente Mary, Alfredo fece la scelta di vita, quella dell’arte,
di cui sentiva forte la vocazione ma, inizialmente, molto titubante nel
dedicargli la priorità su altre possibili esperienze professionali. A Pistoia
si legò al noto pittore Alfiero Cappellini, con il quale intrattenne una
profonda e costruttiva amicizia – si può dire che Alfiero fosse il padre
putativo – fino al 1969, quando Cappellini morì. A Firenze invece ebbe modo di
avere consigli ed esortazioni da pittori importanti: in particolare da Ardengo
Soffici, ma anche da Ottone Rosai e Silvio Loffredo, il quale fu uno degli
amici più fedeli; infatti, fino agli ultimi giorni di vita di Alfredo, continuò
a inviargli cartoline con affettuosi pensieri. Alfredo e Mary si sposarono nel
1953 e si trasferirono a Grosseto, dove rimasero per due anni. In quella città
entrò in contatto con i pittori Busonero, Dominici, e Gentili. Lì tenne la sua
prima mostra personale al bar La Vasca, luogo d’incontro dei giovani artisti
del luogo. Per la sua forte personalità e l’indole comunicativa aperta e
sincera Alfredo, con il passare del tempo, divenne il punto di riferimento e la
figura trainante all’interno dell’ambiente culturale grossetano, tanto da
coinvolgere gli amici pittori pistoiesi: Cappellini, Frosini, Landini e i due
Melani (Vasco e Milo) alla “Rassegna di pittura realista” e alla “Rassegna di
arte figurativa contemporanea” nel 1955. Sempre nel 1955, Fabbri partecipò alla
VII Quadriennale romana, dove espose una Marina maremmana.
In quel tempo ritornò definitivamente a
Pistoia, e pur non interrompendo i contatti con l’ambiente culturale grossetano,
che continuarono a lungo negli anni, nel 1957 tenne una mostra personale al
Lyceum di Firenze.
Dagli anni sessanta ebbe inizio per
Alfredo un’intensa attività espositiva, tra cui vanno segnalate le
partecipazioni all’XI, XII e XV premio del Fiorino, alla Biennale Nazionale d’arte
a Milano (1961 e 1965) e la personale alla galleria Vinciana nel 1964 a Milano,
dove ebbe l’onore della visita e degli apprezzamenti di Carlo Carrà.
Dagli anni sessanta in poi il lavoro di
Alfredo si concentrò, molto spesso, su due temi particolari a lui molto cari:
le Nevicate e i Notturni, in cui la ricerca pittorica si stempera in lirica
calligrafia espressiva per le prime, e in feconda temperie interiore per i
secondi. Ne nacquero opere che oggi possono essere considerate esemplari, in
tutto l’arco della sua feconda attività.
Negli anni settanta, frequenti furono i
viaggi all’estero di Alfredo ed essi divennero fonte primaria d’ispirazione; in
particolare li tradusse in serie litografiche e in quadri a olio, che avevano come
soggetto le città europee e americane. Negli anni novanta predilesse temi
legati alla Maremma, le nature morte con i fiori e i ritratti, che
realizzarono, in senso tutto bidimensionale e decorativeggiante, il momento
creativo dell’artista. Opere in cui il colore, steso liberamente, esprimeva in
maniera esplosiva e accattivante quella gioia di vivere che gli apparteneva e
che sapeva trasmettere, come pochi, con sincero entusiasmo. Nel 2001 la
Circoscrizione 2, il Comune e la Provincia di Pistoia gli dedicarono una mostra
antologica nelle Sale affrescate del Palazzo comunale, mentre nel 2006 fu
presente alla mostra “Percorsi della figurazione a Pistoia. Dalle Antologiche
della Circoscrizione 2 alle opere recenti”, organizzata dal Centro di
Documentazione sull’Arte moderna e contemporanea pistoiese. Nel 2007 il Comune
di Quarrata e la Fondazione Banche di Pistoia e Vignole gli dedicano un’ampia
antologica presso il Polo Tecnologico.
L’Amministrazione Comunale di Quarrata,
il 10 marzo 2012 nei locali di Villa La Magia, ha voluto intitolare uno spazio
espositivo permanente ad Alfredo Fabbri. Presenti un nucleo cospicuo di
dipinti, molte litografie e diverse incisioni a puntasecca. All’inaugurazione è
intervenuta Mary Vettori Fabbri, compagna di Alfredo, la quale ha donato al
Comune di Quarrata una parte delle opere in mostra.
Bibliografia essenziale
Alfredo Fabbri mostra antologica. Opere
dal 1949 al 1999, catalogo della mostra (Pistoia, Palazzo comunale, Sale
affrescate, dicembre 2000 – gennaio 2001), Edizioni del Comune di Pistoia,
Tipografia artigiana, Pistoia 2001; Arte in Maremma nella prima metà del
Novecento, catalogo della mostra a cura di E. Crispolti, A. Mazzanti, L. Quattrocchi
(Grosseto, 26 novembre 2005 – 29 gennaio 2006), Silvana Editoriale, Cinisello
Balsamo 2005; Percorsi della Figurazione a Pistoia. Dalle Antologiche della
Circoscrizione 2 alle opere recenti, catalogo della mostra (Pistoia, Palazzo
comunale, Sale affrescate, 17 dicembre 2005 – 15 gennaio 2006), Centro di
Documentazione sull’Arte moderna e contemporanea pistoiese, Pistoia 2005; Arte
del Novecento a Pistoia a cura di Carlo Sisi. Pubblicazione della Cassa di
Risparmio di Pistoia e Pescia, Silvana Editoriale 2007.
[comunicato]
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[Mercoledì 30 gennaio 2013 | 21:31 - © Quarrata/news]
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