PISTOIA. Sono decine e decine
le offerte di alloggi ‘rurali’ pistoiesi (Valdinievole in particolare) e
toscani visibili su Internet. Tanti, al punto da far supporre che molte
strutture operino senza autorizzazione, facendo concorrenza sleale a chi le
regole le rispetta, come gli agriturismo. Lo denuncia Terranostra-Campagna
Amica Pistoia, la rete degli agriturismo di Coldiretti:
“Le strutture
ricettive regolarmente autorizzate sono presenti sul sito della Provincia di
Pistoia, secondo le varie categorie di appartenenza (alberghi, agriturismo,
campeggi, casa vacanze, ecc..), il resto è un mondo fantasma, che così facendo
sfugge anche a controlli e verifiche, e crea concorrenza sleale alle strutture
regolarmente consentite”.
L’eccellenza ‘agrituristica’ toscana è
anche merito delle norme regionali (e non solo) che hanno stimolato lo sviluppo
di un’attività collaterale e integrativa del reddito per gli agricoltori. La
qualità riconosciuta agli agriturismo toscani e pistoiesi è favorita da
stringenti norme, edilizie, igienico-sanitarie, ecc.. Ristorazione e ospitalità
che permettono a tante aziende di integrare il reddito e a tanti turisti in
visita a Pistoia di godere di paesaggi mozzafiato e della serenità della
campagna.
“Un lavoro iniziato da anni, che
rischia di essere vanificato dalla presenza di tanta offerta di ospitalità
rurale, fuori da tutti i controlli – sottolinea
Terranostra-Campagna Amica di Pistoia –. E non ci si riferisce alla signora
anziana che affitta la stanza della casetta in campagna agli amanti dei
paesaggi toscani”.
Si tratta di vere e proprie attività
economiche basate su casolari e ville affittati a settimana e ben pubblicizzati
su tanti siti Internet. “Auspichiamo i dovuti controlli da parte delle
autorità, a cominciare dalle tante offerte presenti in rete e non nei registri
ufficiali”.
Le regole per il vero agriturismo. Terranostra-Campagna
Amica la rete degli agriturismo di Coldiretti sostiene i veri agriturismo,
e invita a diffidare da chi scrive agriturismo e poi di fatto non lo è.
Il termine agriturismo fa audience, crea appeal, ma il cliente deve
diffidare dal mangiare buon cibo sano a km 0, quando ci sono dati evidenti che
questo non lo sia.
L’agriturismo deve avere una parte
agricola (vivaio, olivi, verdure, vigneto, animali, ecc..), il cui lavoro deve
essere prevalente rispetto all’accoglienza. Oltre alle autorizzazioni affisse
all’interno del locale, deve avere targa in ottone, posta fuori dall’ingresso,
con riportato il numero di autorizzazione comunale, il numero di spighe, e le
menzioni aggiuntive, secondo le linee guida della Legge Regionale della Toscana
80/2009, deve somministrare prodotti toscani o a marchio,
reperiti prevalentemente presso aziende agricole.
[Coldiretti Pistoia – ufficiostampa.pt@coldiretti.it]
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[Giovedì 31 gennaio 2013 | 15:36 - © Quarrata/news]
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