C’era una volta una cosa chiamata Costituzione.
Ce ne parlarono tutti, durante la
nostra fanciullezza, l’adolescenza e la giovinezza.
Ce la fecero assorbire in tutte le
salse, anche attraverso l’apoteosi della «guerra di
liberazione nazionale», quella che chiamarono Resistenza ma che, di
recente, nella tarda Seconda Repubblica, qualcuno chiamò, forse più
giustamente, Guerra Civile.
Di questo termine, Costituzione,
che per lo più è rimasto oscuro e non attuato da nessuno dei Santi Democratici
Nazionali, un partito in particolare – quello
che una volta si chiamava Pci ed era solo dei comunisti, mentre oggi si chiama
Pd ed è anche dei cattolici che forse cattolici non lo sono mai stati –, un partito in particolare, dicevo, si è sempre riempito la
bocca: e basta ascoltare per 3 minuti la Finocchiaro o l’on. Turco per
rendersene conto.
Di questo termine ormai inutile e del
suo contenuto sarebbe garante un Presidente che, senza essere al vertice di una
forma di governo presidenzialistica, arrogandosene tutti i privilegi e i poteri
(purtroppo era abituato alle prerogative del Pcus e, quando faceva il bene del
popolo, applaudiva anche ai Russi che entravano a Budapest), ha licenziato un Governo
eletto dal popolo e ha incardinato, sulla sedia del legittimo Presidente del
Consiglio (che per l’occasione si è fatto il Presidente di un Coniglio) un
distinto signore anziano, che parla come un robot, ignoto alla gente, mai
eletto in Parlamento, di ispirazione ed estrazione banchiero-catto-liberalcomunistica,
che, clonato in provetta in 24 ore e fatto, per volontà di non si sa chi,
senatore a vita, ha iniziato a far danni: tranciando in primis le
pensioni che – si badi bene, signori elettori – mai l’Europa ci aveva imposto
di dover tagliare ad asciate com’è avvenuto, negando diritti acquisiti e frustrando
sacrosante aspettative per le quali molti avevano vissuto una vita di lavoro e
di sacrifici.
Questo signore distinto, questo
professore, questo Supermario, questo graziato da 25mila euro al mese, dopo
aver rovinato tutti i comuni mortali e risparmiato i grandi patrimoni perché
difficili da individuare, ieri ha avuto il coraggio di dichiarare a Le
Figaro che “gli italiani hanno accettato la manovra con composta britannica
flemma”: cioè con l’insensibilità con cui lui, Mario Monti, con la sua voce da
crozziano robot, ha terminato, senza emozione e senza sentimento, il discorso
melenso, lacrimoso e piagnucoloso della Fornero che, pur facendo parte della
casta montiana, e cioè dei cattedratici fin troppo pagati, faceva finta di
soffrire per i morti di fame di questa Nazione senza speranza dopo il taglio
della previdenza.
C’era una volta la Costituzione,
ma oggi non c’è più.
Forse non c’è mai stata e ce l’hanno
solo dato a intendere.
È certo che, a guardare i mali di
questo Paese, le sue disfunzioni – a iniziare dalla magistratura, chiamata a
vigilare e tutt’altro che vigile nei fatti – e le aberranti storture in cui
viviamo, è più facile pensare che la Costituzione non ci sia mai stata.
Ma se anche venisse il dubbio e
credessimo che forse c’è stata, basterà guardare cos’è successo in Italia
dall’inizio di dicembre ad oggi per capire che siamo fuori di tutte le regole e
le grazie di Dio.
Nessuno di noi ha voluto o votato
Monti. Nessuno lo ha chiamato. Eppure è lì che «vive
e regna nell’unità dello Spirito Santo nei secoli dei secoli» grazie a un Presidente che ha fatto tutto da solo ed è
stato applaudito da tutti.
Eppure nessuno dei comunisti d’Italia – pur travolti dall’oscenità dei danni della riforma-pensioni
– osa dire una parola. Va tutto bene.
Va tutto bene perché due Chiese –
quella di Bagnasco e quella del Pd – hanno soffocato da sempre ogni forma di intelligenza
e di libertà di questo Paese.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 6 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.