lunedì 16 gennaio 2012

EUROPA, RATING, BORSE. NEMICI DI NOI STESSI


Con una sconcertante tecnologia politica, assai caratteristica della sinistra della Seconda Repubblica, quella – per intenderci – che ci siamo creati intorno con le nostre stesse manine, avendo permesso l’opera di scattivamento e risanamento morale ai comunisti che spingevano Di Pietro ad abbattere gli animali malati; con quest’opera che potremmo definire di palettificazione, che corrisponde a mettersi decine, centinaia, migliaia di paletti intorno ai piedi, fino al punto di non camminare più:
con un’opera di progressivo incatenamento per la mania delle regole, èccoci oggi qua malati morti di finanza e dipendenti da agenzie che hanno il solo compito di ciucciarci gli ultimi residuali quattrini che abbiamo in tasca.
Abbiamo voluto fare le signore emancipate per poter ‘puttaneggiare’ a tutto campo e liberamente e… ci siamo ritrovati a letto con il nemico.
Perfino l’infausto Signor Prodi si è accorto che le cose non vanno, anche se pure lui ha dato una mano integrante e sostanziale alla nostra débâcle economico-finanziaria.
L’ultimo atto intelligente è stato quello di affidare lo Stato a quelli che stanno più dall’altra parte della barricata – fra finanza e insider trading – che da questa parte che possiamo definire solo come del silenzio degli innocenti.
Non mi consola né poco né punto che la storia faccia – come farà – giustizia di tutto questo: dovrò subire e subire e subire e basta; mi toccherà pagare e pagare e pagare e basta. E quella aspettativa di vita, mia, come di altri milioni di miei connazionali, finirà tristemente nel cassonetto perché i nostri politici, tutti identici, tutti senz’anima, tutti spendaccioni e sanguisughe, hanno gozzovigliato e nessuno di loro (ma vanno presi anche gli eminenti professori che ci guidano on questo momento) non hanno neppur lontanamente previsto che, a forza di tenere la porta di casa aperta di notte, prima o poi qualche maniaco sarebbe entrato e ci avrebbe violentato durante il sonno.
È questa la vergogna e la tragedia.
Alla quale si aggiunge, oggi, sui giornali, la ricompattazione della (si fa per dire) “politica dei politici di lungo corso” intorno al governo di Monti, con il suo ridicolo piano di liberalizzazioni che non porterà niente a nessuno se non altra inutile miseria e incontrollata carneficina.
Ve lo immaginate il male dell’Italia che dipende dalla categoria dei tassisti? Pensateci solo un istante.
E mettetevi a piangere.
e.b. blogger
P.S. – Altri commenti e notizie nel pomeriggio.

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[Lunedì 16 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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