‘MONTI’ DI RIFORME EPOCALI

di Luigi Scardigli

Ancora qualcosa di democratico, di civile, di sinistra, lasciatemelo dire.

Il governo Monti, infatti, dopo aver dato il proprio buongiorno al paese gongolante di felicità e di bandiere al vento con un’oculata manovra finanziaria tesa soprattutto a colpire farabutti, indegni e caste d’ogni genere e tipo, non contento dei primi

provvedimenti proletari, si è probabilmente subito dopo superato, facendoci sapere quale sarà, con molta probabilità, la seconda, grande, innovazione socialista: la rivoluzionaria destinazione fiscale dell’otto per mille.

Invece che distribuirlo a pioggia laddove non serve e soprattutto con il rischio che, con tubature fatiscenti come quelle che scorrono nel nostro belpaese, il patrimonio si disperda in chissà quanti e quali rivoli, il Governo ha stabilito che quel gruzzoletto niente male venga unicamente destinato alle patrie galere e alla protezione civile: le prime scoppiano di suicidi, pullulanti di detenuti in attesa di giudizio e coatti più o meno confessi che invece che servire a loro stessi e al Paese, sono stretti in condizioni tanto inutili, quanto dannose, amorali, più che immorali; la seconda non riesce sovente né a prevenire, né a fermare le naturali esplosioni della natura, spesso irretita, quest’ultima, dalla dabbenaggine del peculato umano, che disbosca le colline, copre i fiumi, cementifica ovunque, per poi sghignazzare all’idea, lucrosissima, di un terremoto che consentirà la progettazione e realizzazione di altri interessanti e fragili appartamenti.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

[Mercoledì 4 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]