giovedì 5 gennaio 2012

MIRACOLO IN ITALIA


Miracolo in Italia e non a Cortina.
Dario Fo, supergraziato del Nobel in virtù della sua indiscussa fede politica, dovrebbe scendere ora in campo e scrivere un nuovo Mistero buffo 2, per rappresentare il miracolismo di quest’ultima Repubblica.
Ultima in tutti i sensi, sia perché è la martinicca del barroccio d’Europa, sia perché, a guidarla, è una congrega di tecnici (ma aspiranti politici:
stanno infatti tutti lì a pensare al partito a cui daranno vita quando la loro macelleria verrà chiusa) catto e comunisti, che tuttavia stanno mettendo in seria crisi (ed è quel che si merita appieno) il santo partito di Bersani e dei cattocom.
Miracolo primo: siamo passati, dalla sera alla mattina, grazie al Re Giorgio, l’uomo di Budapest, da un governo eletto a uno imposto; da facce note (non importa se simpatiche o no) a illustri sconosciuti, mai visti, mai sentiti e, soprattutto, filobanchieri, professori del niente, visto che, finora, non avevano previsto un bel niente di quello che sarebbe successo.
Miracolo secondo: ci volevano solo loro perché le Fiamme Gialle andassero a Cortina a scoprire che, in questo Paese (ma meglio scriverlo con la «p» minuscola), la gente frega e ha sempre fregato; e che a fregare non sono quei poveracci che hanno uno stipendio, ma quei signorini che hanno aziende e società dietro le quali nascondere il tutto: quegli stessi – come ha detto Monti – di cui è impossibile rintracciare e tassare i patrimoni.
È questa gente – dall’autorevole voce di Napolitano, alla pretesca superbia di Monti –, sono questi robot, che ci hanno imposto tagli forzati a una previdenza che l’Europa non si è mai sognata di mettere tra le cose che avremmo dovuto rivedere; che ci hanno portato la benzina a 1,8€; che ci stanno spingendo alla miseria dissanguandoci con Ici-Imu, aumenti di addizionali regionali e sacrifici di ogni genere. Sono loro che ci spingono alla disperazione, ridendoci in faccia dopo un’offensiva e falsa schizzata di lacrime della Fornero.
È questa gente provvida, sono questi ‘alti teorici del niente accademico’, che dobbiamo accettare, con la benedizione di Bagnasco e della Santa Chiesa, in nome di un risanamento della Patria alla quale – e provate a dire di no – i primi a non voler bene sono proprio loro, con tutto quello che inventano di minuti in minuto.

Eppure li hanno applauditi tutti come dei nuovi messia.
e.b. blogger
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[Giovedì 5 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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