domenica 7 luglio 2013

IL FESTIVAL PERDE LA SCOMMESSA DEL SABATO


di LUIGI SCARDIGLI

Al di sotto di ogni previsione – Pochissimi spettatori per l’unica data italiana del tour di Liam Gallagher, ex Oasis, band leader dei Beady Eye

PISTOIA. Peggio di così, non poteva andare. E anche se stasera, per la quinta ed ultima serata della 34esima edizione del Festival di Pistoia, la piazza si gremisse fin sopra i tetti, Giovanni Tafuro e il suo staff avrebbero poco di che sorridere.

Era comunque difficile, impossibile, aggiungo, ipotizzare che a sentire i Beady Eye di Lian Gallagher, il brit degli ex Oasis, venissero in così pochi. Nemmeno le seggioline azzurre, ieri sera, che a qualcosa sono servite venerdì con i Van der Graaf Generator e Steven Wilson, avrebbero evitato il naufragio. Peccato, perché i detrattori del Festival, lunedì mattina, aspetteranno chi di dovere al varco presentandogli il conto del flop: salatissimo, posso dedurre.
Però, al di là di ogni ragionevole (s)previsione, bisogna anche aggiungere che Lian Gallagher, se desidera continuare a fare il cantante, farebbe meglio a riposarsi un po’, o a straviziare meno, perché sentirlo e vederlo impacciato e stonato come un principiante, fa solo tanta tenerezza.
Una nota a margine.
Il caos acustico che ha regnato sovrano in questi cinque giorni puzza terribilmente di regime. Prima e dopo il Festival, vietano cinguettare, dopo le 23, onde evitare di veder piombare, sul luogo del misfatto, una pattuglia dei vigili urbani in tenuta anti sommossa pronta a sedare, con ogni mezzo, la violenza delle note. Da mercoledì a stasera, invece, la città è stata ed è ostaggio di chiunque decida di fare rumore. Un po’ come succede la domenica attorno agli stadi.
La storia è vecchia: fateli mangiare e fateli divertire. Poi, ci pensiamo noi!

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Foto di Luigi Scardigli.
[Domenica 7 luglio 2013 | 07:17 - © Quarrata/news]

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