sabato 31 agosto 2013

DIRITTI PER TUTTI


Ventesima “Marcia per la Giustizia Agliana-Quarrata” sabato 14 settembre 2013

QUARRATA. La Casa della Solidarietà - Rete Radié Resch di Quarrata avvisa tutti di questa iniziativa, alla quale saranno presenti:
Cecile Kyenge, Ministra dell’integrazione; Luigi Ciotti, Gruppo Abele, Libera; Antonietta Potente, teologa; Gherardo Colombo, Presidente Garzanti Libri; Benedetta Tobagi, giornalista e scrittrice; Wuer Kaixi, leader protesta piazza Tienanmen del 1989.
Note organizzative. Per le adesioni da parte di associazioni, comunità, parrocchie ecc. scrivere a: rete@rrrquarrata.it.

Ritrovo ore 18:00 ad Agliana, Piazza Gramsci – Arrivo a Quarrata, Piazza Risorgimento ore 21.
Per informazioni: Tel. 0573-750539; 339-5910178. E-Mail: rete@rrrquarrata.it – casasolidarieta@rrrquarrata.it.
Alle ore 17 è prevista la partenza da Quarrata di un autobus per Agliana al fine di portare i partecipanti che desiderano lasciare la macchina a Quarrata. 
Al termine della Marcia i bus navetta provvederanno a riportare ad Agliana i partecipanti.
Chi è provvisto di sacco a pelo sarà ospitato presso il Palazzetto dello Sport di Quarrata g.c.

MA CAMMINARE NON SERVE


OGNI VOLTA che vedo iniziative di questo genere, mi viene di fare come Cossiga: mi incazzo sempre di più.
Mi incazzo perché non serve camminare: fra l’altro tre ore, per quei pochi chilometri, rende la marcia lenta e – lo sanno tutti – camminare piano fa anche male alla salute.
Per dare i diritti a tutti, occorre che tutti vogliano i diritti: non bastano né la Kyenge, né don Ciotti (con le sue Libere che girano il viso altrove quando le richiamiamo alla legalità), né teologi, né monache, né giornalisti, né direttori editoriali, né tienammeniti.
Non bastano proprio.
L’ho detto e lo ripeto: tutto questo è solo un bel “far salotto” per sentirsi in pace con Dio (che non credo che esista) e con gli uomini (che sono davvero pochi, dato che i più si girano dall’altra parte ogni volta che vedono qualcosa dinanzi all’uscio di casa propria).
La cultura dei diritti è una cultura, ma non un fenomeno culturale: non è cioè, una processione che si fa una volta l’anno, come questa, o come la festa della donna o quella del papà o della mamma – mentre poi il resto va a farsi fottere.
La cultura dei diritti la si si vive giorno per giorno: anche e soprattutto a proprio rischio e pericolo. Ma quanti sono disposti a prendersi delle randellate? O non preferiscono… cercare di andare d’accordo con tutti?
Unica cosa che apprezzo di questa marcia è che essa è nata e che si fa in due luoghi che, di diritti, ne hanno un bisogno assassino: Agliana, con la sconcezza della sua Misericordia che non iscrive i cittadini perché altrimenti non è garantita la libertà di azione a chi comanda dentro la Confraternita (ma poi c’è anche tutta la serie del Comune, a partire dalla legalità della nomina del Comandante dei Vigili, Alessandro Nesti, e giù fino ai problemi dell’Agisport…); Quarrata, dove la presenza decennale dell’ex-Sindaca Sabrina Sergio Gori, è stata peggio di una bomba al napalm quanto a trasparenza e a legalità. Chi legge questo blog di continuo, sa bene di cosa sto parlando.
Date retta, uomini di buona volontà! Camminate meno, opponetevi di più a chi, veramente, soffoca i diritti: cioè le sante istituzioni e il “perbenismo del pensiero” che suppone che basti camminare e farsi vedere per risolvere i problemi del mondo…
e.b.
[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Sabato 31 agosto 2013 | 09:17 - © Quarrata/news]

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