sabato 24 agosto 2013

ECCIDIO DEL PADULE. LE DICHIARAZIONI DI GALLIGANI, DELL’ON. FANUCCI E DEL PREFETTO LUBATTI


PONTE BUGGIANESE. “L’eccidio del Padule di Fucecchio non fu un’azione di guerra, né una rappresaglia: fu un vile atto di terrorismo bellico”. Pierluigi Galligani, Sindaco di Ponte Buggianese, scandisce parole chiare per ricordare le 175 vittime che il 23 agosto del 1944 persero la vita per mano delle truppe tedesche ormai sconfitte e in ritirata dal nostro territorio.

“La sentenza del tribunale di Roma – continua – ha sancito una verità storica inoppugnabile. Centinaia di persone inermi, soprattutto donne, anziani e bambini furono uccisi senza motivo e privi di ogni difesa. Per il nostro Comune i luoghi della memoria sono i Cippi di Capannone e Pratogrande, quelli ai margini del Padule, le lapidi poste a ricordo di fronte alla Chiesa di Albinatico ed al Capannone. Mantenerne la Memoria non è il perpetuarsi di un ricordo che assume forme di sacralità, ma la testimonianza di cosa è avvenuto nelle nostre strade e nelle nostre case”.
Chiarire ogni aspetto della vicenda non significa rispondere a un desiderio di vendetta, sottolinea Galligani, “ma è piuttosto il doveroso riconoscimento che dobbiamo all’onore delle vittime e dei loro familiari. Siamo pronti al perdono, purché sia ammesso un pentimento autentico e stabilita ogni responsabilità”, ha spiegato il primo cittadino nel corso di un intervento commosso, pronunciato di fronte ad un’ampia platea di persone comuni ed autorità giunte in località Anchione per partecipare alle celebrazioni officiate dal Vescovo di Pescia e alla deposizione di una corona di alloro al Momento in Memoria dei Caduti.
“In una stagione in cui tornano a vivere gli spettri del razzismo e dell’intolleranza, in un Mondo dove da più parte regna l’oppressione e di nuovo si muore in guerre etniche e di religione, prendiamo lezioni dalla Storia. Dal sacrificio delle vittime ricaviamo la forza per affermare i valori dell’unità, dell’armonia e della concordia”, ha concluso Galligani.
Oltre al Sindaco di Ponte Buggianese, di Monsummano Terme, Rinaldo Vanni, di Larciano, Antonio Pappalardo e di Pieve a Nievole, Massimo Alammani, presente anche il Prefetto di Pistoia Mauro Lubatti. “Spero che mi perdonerete se l’emozione incrinerà la mia voce: Ora e sempre Resistenza”, ha esclamato citando il giurista fiorentino Pietro Calamandrei.
Alla Commemorazione ufficiale non ha voluto mancare l’onorevole Edoardo Fanucci, in prima fila in Piazza dei Martiri del Padule per rendere omaggio alle vittime della strage e ai loro parenti ancora in vita.
 “Non dimenticheremo mai le violenze di quei giorni – ha detto – è nostro dovere tramandare alle generazioni più giovani la follia e i crimini della guerra. Lo dobbiamo ai nostri concittadini rimasti uccisi in quella tragica estate e a tutti coloro che con coraggio si opposero alla dittatura e riconquistarono la Libertà, il bene più prezioso a nostra disposizione. È un insegnamento che vale tutt’oggi: penso a quanto sta accadendo in Egitto e in Siria, dove si contano ormai centinaia di vittime civili e si sta consumando un dramma enorme verso cui ci sentiamo impotenti”.
[scritto da giacomo ghilardi]
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[Sabato 24 agosto 2013 | 18:55 - © Quarrata/news]

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