venerdì 23 agosto 2013

NON DIMENTICARE L’ECCIDIO DEL PADULE


PISTOIA. L’estate 1944 fu quella che separò la nostra provincia dalla Liberazione, che avvenne poi a settembre.
Le truppe nazifasciste, prima di essere sconfitte e di lasciare il nostro territorio, compirono vari eccidi sulla popolazione inerme. Il più efferato, lo ricordiamo proprio oggi, fu quello del Padule di Fucecchio, dove furono trucidate 174 persone.
Anche altri eccidi insanguinarono il nostro territorio in quella estate. Decine e decine di cittadini inermi furono barbaramente uccisi dalle truppe nazifasciste che, prima di ritirarsi, compivano crimini sempre più efferati.
I nostri enti locali si sono impegnati affinché coloro che ordinarono e compirono quegli efferati crimini abbiano la pena che spetta loro dalla giustizia penale. La pagina del c.d. “armadio della vergogna”, scoperto nei primi anni 90 ed in cui vi erano gli incartamenti relativi a molte stragi nazifasciste, può essere alleviata solo dalla celebrazione dei processi, anche perché questi crimini così efferati non vanno in prescrizione. Mai. Non devono essere prescritti né in sede penale né nelle nostre coscienze e nella nostra storia.
Dobbiamo e vogliamo fare memoria di questi eventi. Lo dobbiamo agli innocenti che furono barbaramente trucidati e a tutti gli italiani che, nella Resistenza, si ribellarono al nazifascismo e con il loro coraggio conquistarono la libertà e la democrazia che sono valori preziosi per l’oggi e per il domani ed per il cui conseguimento anche il nostro territorio provinciale, come dimostrano gli eccidi che stiamo commemorando in queste settimane, dette un tributo molto alto in termini di vite umane.
Marco Niccolai
Segretario provinciale Pd Pistoia
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[Venerdì 23 agosto 2013 | 19:12 - © Quarrata/news]

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