mercoledì 2 marzo 2011

SEL, ARRAMPICATA SUGLI SPECCHI (MA NON INNOCENZA)


QUARRATA. La proposta di Manetti (Legambiente/Comitato Olmi-Vignole) sui rifiuti sta creando qualche piccolo problema.
Il dibattito che si è aperto, dietro un nostro post di qualche giorno fa, è stato seguito dalla stampa e anche dal blog di Andrea Balli, che ha pubblicato un suo post dal titolo Un processo partecipativo sui rifiuti? La proposta di Daniele Manetti.
Dietro al blog di Balli si sono inseriti alcuni commenti: uno di Massimo Sauleo, presidente del consiglio comunale di Quarrata, e uno di Alessandro Cialdi (Udc), che dicono:

1.
Sauleo ha detto... – Perché no? I rifiuti e la loro gestione complessiva (raccolta e smaltimento) un problema che ormai coinvolge tutti noi. La mancanza di scelte coraggiose ha partorito situazioni come quelle di Napoli.Non si tratta, però, di lavorare sulla costruzione di termovalorizzatori. Iniziamo a discutere sulla raccolta differenziata porta a porta di tutto quello che si può riutilizzare (carta, alluminio, ferro, umido etc.) sapendo, ciascuno di noi che ciò comporterà, forse un aumento dei costi e che gli stessi non possono ricadere solo su chi già ora paga la tariffa. Facciamo presto presto però perché la situazione Toscana non è delle più eccellenti. Ragioniamo su un’area vasta (Firenze-Prato-Pistoia) abbandonando posizioni di preminenza o posizioni che si sono consolidate nel tempo. Seguiamo l’esempio che il Governatore Rossi ha voluto dare sul trasporto pubblico locale (ferro e gomma) scegliendo la gara unica e, “ costringendo” le Aziende a trovare alleanze. Perché ciò non è possibile sui rifiuti? Nel caso dei rifiuti è possibile che la presa di coscienza del cittadino porti un di più per la soluzione e per la presa in carico di tale problema. Occorre avere il coraggio, a mio avviso, anche di copiare esperienze vicine a noi (Capannori) e lontano da noi (Vedelago etc.). In un momento come questo ove si assiste ad un attacco indiscriminato a tutti i soggetti della democrazia (Presidente della Repubblica, Parlamento, Corte costituzionale, Giudici, Scuola) diamo l’esempio: facciamoci carico di un problema. Massimo Sauleo – 01 marzo 2011 – 16:22.

2.
Alessandro Cialdi ha detto... – Eh no caro Massimo, queste sono solo belle parole. I fatti dicono che avete approvato il raddoppio dell’inceneritore, dicendo quasi addio a soluzioni alternative! E oggi i vostri amici di partito di Montale denigrano e sbeffeggiano il forse troppo timido, ma apprezzabile tentativo del sindaco Scatragli di capire Vedelago… Una assunzione di colpa sarebbe apprezzata, anche da parte del mio amico Musumeci e di tutto Sel che organizzano convegni sul ciclo dei rifiuti… Ti invito, ma sono convinto che lo ricordi, a rileggerti il programma sui rifiuti che presentai nel 2007 quando mi candidai (sic!) a sindaco… ero mago? mah… Un caro saluto, Massimo, spero di vederti presto. Alessandro Cialdi – 01 marzo 2011 – 22:00.

Dietro a questo, Massimo Sauleo ha proposto un suo intervento che compare in un nuovo post di Andrea Balli: “I rifiuti e la loro gestione è un problema che coinvolge ormai tutti noi”. Massimo Sauleo a favore del percorso partecipativo sui rifiuti.
È a questo punto che Riccardo Musumeci (Sel) è intervenuto scrivendo all’indirizzo di Alessandro Cialdi:

Anonimo ha detto... – Caro Alessandro dimentichi forse che io non votai a favore del piano industriale del cis che ci presentò l’allora presidente Fazio e che ho più volte ribadito il mio no ad ampliamenti dell’inceneritore, ma che quei soldi vanno investiti per fare decollare la raccolta porta a porta. sicuramente non possiamo spegnere l’inceneritore se non abbiamo creato i presupposti di un nuovo sistema di smaltimento, S.e.l. dice no alla costruzione di nuovi inceneritori nell’area metropolitana,anche perché come ha spiegato l’architetto Larini ad Agliana, con una raccolta differenziata spinta sarebbero inutili. – Riccardo Musumeci – 02 marzo 2011 –00:51.

Anche se Musumeci non votò per il raddoppio dell’inceneritore, il fatto stesso di appoggiare una giunta che ha votato in tal direzione è, di per se stesso, un voto. Musumeci dovrebbe capire, infatti, che, se tiene sulle spalle uno con il mitra che sta sparando sulla gente, non può chiamarsi fuori dalle proprie responsabilità.

Lo dice anche il proverbio che è tanto ladro chi ruba come chi regge il sacco. Cerchi di farci mente locale.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 2 marzo 2011]

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