venerdì 18 maggio 2012

CENI RICOSTRUISCE LA SUA CASA


di Luigi Scardigli

Una lezione di riciclaggio, quella che è riuscito a portare alle stampe Alessandro Ceni, il poeta-pittore fiorentino e che la casa editrice Effige ha poi pubblicato sotto il nome La ricostruzione della casa.
Sì perché quest’ultima raccolta, che oggi pomeriggio, a partire dalle ore 18,30 sarà presentata presso la sala da the Lo Spazio in via dell’Ospizio a Pistoia, è figlia, per diretta ammissione dell’autore, di alcuni scarti preventivi effettuati su alcune precedenti antologie, tagli, ritagli e frattaglie che il 55enne artista poliedrico ha deciso di conservare con le dovute attenzioni per poi proporle, come una nuova frontiera di salvezza, come un’ulteriore ancora di salvataggio.

A presentare ed introdurre il vate del Pian dei Giullari ci sarà un suo fedele ammiratore, Massimo Baldi, della scuola carifiana, che immergerà il solito affezionatissimo pubblico della libreria pistoiese nelle mute conversazioni dell’autore, quella sorda angoscia che rapisce, in egual misura, tanto il lettore delle sue poesie che l’attento osservatore delle sue tele, due mondi letteralmente disgiunti tra loro, che Ceni culla e coltiva con la solita medesima devozione, due mondi, paralleli, che non si incontrano mai, ovviamente, una serie di rette equidistanti che conducono comunque, senza mai venir a contatto, nell’unica destinazione, al solito destino.
Impossibile sottrarsi dall’ansia dell’incedere; inevitabile lasciarsi ammaliare ed affascinare dalla pietas rivoluzionaria con la quale Ceni conduce fino al porto, o alla deriva, il battello stordito della propria esistenza, che pare non voler fare mai i conti con il lettore, apparentemente escluso dai malanni dell’autore, gentile e premuroso nel non voler infondere, all’umanità parallela, la propria inquietudine.

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[Venerdì 18 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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