venerdì 18 maggio 2012

IL SINDACO CORMIO, IL ‘SUO’ PD E L’ASSESSORE EX-SINDACO DI QUARRATA


Perché andarsi a prendere un assessore a 50 chilometri di distanza?

SAN MARCELLO. Alessandro Tonarelli insiste e il neo-Sindaco Cormio non nega e non conferma: quindi – in politichese puro – quello che il corrispondente della Nazione ha scritto è vero; o almeno dovrebbe esserlo al 90%.
Allora, cari elettori di San Marcello, siete proprio alla frutta.
E non perché la professoressa Cormio ha bisogno di un assessore di esperienza tra tanti giovani che comporranno la sua giunta, ma perché, per trovare un competente essa è costretta ad andarselo a cercare a 50 chilometri di distanza e, per giunta, preso da un Comune che, come Sindaco, la dottoressa Sergio Gori ha declassato e riempito di debiti da ogni punto di vista. A San Marcello c’erano solo sottosviluppati e incapaci?

A meno che la Professoressa Cormio, così forte del suo elettorato, non sia così debole dinanzi al suo Partito Democratico, da non poter dire di no al diktat che proverrà dalle strutture, sia provinciali che regionali, se fra le strutture ci vogliamo anche mettere il Presidente Rossi, in buona relazione con la signora Sergio Gori.
Ci pensi bene, la signora Cormio, se vuole davvero credere, obbedire e combattere, o se intende servire, non si suoi capetti, ma i suoi concittadini. Ci pensi e si chieda se l’essersi trasferita da Milano voglia dire, per lei, assoluta fedeltà al regime, o servizio alla sua concittadinanza.
Ci pensi bene anche il Pd, provinciale  e non, partito che, prima o poi dovrà implodere per eccesso di dominio in Toscana dove, a forza di scandali, prima o poi qualcuno lo porterà verso l’esplosione estroflessa, perché non sempre si può controllare la fissione nucleare, come finora è stato fatto, anche da Rossi stesso, con Fidi Toscana e Monte dei Paschi.
Ci pensino bene anche i comunisti (piddìini ci pare proprio bruttino) di San Marcello, se a loro vada bene avere come assessore al bilancio una ex-Sindaco che silurò il suo buon assessore Burchietti perché chiedeva trasparenza e partecipazione, e che, come regalo ai quarratini, ha lasciato 20 milioni di euro di Piuss sul groppone dei piddìini che, rivotando Mazzanti, si sono presi in collo un peso che va sommato a tutti i pesi che sta imponendo il signor Mario Monti. E con anche il voto festante di Bersani e dei loro compagni, per giunta.
Se questo è il percorso democratico-trasparente del ventunesimo secolo, Sindaco Cormio, che Dio ce ne scampi!
Edoardo Bianchini
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[Venerdì 18 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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