domenica 8 luglio 2012

E GIOVEDÌ I SUBSONICA

di Luigi Scardigli

Rock alternativo e anche un bel po’ elettronico. È sotto il segno di questo genere musicale – una nobile sottomarca dell’intramontabile rock and roll – che si aprirà il sipario sulla 33esima edizione del Festival Blues.
Certo, il concerto dei Subsonica, in programma giovedì prossimo a Pistoia, in piazza del Duomo, come prologo al trittico bluesarolo che pervade la città dal luglio del 1980, è una piacevole forzatura del trittico classico, come del resto i Negramaro, che saliranno sul palco, in via di definizione proprio in queste ore, lunedì 16 luglio, il girono nel quale sarà tempo di bilanci.

Troppi difficili, da ipotizzare. Meglio concentrarci sull’aspetto squisitamente artistico dell’evento. Dando, giustamente, precedenza al concerto dei Subsonica, unica data in Toscana della band torinese che da quindici anni convince puntualmente una fetta, in crescita, di popolazione di spettatori, convinti dal loro sound, decisamente all’altezza e dalla loro dose di dignità, indispensabile, ormai, per tutti quelli che si vogliono interfacciare con l’umanità.
Sei album all’attivo, vendute quasi mezzo milione di copie, i Subsonica sono un’ottima miscela timbrica, nata dalla fusione di alcuni personaggi musicali che avevano già, al loro attivo personale, un buon background. Samuel, la voce della band, avrebbe voluto chiamarsi, con il suo gruppo, Sonica, in onore dei Marlene Kuntz; Max invece, il chitarrista, parecchio abile alla consolle, avrebbe preferito Subacqueo, in virtù dei suoi trascorsi con gli Africa United. Ci volle la mano e la moderazione femminile per far contenti tutti e fu quella della compagna di Max, che optò per Subsonica. E così fu.
Il resto è la buona musica e i testi intelligenti che appartengono all’immaginario collettivo e alla discografia dei Subsonica, che hanno saputo conciliare un impegno al di sopra della soglia della dignità e un sound che non faccia scadere la loro prosa nel solito rap di chi non riesce ad imbastire musica conciliandola con l’impegno.
Certo, esattamente 24 ore dopo, su quel palco salirà una leggenda vivente. Ma questo non vuol dire assolutamente nulla. Forse.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 8 luglio 2012 - © Quarrata/news 2012]

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