venerdì 18 ottobre 2013

CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI E CENTRALE OPERATIVA PUBLIAMBIENTE. UN’ALTRA PICCOLA CHICCA?


PISTOIA. Andate sul sito del Comune di Pistoia cliccando direttamente su questo link.
Potrete scaricare un’ interessante determina del Dirigente Arch. Francesco Bragagnolo dal titolo «Det. 1950 del 4/10/2013 (centro raccolta rifiuti)».
Cliccando sul titolo scaricherete un file in formato Pdf  con oggetto «Variante al Regolamento Urbanistico Comunale vigente per l'individuazione di un’area adibita a cantiere operativo e centro di raccolta lungo la tangenziale Est in località Sei Arcole finalizzata all’attuazione del progetto di raccolta dei rifiuti urbani con modalità “porta a porta” – Provvedimento di esclusione dalla VAS ai sensi dell’art. 22 della L.R. 10/2010 e ss.mm. [successive modificazioni – n.d.r.]».

Torniamo un istante alla riunione-incontro di ieri sera alle Fornaci con gli arrabbiatissimi abitanti dell’area Pallavicini; pensiamo alla presenza muta dell’arhitetto Bragagnolo e leggiamo, ora, il dispositivo della determiona di cui parliamo, riportato qui sotto:

[… omissis …]

DETERMINA

In qualità di Autorità Competente per la VAS,
1) l’esclusione della Variante al vigente Regolamento Urbanistico Comunale per l’individuazione di un’area adibita a cantiere operativo e centro di raccolta lungo la tangenziale Est in località Sei Arcole finalizzata all’attuazione del progetto di raccolta dei rifiuti urbani con modalità “porta a porta” dalla procedura di VAS, per le motivazioni riportate in premessa, a condizione che:
a) Nell’ambito della progettazione degli interventi si ottemperi alle prescrizioni di cui all’art. 52, comma 12 delle Norme di Attuazione del Regolamento Urbanistico Comunale, con particolare riferimento ai punti a), c), e), f), g). In merito alle prescrizioni di cui al punto c) del suddetto art. 52, c.12, particolare attenzione dovrà essere posta nella valutazione di dettaglio degli impatti derivanti dal traffico (veicolare e pesante) indotto dalle attività in progetto. Dovranno inoltre essere valutate le modalità di gestione delle eventuali emissioni odorigene derivanti dallo stoccaggio dei rifiuti; la progettazione delle relative strutture ed impianti dovrà essere tale da impedire qualsiasi impatto ai ricettori. In merito alle prescrizioni di cui al punto f) dovrà essere in particolare verificata la possibilità di allacciamento alla fognatura esistente in via Chirici (e ottemperato comunque a tutte le prescrizioni eventualmente impartite dal Gestore del Servizio idrico integrato nel merito), e dovranno essere altresì ottenute le necessarie autorizzazioni allo scarico previste dalla vigente normativa.
b) Dovrà essere posta particolare attenzione alla progettazione della mobilità interna del comparto in relazione soprattutto al raccordo con la viabilità esterna (raccordo superstrada – sistema delle rotonde del centro commerciale) al fine di modulare adeguatamente i flussi di traffico previsti in entrata e uscita.
c) La progettazione dovrà essere corredata con idoneo studio di sistemazione paesaggistica e allestimento del verde, nell’ottica di conseguire e coniugare obiettivi di valorizzazione ambientale dell’area, recupero del verde ed integrazione nel contesto paesaggistico di riferimento. Oltre alla previsione di fasce alberate e siepi indicate nel Documento Preliminare, dovrà essere verificata la fattibilità di realizzare barriere verdi (come ad es. pareti verticali vegetali e/o coperture verdi), che assolvano la funzione di mitigazione acustico-climatica e di depurazione dell’aria, costituendo elemento di filtro e barriera ecologica tra l’insediamento e la viabilità circostante.
d) Dovranno essere specificate, nell’ambito della progettazione, le misure necessarie per la protezione e sistemazione dei suoli, per la tutela della falda acquifera e gli interventi volti alla minimizzazione delle superfici impermeabilizzate.
e) In considerazione della parziale conformità delle previsioni con la classificazione acustica vigente (una parte dell’area ricade in classe III) , prima della realizzazione dell’intervento è necessario che venga approvata la relativa variante al vigente PCCA ;
f) Si prevedano in fase di cantiere adeguate misure di mitigazione degli impatti dovuti alle emissioni di rumore e polveri, con particolare riferimento (per queste ultime) alle operazioni di scavo, movimentazione, carico, trasporto, scarico, stoccaggio delle terre, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia e facendo riferimento alle disposizioni delle linee guida di cui alla DGP n° 213/2009 della Provincia di Firenze. Dovrà pertanto essere effettuata, in fase di progettazione dell’intervento o comunque prima dell’inizio della cantierizzazione, una preventiva valutazione delle emissioni previste, al fine di definire le necessarie misure di mitigazione.
g) Sia comunque tenuto conto, nella progettazione, degli indirizzi e delle ulteriori eventuali misure correttive e mitigative specificate nel Documento Preliminare di VAS per ciascuna componente ambientale.
2) Dell’adempimento alle suddette prescrizioni dovrà essere dato atto in apposito elaborato tecnico che dovrà essere prodotto ai fini del rilascio del Permesso di Costruire;
3) Di trasmettere il presente provvedimento alla U.O. Pianificazione Territoriale e Progettazione Urbana quale struttura di supporto tecnico dell’Autorità Procedente, per quanto di competenza;
4) Di inoltrare il presente atto in via informatica alla Segreteria Generale per la pubblicazione all’Albo Pretorio elettronico dell’amministrazione Comunale al fine della generale conoscenza e per l’espletamento degli adempimenti di legge, e al Garante della Comunicazione, Dott. Angelo Ferrario, ai fini della pubblicazione sul sito web del Comune, ai sensi dell’art. 22, comma 5 della L.R. 10/2010 e ss.mm.
5) Di dare atto che il Responsabile del Procedimento è l’Arch. Francesco Bragagnolo, Dirigente del Servizio Ambiente, Verde, Mobilità;
6) Di attestare che per il presente procedimento non sussiste conflitto di interesse ai sensi di quanto disposto dal punto 6 dei criteri allegati alla deliberazione di G. C. n. 118 del 6/06/2013 avente ad oggetto “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2013 -2015 contenente il piano per la trasparenza”;
7) Di dare atto altresì che contro la presente determinazione [cosa si potrà fare? Non c’è scritto niente… – n.d.r.].
Il Dirigente Arch. Francesco Bragagnolo

A questo punto è chiaro a tutti o no che la variante urbanistica per realizzare il centro raccolta odiato dai residenti dell’area Pallavicini, è stata sottratta alla procedura di Vas (Valutazione Ambientale Speciale) e che quindi si andrà speditamente verso la sua adozione come su uno scivolo?
Ecco: ora leggetevi i punti condizionali da a) a g) – cioè le condizioni per cui si salta la valutazione ambientale speciale. Ci siete?
Ora ponetevi una domanda semplice semplice, ma estremamante logica: e se, quando tutto l’ambaradàn sarà stato costruito e messo in funzione, ci si accorgerà che le condizioni,  o anche solo alcune di esse, non saranno state rispettate (tipo: impatti derivanti dal traffico veicolare e pesante indotto; eventuali emissioni odorigene [puzzi – n.d.r.] derivanti dallo stoccaggio dei rifiuti; qualsiasi impatto ai ricettori…), che si farà? Bertinelli chiuderà il centro di raccolta, abbatterà la palazzina di Publiambiente e farà pagare la spesa a Bragagnolo e a se stesso, oppure applicherà, italianescamente, come al solito, la famosa norma del chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto ancor più nota come “legge del Menga”?
Perché chi può non impone al Sindaco di dare una risposta chiara e senza tante depistanti filosofie?
Q/n
[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Venerdì 18 ottobre 2013 | 17:39 - © Quarrata/news]

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