mercoledì 11 gennaio 2012

INCENERITORE. INCONTRO AL VERTICE


di Alessandro Romiti


L’avvocato Cecilia Turco e il Comitato
fanno conoscenza
dinanzi all’aula giudiziaria
del processo Tibo-Cappocci

Il Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale segue con passione il processo contro Tibo-Cappocci per il grave inquinamento del territorio causato nel 2007 e le sig. re Maria, Patrizia, Caterina e Angela – cittadine della Stazione di Montale – non hanno necessità di consultare il dispendioso documento Moniter promosso dalla Regione Emilia Romagna e usato per dimostrare – in modo fallace – l’innocuità dell’incenerimento dei rifiuti.

Il Moniter è stato trionfalmente pubblicato con un increscioso strascico di polemiche della comunità dei medici (Frer Er) schieratisi a fianco del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale.
Le signore di cui stiamo parlando partecipano le sofferenze dei cittadini e soprattutto dei più malati, associati al Comitato, che risultano i primi testimonial dei problemi causati dall’inceneritore o ad esso in qualche modo riconducibili.
A queste signore, sono bastati gli anni di polveri grigie che ricadevano sui loro bucati, il continuo persistere di aria con Pm10 anche tre volte sopra al limite di legge e i nauseabondi fumi che fuoriescono dall’impianto, soprattutto nelle ore notturne, e ciò soprattutto nell’estate.
È stato per questo che – carpe diem – le ho presentate, lo scorso 12 dicembre, all’avvocata Cecilia Turco, che transitava nella sala antistante l’aula giudiziaria ove si teneva il processo.
«Avvocato Turco, mi permetta, le presento la nostra guida spirituale e anche parte civile nel processo, la signora Maria, e la presidente signora Patrizia, la signora Caterina tesoriera… Lei sapeva che al Comitato sono associate delle persone che hanno avuto gravi malattie e subìto più interventi chirurgici e che, tuttora, proseguono la loro battaglia con la chemio…?».
L’avvocata Turco, che si occupa delle difesa di Giorgio Tibo, prossima alla grazia di una possibile competizione elettorale per la poltrona di primo cittadino di Pistoia, si fermò e mi gratificò della sua attenzione, in maniera molto politically correct:
«Signor Romiti, grazie… Mi dispiace di queste notizie, mi fa però comunque piacere conoscere queste signore».
E rivolgendosi dunque ad esse, non senza una certa aria di rincrescimento, proseguì:
«Io sono comunque vicina alle vostre vicende e posso esprimervi la mia comprensione; però… mi trovo a svolgere il lavoro di avvocato senza guardare gli aspetti personali: così come un medico d’ospedale che non potrà rifiutarsi di curare qualche bandito che ha un proiettile in pancia dopo aver fatto una rapina. La difesa legale è un diritto garantito per tutti, quindi svolgo una funzione professionale, potete comprendere il mio compito…».
Allora io aggiunsi: «Nel 2009, nella corsa per la Provincia, il Comitato ha partecipato alle sue assemblee, proponendo delle domande dedicate all’impianto d’incenerimento… Questa volta, torneremo ancora, se procederà nella candidatura per la carica di Sindaco della città, vista la dimostrata emergenza sanitaria che interessa certamente anche la città di Pistoia».
L’esimia professionista mi dette una risposta certamente esplicativa nei suoi contenuti: «Eh no! Mi spiace, questa volta no: il Comune di Pistoia proprio non ha alcuna competenza sull’impianto… Parlàtene con la Provincia semmai».
Ma allora, cosa avevamo ascoltato nelle fasi dibattimentali del processo? È stato da sempre detto e ribadito dalla difesa, e ciò in ogni occasione, che l’inceneritore non inquina e non fa del male a nessuno. E dunque, quale timore deve avere ogni politico nel propugnarne la difesa dell’impianto di Montale, anzi il suo raddoppio sia pure durante una campagna elettorale?
Le componenti del Comitato si sono però dette dispiaciute per non aver avuto modo di stringere la mano – e così conoscere meglio – anche dell’altro rappresentante della difesa, l’avvocato Andrea Niccolai.
Ma sperano in un’altra occasione, foriera di altre opportunità. Chissà…

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[Mercoledì 11 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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