Al tg di Tvl-Bardelli di ieri sera, con
un fulgido esempio di giornalismo, senza che i telespettatori fossero
minimamente informati su cosa era accaduto al Tribunale di Roma, la conduttrice
ha letto un intervento di Alberto Niccolai a sostegno dell’Apr-Bardelli.
Tante le cose risibili affermate dal
candidato sindaco: ma fra le tante è veramente emblematico pensare che un
avvocato, professore universitario e lavorista,
definisca – così
superficialmente da rasentare il senso spregiativo – tecnicismi un’ordinanza
di un Tribunale che, seguendo il ragionamento giuridico, afferma che l’Apr va
sospesa: cosa che, perfino per gli sprovveduti come noi miseri mortali, sta a
dire che l’azienda-Bardelli non esiste e non deve esistere,
almeno fino a quando non arriveremo alla sentenza definitiva. E un motivo dovrà
pur esserci.
Il passaggio del Tg-TvBardelli è stato
ritagliato e pubblicato su You Tube a questo indirizzo: http://youtu.be/eYrmL_EV8cA, ma noi ve
lo riportiamo anche sotto questo commento.
A fianco, tuttavia, della nota
nicolao-bardelliana, è il caso che i nostri lettori meditino la riposta che
Luigi Egidio ha dato a Fabio Calamati, vicecaposervizio del Tirreno,
ieri mattina sulla prima pagina di Pistoia: «Dopo un iniziale momento di
amarezza – dice Bardelli – ci siamo resi conto che in fin dei conti la sentenza
ci riguarda poco. La prima assemblea contestata era stata ordinata dal giudice
civile di Pistoia. La seconda ha costituito una nuova associazione quando noi
eravamo stati tutti espulsi dalla vecchia Aias, quindi eravamo liberi di farlo.
L’Apr, che è nata allora, è altra cosa rispetto all’Aias nazionale, per cui il
problema per noi non sembra che si ponga. Comunque ci penseremo meglio, anche
con gli avvocati. Intanto continueremo tranquillamente a svolgere la nostra
attività».
Bene. Poiché la funzione del
giornalismo è quella non solo di informare, ma di fare riflettere, questi due eventi
– la risposta di Bardelli e la nota di Niccolai – meritano
la dovuta attenzione.
Innanzitutto proviamo il massimo
compiacimento per il senso della legalità insito in Bardelli, secondo cui
(ovviamente insieme ai suoi legali, uno dei quali, se non sbagliamo, è anche l’aspirante-sindaco,
avvocato Cecilia Turco), «la cosa non lo tange».
Che comunque il patron avesse
idee poco chiare sotto il profilo legale, lo dimostrano, in maniera solare,
tutti i suoi comportamenti inanellati a partire dalle prime vicende delle
espulsioni dei suoi oppositori dall’Aias da lui diretta, e fino al
commissariamento e alle intercessioni Berti-Fratoni-Bianchi, sprezzantemente
rifiutate e madri di questa ordinanza del tribunale di Roma.
A ciò va aggiunto, sotto il profilo
della deontologia giornalistica, un’assoluta mancanza di senso del dovere
minimo di informare i suoi ascoltatori che Roma lo aveva clamorosamente
smentito e cancellato: perché il proprio dovere non lo si fa facendo solo
riabilitazione (peraltro profumatamente pagata dall’Asl 3 e quindi da tutti i
pistoiesi e i toscani), ma anche raccontando in Tv, e non tacendoli, i fatti
che accadono – chiedere però questo a Bardelli sarebbe troppo, vista la vistosa
incompatibilità di direttore-proprietario-deusexmachina di Tvl e, al
tempo stesso, presidente dell’ex-Aias-oggiApr, spalleggiata spudoratamente da
tutta la politica istituzionale pistoiese (e pensate solo alla firma di Berti
sulla lettera di accreditamento del NuovoBardelliApr).
In secondo luogo, e in maniera ancor
più compiaciuta, dobbiamo applaudire il Professor Alberto Niccolai, cattedratico,
avvocato, assessore e aspirante-sindaco che, in uno slancio di buonismo senza
pari, si spoglia dei panni di tecnico di ciò che insegna e di cui vive e, per
eccesso di zelo altruistico di tipo sociale (e peccato che il suo socialismo
lui lo conosca solo dalla poltrona a fianco del sindaco Berti, altro indiscusso
paladino della legalità), si veste del vil ciliccio, si martirizza e
imbraccia l’arma a difesa delle famiglie degli assistiti Apr: ai quali nessuno
ha negato – che ci risulti – un bel niente, ai quali niente è mancato neppure
sotto il bieco periodo imperial-commissariale di Giulio Francesco Bagnale.
Fa bene a esporsi così, Niccolai.
Ma dovrebbe anche capire, se fosse davvero
politico, che il bacino-Bardelli se voterà, non voterà certo per lui, ma per la
Turco. E dunque il buon Alberto fallisce sia come politico che come mago,
al quale la scienza caldea non ha garantito e non garantisce affatto alcun
pronostico se non sfavorevole.
Il problema è uno solo ed è noto: Pistoia
ha bisogno di aria nuova, puzza di muffa!
Edoardo
Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 12 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
Quanto hai ragione Luigi (Scardigli)!
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