giovedì 12 gennaio 2012

L’AIAS, IL BARDELLI, IL DOVERE DI CRONACA, LE PRIMARIE PD E… UN CANDIDATO AL ‘SALTO MORTALE’


Al tg di Tvl-Bardelli di ieri sera, con un fulgido esempio di giornalismo, senza che i telespettatori fossero minimamente informati su cosa era accaduto al Tribunale di Roma, la conduttrice ha letto un intervento di Alberto Niccolai a sostegno dell’Apr-Bardelli.
Tante le cose risibili affermate dal candidato sindaco: ma fra le tante è veramente emblematico pensare che un avvocato, professore universitario e lavorista,
definisca – così superficialmente da rasentare il senso spregiativo – tecnicismi un’ordinanza di un Tribunale che, seguendo il ragionamento giuridico, afferma che l’Apr va sospesa: cosa che, perfino per gli sprovveduti come noi miseri mortali, sta a dire che l’azienda-Bardelli non esiste e non deve esistere, almeno fino a quando non arriveremo alla sentenza definitiva. E un motivo dovrà pur esserci.
Il passaggio del Tg-TvBardelli è stato ritagliato e pubblicato su You Tube a questo indirizzo: http://youtu.be/eYrmL_EV8cA, ma noi ve lo riportiamo anche sotto questo commento.
A fianco, tuttavia, della nota nicolao-bardelliana, è il caso che i nostri lettori meditino la riposta che Luigi Egidio ha dato a Fabio Calamati, vicecaposervizio del Tirreno, ieri mattina sulla prima pagina di Pistoia: «Dopo un iniziale momento di amarezza – dice Bardelli – ci siamo resi conto che in fin dei conti la sentenza ci riguarda poco. La prima assemblea contestata era stata ordinata dal giudice civile di Pistoia. La seconda ha costituito una nuova associazione quando noi eravamo stati tutti espulsi dalla vecchia Aias, quindi eravamo liberi di farlo. L’Apr, che è nata allora, è altra cosa rispetto all’Aias nazionale, per cui il problema per noi non sembra che si ponga. Comunque ci penseremo meglio, anche con gli avvocati. Intanto continueremo tranquillamente a svolgere la nostra attività».
Bene. Poiché la funzione del giornalismo è quella non solo di informare, ma di fare riflettere, questi due eventi – la risposta di Bardelli e la nota di Niccolai – meritano la dovuta attenzione.
Innanzitutto proviamo il massimo compiacimento per il senso della legalità insito in Bardelli, secondo cui (ovviamente insieme ai suoi legali, uno dei quali, se non sbagliamo, è anche l’aspirante-sindaco, avvocato Cecilia Turco), «la cosa non lo tange».
Che comunque il patron avesse idee poco chiare sotto il profilo legale, lo dimostrano, in maniera solare, tutti i suoi comportamenti inanellati a partire dalle prime vicende delle espulsioni dei suoi oppositori dall’Aias da lui diretta, e fino al commissariamento e alle intercessioni Berti-Fratoni-Bianchi, sprezzantemente rifiutate e madri di questa ordinanza del tribunale di Roma.
A ciò va aggiunto, sotto il profilo della deontologia giornalistica, un’assoluta mancanza di senso del dovere minimo di informare i suoi ascoltatori che Roma lo aveva clamorosamente smentito e cancellato: perché il proprio dovere non lo si fa facendo solo riabilitazione (peraltro profumatamente pagata dall’Asl 3 e quindi da tutti i pistoiesi e i toscani), ma anche raccontando in Tv, e non tacendoli, i fatti che accadono – chiedere però questo a Bardelli sarebbe troppo, vista la vistosa incompatibilità di direttore-proprietario-deusexmachina di Tvl e, al tempo stesso, presidente dell’ex-Aias-oggiApr, spalleggiata spudoratamente da tutta la politica istituzionale pistoiese (e pensate solo alla firma di Berti sulla lettera di accreditamento del NuovoBardelliApr).
In secondo luogo, e in maniera ancor più compiaciuta, dobbiamo applaudire il Professor Alberto Niccolai, cattedratico, avvocato, assessore e aspirante-sindaco che, in uno slancio di buonismo senza pari, si spoglia dei panni di tecnico di ciò che insegna e di cui vive e, per eccesso di zelo altruistico di tipo sociale (e peccato che il suo socialismo lui lo conosca solo dalla poltrona a fianco del sindaco Berti, altro indiscusso paladino della legalità), si veste del vil ciliccio, si martirizza e imbraccia l’arma a difesa delle famiglie degli assistiti Apr: ai quali nessuno ha negato – che ci risulti – un bel niente, ai quali niente è mancato neppure sotto il bieco periodo imperial-commissariale di Giulio Francesco Bagnale.
Fa bene a esporsi così, Niccolai.
Ma dovrebbe anche capire, se fosse davvero politico, che il bacino-Bardelli se voterà, non voterà certo per lui, ma per la Turco. E dunque il buon Alberto fallisce sia come politico che come mago, al quale la scienza caldea non ha garantito e non garantisce affatto alcun pronostico se non sfavorevole.

Il problema è uno solo ed è noto: Pistoia ha bisogno di aria nuova, puzza di muffa!

Edoardo Bianchini


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[Giovedì 12 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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