Con un’ottima, efficacissima sintesi, Antonio
Nardi esamina l’altro accampamento di Pistoia, la squadra Pdl, e lo
confronta con l’ipervitalismo delle sinistre…
Hanno scritto ai vertici regionali.
Aspettano il verbo, cioè l’indicazione del candidato unitario al coordinamento
provinciale del PdL.
In subordine: Capecchi Alessandro fatti
da parte.
Io non entro nel merito dei nomi. Resto
alle dichiarazioni di questo gruppo di esponenti del PdL provinciale.
Scusate, signori, ma ragionate da
anziani della politica e, purtroppo, siete giovani. Eppure, i vecchi Diccì, di
cui ricalcate lo stile, erano più destri e accattivanti.
Voi scrivete in codice. Io sono un
lettore qualunque. La mia impressione è probabilmente quella di altri lettori
medi.
La vostra dichiarazione, così interna e
curiale, così prona agli stilemi delle faide di partito mascherate da battaglie
con l’ideale in fronte, se messa a confronto con quanto si legge dei fermenti a
sinistra, non fa una bella impressione.
A sinistra si prendono a botte su fatti
precisi: Rossi che sembra parteggiare per Bertinelli, Bartoli che vuole
riprendersi le partecipate, Turco che accelera sul sociale, Niccolai che
rintuzza voci di ritiro.
Insomma, c’è vita, movimento, casino
(qualche volta).
Nel centro-destra?
Autoreferenzialità e, per ora,
desolazione.
Antonio Nardi
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 13 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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