mercoledì 17 luglio 2013

LA PIETRA (PDL): «LA ROTONDA DI BUGGIANO OPERA LEGATA PIÙ ALLE ELEZIONI CHE AI RISCHI DELLA CIRCOLAZIONE?»


Alcune domande del Capogruppo Pdl della Provincia di Pistoia

PISTOIA. Occorre fare chiarezza sulla realizzazione di una rotonda a Buggiano sulla SR435 Lucchese con l’incrocio di via San Giuliano, in quanto non appare nel piano delle opere e non esiste traccia di un iter di approvazione del progetto secondo le normale procedura per la realizzazione di un opera pubblica.
Nel 2005 è stato firmato un protocollo d’intesa fra la Provincia, il Comune di San Marcello, di Chiesina Uzzanese, di Serravalle e di Buggiano per la realizzazione opere stradali per il miglioramento della viabilità. A Buggiano il protocollo prevede la realizzazione di 4 rotonde sulla provinciale Lucchese, il tutto realizzato tramite un cofinanziamento fra Provincia e Comune.

Nel 2011 la Giunta Provinciale approva il progetto preliminare e successivamente il progetto definitivo della rotonda con via Falciano e la inserisce nel piano delle opere. Ad oggi non è ancora stata realizzata.
Nel frattempo però viene realizzata la rotonda con via San Giuliano senza nessuna approvazione di atti della Giunta come invece fatti per la rotonda di via Falciani.
Ad una richiesta scritta per avere chiarimenti in merito, indirizzata al dirigente tecnico della provincia, ci è stato risposto che la rotonda è stata realizzata su indicazione del Comune di Buggiano ed interamente a spese della Provincia, “in occasione di interventi di manutenzione appaltati mediante contratto aperto del biennio 2006-2007 e completati con contratto aperto successivo del triennio 2008-2010”.
Successivamente, sempre per iscritto, abbiamo chiesto delucidazioni sulla natura dei contratti di manutenzione citati e la risposta è stata alquanto perentoria: “Si definiscono contratti aperti gli appalti in cui la prestazione è pattuita con riferimento ad un determinato arco di tempo, per interventi non predeterminati nel numero, ma resi necessari secondo le necessità della stazione appaltante”.
Sorgono spontanee alcune domande.
Se il protocollo prevedeva un cofinanziamento, perché l’opera è stata realizzata interamente a carico della Provincia?
Perché l’opera non ha seguito l’iter di approvazione dei progetti da parte della Giunta Provinciale e non è stata inserita nel piano delle opere?
Perché i fondi sono stati presi da contratti di manutenzione aperti che dovrebbero servire per interventi straordinari e d’urgenza e non per la realizzazione di opere?
E infine, se si dice che i lavori sono stati resi necessari secondo la necessità della stazione appaltante, in questo caso la Provincia, quali sono state le necessità ed i criteri e chi ha deciso la realizzazione di questo intervento al posto di altri contenuti nel protocollo del 2005?
Il dubbio, è che la “somma urgenza”, che ha portato alla realizzazione dell’opera, era forse più legata a fattori elettorali che non ai rischi della circolazione.
Patrizio La Pietra
Capogruppo Pdl Provincia di Pistoia
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[Mercoledì 17 luglio 2013 | 13:02 - © Quarrata/news]

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